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libera associazione no profit, costituita nel 2013 fra pensionati ed esodati, già dipendenti di Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per tutelare i diritti e gli interessi economici e morali dei propri Associati in materia previdenziale, assicurativa e sanitaria, assistendoli nei rapporti con le competenti strutture Bper, l’INPS e gli altri enti tributari, assicurativi e finanziari, pubblici e privati.

sabato 26 aprile 2014

COMUNICATO N. 24 - VERBALE ASSEMBLEA ORDINARIA 2014



AS.PE. CARIGE 

ASSOCIAZIONE PENSIONATI DEL FONDO INTEGRATIVO AZIENDALE BANCA CARIGE

Verbale Assemblea Ordinaria 2014



L’anno 2014, il giorno 8 del mese di aprile, alle ore 15:00 - in Genova, nei locali (g.c.) del Cinema Cappuccini - piazza dei Cappuccini, 1, (Chiesa del Padre Santo) - essendo andata deserta la prima convocazione del giorno 7, a seguito di convocazione per lettera o e-mail del 14 marzo, intervengono per partecipare i 112 soci, in proprio e portatori di 95 deleghe, di cui all’elenco allegato. Su proposta di alcuni soci, il Vice Presidente vic. Giorgio Guglielmi, è chiamato per acclamazione a svolgere le funzioni di Segretario dell’Assemblea.
A norma dell’art. 13 dello Statuto sociale presiede l’assemblea il Presidente Giovanni Lo Vetere che dichiara l’Assemblea validamente costituita ed atta a deliberare sugli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:
a. Relazione annuale del Presidente.
b. Approvazione del Bilancio dell’esercizio 2013.
c. Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.
d. Informativa sulle iniziative in corso.
e. Eventuali spese non ricorrenti e misura delle quote sociali.
f. Partecipazione e deleghe dei soci alla prossima Assemblea di Banca Carige.
g. Varie ed eventuali.


a) Relazione annuale del Presidente.

Il Presidente rivolge cordiale saluto e un sentito ringraziamento a tutti i presenti e ai soci che hanno dato delega; ricorda che la consistenza della popolazione sociale (100 promotori all’atto di costituzione dell’associazione, maturata fino a 270 a fine 2013) conta in oggi oltre 400 soci e che appare ragionevole la previsione di raggiungere e superare quota 500 entro la fine anno. Prima d’iniziare, esprime un amichevole e commosso ricordo per i soci Domenico Ventura, Raffaele Vignola, Sergio Vergani, Franco Franzetti e Diego Cavagnaro, che sono ci hanno lasciati nell’anno appena trascorso.

Ricorda come l’Associazione, che il 14 marzo ha compiuto un anno, abbia bruciato le tappe per avviare le attività istituzionali più importanti e procede alla sommaria disanima degli eventi occorsi nel corso di questi dodici mesi.

Purtroppo, l’atteggiamento della Banca è stato sin dall’inizio di preconcetta ostilità, essendo state ignorate la lettera di presentazione e tutte le successive richieste, quasi che una qualsiasi risposta potesse costituire riconoscimento e legitimazione della nostra Associazione, subito considerata scomoda; la nuova “governance”, seppure meno invadente in materia di Fondo pensioni della precedente amministrazione, lascia infatti che la Direzione del Personale continui a trattare la nostra associazione con sufficienza e malcelata insofferenza, considerando i Soci quali meri utenti e non già contitolari del Fondo, ma per noi è la miglior prova che ci fosse bisogno di uno o più nuovi soggetti unitari organizzati degli iscritti FIP in quiescenza non adeguatamente tutelati dalle OOSS, che privilegiano i contratti collettivi di lavoro del personale in servizio.

Il compito dell’Associazione appare tutt’altro che facile, visto che buona parte dei diritti aboliti o a rischio per quanto attiene al FIP derivano da leggi inique, che non si limitano a tagliare il potere d’acquisto delle pensioni INPS, ma impattano pure sui trattamenti complementari, anche d’importo modesto, pur trattandosi di retribuzione differita, risparmio che, al pari delle altre forme, è tutelato dalla Costituzione;

Mentre all’interno di Carige sta cambiando tutto, lo slogan “attenzione, ascolto e dialogo” nei confronti degli interessi territoriali diffusi (stakeholders), non sembra valere per i pensionati che, con le loro famiglie, sono pur sempre importanti clienti e azionisti della Banca, oltre che “comproprietari” del FIP; se è pur vero che il momento è molto delicato e che la Banca ha grandi problemi da risolvere, non è certo rifiutando il dialogo che si possano risolvere i problemi, tanto più che l’istituzione dell’Organo di rappresentanza, previsto dal Regolamento per garantire democrazia, trasparenza e fiducia, non comporterebbe alcun costo;

La nostra Associazione si è costituita per due motivi: in primis per seguire da vicino l’andamento normativo e patrimoniale del Fondo (chiuso nel 1991 e in oggi prevalentemente composto da pensionati diretti e di reversibilità) e per valutarne l’integrità e la destinazione nonostante l’Azienda lo consideri una mera voce di bilancio e lo Stato fonte di entrate fiscali, mentre il secondo motivo, moralmente non meno importante, è di assistere i colleghi in pensione o prossimi alla pensione, affinchè ragionevolmente e dignitosamente possano presentare le loro istanze, ottenere ascolto e avere una loro rappresentanza autonoma essendo i loro interessi spesso misconosciuti: i goffi tentativi di ignorare l’Associazione sono di sprone per crescere e per intensificare le nostre iniziative.

In poco tempo, grazie all’opera qualificata e disinteressata dei Consiglieri e di alcuni altri Soci volenterosi, l’Associazione ha assunto grande vitalità, organizzata in regola con le norme amministrative e fiscali degli enti no profit, avendo ben presente la necessità di limitare al massimo i costi e di creare un punto di consulenza e d’incontro, anche virtuale, a disposizione di tutti i soci.

Nell’ambito del Consiglio Direttivo si sono verificati gli avvicendamenti di Frixione e Calabrese in sostituzione di Simonetti e Uber che hanno lasciato per impegni personali, ma che comunque continuano a dare la collaborazione nei loro campi; in particolare, Uber, brillante e affermato vignettista politico, gestisce tutt’ora in modo eccellente il nostro sito Internet; in questo contesto Puccio, terzo dei non eletti, subentrerà presto a Bisso che peraltro continuerà gestire dal proprio domicilio e con livello altamente professionale le attività informatiche inerenti all’Associazione; il Tesoriere Di Salvo segue in modo encomiabile la contabilità, il VPv Guglielmi è fra i più impegnati nelle attività di sede, organizzative e nella campagna nuovi soci, Arzani svolge con grande competenza il compito di delegato in materia di regolamenti e leggi pensionistiche, Mongiardino cura i rapporti con gli enti gestori della polizza sanitaria, il Segretario Lantero tiene i contatti con i soci e svolge un’efficace opera di sviluppo, come peraltro la VP Cardinale e Ferrari, che operano in sede o coprono i turni di presidio.

Le regole amministrative e fiscali richiedono attenzione, esperienza e studio; per fortuna è possibile consultare la rete Internet e ricorrere alle qualificate competenze dei soci, senza dover dipendere da professionisti esterni.

Il problema della sede sociale è stato felicemente risolto stipulando un accordo di collaborazione con la SAS Liguria, che ci ospita tre volte la settimana in vico Falaminica 1/12sc.destra; nell’esercizio scorso, anche grazie alla coabitazione, le spese correnti e gli investimenti sono stati oculatamente contenuti, rendendo possibile l’accantonamento del 50% delle quote sociali per le future esigenze.

Il maggior impegno di risorse è stato determinato dalle comunicazioni con particolare riguardo per la posta ordinaria, la più obsoleta e costosa, mentre il data base libro soci e la posta elettronica, anche PEC, hanno reso possibili frequenti comunicazioni via e-mail; mentre ai soci non collegati in rete sono stati inviati sms sui rispettivi cellulari; il sito Internet, ancora poco visitato, integra gli altri mezzi di comunicazione; vi si possono trovare tutti i comunicati ai Soci nonché tutti i documenti e le informazioni attinenti all’Associazione quali lo statuto, la composizione degli organi sociali, gli orari di apertura della sede sociale e i turni di assistenza e presidio, lo specimen della domanda di iscrizione, le condizioni dei contratti assicurativi;

Inoltre, allo scopo di promuovere nuove adesioni, favorire l’incontro fra colleghi e rispolverare vecchie amicizie è stato periodicamente inviato a tutti i soci l’elenco completo degli associati inclusivo dei loro recapiti telefonici e/o degli indirizzi e-mail.

Il Presidente accenna alle più importanti iniziative istituzionali ancora in corso, fra cui la rivendicazione della rivalutazione del minimo FIP ante pensionamento, che ha impegnato molto l’Associazione per gli adempimenti connessi all’interruzione dei termini di prescrizione, già notificata da un centinaio di iscritti per non perdere i diritti pregressi; l’altra richiesta, a tutti nota, per la larga partecipazione, in prima persona, dei singoli soci titolari del diritto contrattuale, è per la costituzione dell’Organismo di rappresentanza degli iscritti previsto dall’art. 6 del Regolamento pensionistico, ma rinvia l’approfondimento e la discussione in merito alle due iniziative al punto d) dell’O.d.G.

Dall’1/1/2014 As. Pe. Carige fa parte della FAP Credito, Federazione nazionale di tutte le As. Pe. bancarie con 45.000 iscritti, per lo scambio di informazioni in materia di rapporti istituzionali, interpretazioni delle leggi e cause pensionistiche.

Dopo un’accurata indagine conoscitiva, è stata stipulata una convenzione tramite l’Unione Pensionati del Banco di Napoli con a Compagnia Cattolica per l’assicurazione sanitaria dei soci, che offre adeguate coperture sino a 86 anni d’età con un premio nettamente inferiore a quello applicato con la polizza Caspie; è ragionevolmente prevedibile che alla scadenza triennale della polizza aziendale, molti colleghi migreranno sulla nuova copertura assicurativa, tanto più se la sperimentazione da parte dei primi soci darà esito positivo, soprattutto in tema di gestione dei rimborsi.

Il Presidente conclude la relazione ricordando che l’impegno volontario dei componenti del Consiglio Direttivo se da un lato può completare il buon uso del meritato tempo libero, non deve per questo diventare un impegno lavorativo né un compito esclusivo di pochi e insostituibili addetti; invita quindi i soci di buona volontà e/o portatori di competenze specifiche a farsi avanti e dare una mano, anche se non formalmente eletti, per creare i presupposti di futuri indispensabili ricambi.

Dopo questa raccomandazione rinnova l’invito a portare nuovi soci, perché a medio termine sarà solo il numero degli iscritti che farà pesare i nostri atti e quadrare i bilanci.

L’Assemblea all’unanimità approva la relazione annuale.



b) Approvazione del Bilancio 2013.

Su invito del Presidente, il Tesoriere Angelo Di Salvo distribuisce in sala un certo numero di copie del Bilancio 2013 e ne commenta le voci come segue: “Il primo bilancio dalla costituzione di As.Pe. Carige, avvenuta il 14/3/2013, è la sintesi di 9 mesi e mezzo di intensa attività organizzativa e dell’avvio di alcune iniziative istituzionali.

E’ necessario premettere che il conto economico non registra le spese di gestione del Comitato Promotore, ivi comprese le donazioni erogate agli Enti che hanno messo a disposizione le sale per le due assemblee costituenti, sostenute da un fondo spese precostituito dai Soci promotori, né quelle sostenute in proprio dai Consiglieri per lo svolgimento degli incarichi di competenza nel corso dell’esercizio sociale.

Le entrate sono costituite dalle quote sociali per € 5.015,00 versate dai 274 iscritti alla data del 31/12/2013, e da € 114,36 per interessi attivi, in massima parte connessi al trasferimento sul conto dell’Associazione dei residui Fondi spese dei soci ricorrenti nelle cause legali in corso (complessivamente € 18.994 registrati a Debitori e Creditori).

Le spese generali ammontano a € 2.487,80 e comprendono spese correnti per € 1.341,40, tasse di registrazione dell’atto costitutivo per € 285,00 e costi per l’acquisto di macchine d’ufficio HW e SW per € 861,40.

L’Associazione si è infatti dotata di un PC Asus desktop con sistema Windows 7, di una memoria esterna, del programma Windows Office Professional 2010, di una stampante HP laser e altra stampante fotocopiatrice scanner Epson, beni acquistati via Internet a costi contenutissimi e immediatamente ammortizzati.

Le spese correnti sono particolarmente ridotte grazie ad un accordo di collaborazione stipulato con la SAS Liguria e ACEC SAS, che ci ospitano in vico Falamonica 1/12, il quale prevede l’uso di una stanza per alcuni giorni la settimana al costo iniziale di € 100,00 mensili, comprensivo di IVA, oneri condominiali, energia elettrica e collegamento telefonico WiFi. Il compenso, sia pure portato a € 150,00 mensili dall’1/1/2014, resta un tassello essenziale del contenimento dei costi, che lieviterebbero immediatamente nel caso di un trasferimento in locali autonomi e più idonei ad assecondare lo sviluppo della nostra Associazione.

Le altre spese per € 600,60 riguardano materiale di consumo, cancelleria, postali, telefonia di servizio e abbonamenti a PEC e al sito Internet.

L’esercizio si chiude quindi con un avanzo di € 2.641,56, che si propone di riportare a nuovo al fine di costituire il “Fondo comune” di cui un’associazione no profit, come è la nostra, si deve dotare per fronteggiare rischi e spese impreviste, ma anche per sostenere l’attività istituzionale, che è appena iniziata e che comporterà maggiori oneri in un prossimo futuro.

Il Presidente ringrazia il Tesoriere e invita il Revisore dei Conti, Armando Botto, a presentare la relazione del Collegio, qui di seguito sinteticamente riportata:

c) Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.

Bilancio consuntivo dell' esercizio chiuso al 31 dicembre 2013:
Entrate esercizio 2013: €. 5.129,36 
Uscite esercizio 2013: €. 2.487,80
Avanzo di esercizio: €. 2.641,56
Confronto con la Situazione Patrimoniale al 31 dicembre 2013:
Componenti attive: €. 22.335,56
Componenti passive: €. 19.694,00
Avanzo di esercizio: €. 2.641,56

I Revisori dei conti hanno esaminato la contabilità' ed il libro soci con il Tesoriere riscontrandone la regolare tenuta, si esprime parere favorevole all' approvazione del Bilancio consuntivo al 31 dicembre 2013 così come predisposto dal Consiglio Direttivo.
(Firmato Armando Botto, Giorgio Grandi e Luigi Lanzone)

Il Bilancio 2013 e le connesse relazioni integrative del Tesoriere e del Collegio dei Revisori dei Conti sono approvate dall’Assemblea all’unanimità.
(Il Prospetto dettagliato del Bilancio è visibile mediante il presente link)


d) Informativa sulle iniziative in corso.

Il socio Renato Lari chiede la parola per chiedere chiarimenti in merito alla lettera ricevuta il 14/2 u.s. da Banca Carige sulla costituzione di un Organo di rappresentanza, che non sembra quello previsto dal Regolamento. Segnala d’aver chiesto alla Dircredito, alla quale è iscritto, quali siano i nominativi che rappresentano i pensionati ex personale direttivo, senza ricevere una convincete spiegazione in proposito.

Il Presidente delega la risposta al Consigliere Carlo Arzani che illustra il panorama normativo in cui si inserisce l’argomento e chiarisce le motivazioni per cui nella stesura del Regolamento del 1992 venne prevista l’istituzione di un Organismo di rappresentanza, elettivamente costituito dagli iscritti; iscritti che ad oggi sono in prevalenza dipendenti in quiescenza; ricorda come sin dalla sua costituzione As.Pe. si sia attivata indicando pregresse richieste scritte e come il comportamento della Banca sia stato sistematicamente omissivo; precisa inoltre che la Banca, dopo aver sottoscritto in data 9/06/2009 un accordo con le OO.SS. (tenuto volutamente riservato), ha rinnovato tali intese sempre e soltanto con il Sindacato e in modo del tutto insensibile a quanto significatole da As.Pe. dandone comunicazione con lettera del 14/02/2014, indirizzata a tutti gli iscritti, dove si indicavano i nominativi del Responsabile FIP e dei componenti di un diverso e innovativo Organismo di Rappresentanza; tali nomine sono state contestate in toto con lettera individuale sottoscritta dalla grande maggioranza dei Soci As.Pe., cui seguirà un esposto indirizzato alla Co.Vi.P., ente deputato al controllo dei Fondi Pensione, ma anche a dirimere in via preliminare e non vincolante i reclami dei singoli iscritti e delle associazioni che li rappresentano.

Su richiesta di alcuni partecipanti, il Consigliere Carlo Arzani procede all’illustrazione delle motivazioni per cui As.Pe. ha avviato la vertenza del “minimo garantito” evidenziando e motivando le errate interpretazioni aziendali della normativa di legge e il conseguente blocco nelle misure in atto nel 1997 e conclude con l’indicazione dei requisiti necessari per l’eventuale adesione a questa iniziativa.

Il Presidente ritiene ingiusto che in presenza leggi pensionistiche complicate e spesso contraddittorie, invece di confrontare le rispettive posizioni, si cerchi di scoraggiare le rivendicazioni dei pensionati, che non hanno tempo e mezzi per impegnarsi in lunghe e incerte cause giudiziarie per le quali non sono nemmeno previste la class action e la mediazione preventiva di conciliazione, introdotta nel processo civile per altre materie.

Ricorda, a questo proposito, che per la causa di perequazione anni 1998/2000, intentata da un gruppo di Colleghi e vinta in Cassazione dopo 10 anni di riti bizantini, si è dovuto combattere soprattutto con le procedure, purtroppo non riformabili a causa dei forti interessi in gioco.

In siffatta situazione risulta economicamente più utile per l’Azienda affrontare una causa legale promossa da pochi coraggiosi e in buona salute piuttosto che arrivare ad una transazione con tutti gli aventi diritto,e conseguentemente le risposte sono inevitabilmente lacunose e autoassolventi.

Continua ricordando il costante impegno dell’As.Pe. nelle attività di analisi dei bilanci Carige e del Fondo pensioni, nonché la partecipazione dei propri rappresentanti alle Assemblee degli azionisti, allo scopo di monitorare gli alti e bassi della consistenza del FIP, dovuti essenzialmente al tasso di attualizzazione degli impegni applicato e al fatto che l’Azienda lo consideri una mera voce di bilancio appellandosi ai principi contabili IAS.

Il Consigliere Carlo Arzani interviene per spiegare come Carige si rifiuti, erroneamente, di riconoscere il FIP Aziendale quale “fondo speciale di previdenza ex-art.2117 c.c.” e pertanto “fondo di destinazione”, come invece ha chiarito debba essere inteso la Suprema Corte di Cassazione con sentenza n.3630/2200.

Si tratta del problema collettivo di maggior rilievo, specialmente nel momento in cui la Banca si trova a dover affrontare rilevanti problemi di bilancio: un fondo di destinazione speciale di previdenza, quale il nostro, non potrebbe essere utilizzato dalla Banca (neppure saltuariamente, come sembra invece fare) alla stregua di un proprio esclusivo bene da cui trarre capitali da utilizzare per le proprie politiche di bilancio.

Il Socio Giancarlo Carosio interviene per chiedere un chiarimento sulla situazione di quanti, come la moglie Marina Scotto, siano in quiescenza in regime parzialmente contributivo: la risposta è che si tratta di una fattispecie del tutto nuova, da esaminare caso per caso.

L’Assemblea prende atto, compiacendosi, degli esaurienti commenti tecnici forniti dal Consigliere Arzani.



e) Eventuali spese non ricorrenti e misura delle quote sociali.

Il Presidente comunica che, in difformità con la deliberazione assunta dall’Assemblea costituente, l’aumento della quota associativa annuale di base da € 10 (per la frazione d’anno iniziale) a € 12 per il 2014, non è stato applicato; il Consiglio Direttivo, viste le economie sin qui realizzate e considerato il lusinghiero incremento nel numero degli associati, propone che per il 2014 siano lasciate invariate le misure delle quote annuali di associazione.

Poi ricorda che sebbene a sensi di statuto le spese di eventuali cause legali siano a carico dei singoli ricorrenti interessati, può presentarsi la necessità di consulenze e/o pareri preliminari su argomenti di interesse comune, per cui chiede all’Assemblea di autorizzare il Consiglio a sostenere siffatte spese nei limiti del Fondo comune esistente o dell’avanzo di gestione corrente.

L’Assemblea ratifica la misura delle quote 2014 e delega al Consiglio Direttivo la valutazione e l’opportunità di sostenere eventuali spese legali nei limiti proposti.



f) Partecipazione e deleghe dei soci alla prossima Assemblea di Banca Carige.

Il Presidente si augura che, pur nel disastroso quadro del bilancio Carige 2013, il miglioramento dell’ economica in generale e il piano di ristrutturazione, varato di recente, aiutino a superare la crisi e a salvare il Fondo; a questo proposito ricorda che in occasione dell’Assemblea degli azionisti del 2013 si era presentato in proprio, qualificandosi anche come portatore delle istanze della nostra associazione, mettendo a verbale la perdita di prestigio e di valore della Banca, a causa di una gestione accentratrice e imprudente.

Per quanto attiene all’Assemblea degli azionisti del prossimo 30 aprile si intende dare corso ad un intervento prevalentemente mirato sulla natura giuridica e contabile del Fondo; invita quindi i Soci As.Pe. titolari di azioni Carige a partecipare personalmente o di conferire delega recapitando i biglietti di ammissione presso la sede sociale.



Alle ore 17:20, null’altro restando da discutere e/o deliberare, il Presidente dichiara conclusa l’Assemblea.

         Il Segretario                                                                                     Il Presidente
    (Giorgio Guglielmi)                                                                            (Gianni Lo Vetere)




domenica 13 aprile 2014

COMUNICATO N. 23 - Assemblea ordinaria Banca Carige del 30 aprile 2014

I nostri soci, titolari di azioni Carige, che intendono conferire delega per la partecipazione all’Assemblea della Banca, che si terrà al Centro Congressi Magazzini del Cotone, Sala Maestrale, Porto Antico, Mercoledì 30 aprile 2014 alle ore 10.30, possono consegnare i biglietti di ammissione presso la nostra sede, in vico Falamonica 1/12 sc.d nell’orario d’ufficio, o imbucarli nella cassetta delle lettere sita nell’androne del palazzo.
Le deleghe dovranno essere riempite in occasione della visita o lasciate in bianco, con successive intese telefoniche di compilazione, onde non superare il limite statutario di 20 deleghe per ciascun delegato.
Si ricorda che i biglietti di ammissione sono emessi da qualsiasi sportello della Banca Carige, entro il 24/4 p.v., indipendentemente dalla dipendenza di appoggio della custodia titoli. I soci che pensano di intervenire personalmente sono pregati di segnalare il numero delle azioni detenute a fini statistici connessi alla crescita della compagine sociale di As.Pe. Carige. dall’ultima Assemblea ad oggi.