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libera associazione no profit, costituita nel 2013 fra pensionati ed esodati, già dipendenti di Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per tutelare i diritti e gli interessi economici e morali dei propri Associati in materia previdenziale, assicurativa e sanitaria, assistendoli nei rapporti con le competenti strutture Bper, l’INPS e gli altri enti tributari, assicurativi e finanziari, pubblici e privati.
giovedì 29 ottobre 2020
COMUNICATO N.156 - “Cashback” dei pagamenti elettronici e lotteria degli scontrini
martedì 27 ottobre 2020
COMUNICATO N.155 – Chiarimenti sulla tracciabilità degli oneri detraibili
Si ricorda che da
quest’anno (dichiarazione dei redditi 730/21) la detrazione Irpef del 19% e la
deducibilità dall’imponibile nei casi previsti può avvenire a condizione che
l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale, carte di debito, di
credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero mediante altri sistemi
di pagamento tracciabili. Sono escluse le spese sanitarie sostenute per
l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici nonché le spese relative a
prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche e da strutture private
accreditate al SSN.
Con le risposte n.431/20
e n.484/20 a specifici interpelli l’Agenzia delle Entrate ha fornito utili
chiarimenti in tema di tracciabilità delle spese detraibili fiscalmente.
Nel caso di pagamenti
effettuati da uno dei coniugi con addebito sul c/c dell’altro coniuge o di un
figlio (anche se non cointestato) è stato affermato che:
- il pagamento si considera sostenuto dal
contribuente al quale è intestato il documento di spesa, indipendentemente dal soggetto
che materialmente lo esegue non rilevando l’esecutore materiale del pagamento,
in quanto, per l’Agenzia, quest’ultimo aspetto attiene ai rapporti interni tra
le parti; deve comunque essere assicurata la corrispondenza tra la spesa
detraibile per il contribuente e il pagamento effettuato da un altro soggetto.
- la prova cartacea del mezzo di pagamento
“tracciabile” da esibire al CAF o al professionista abilitato e da conservare
per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria, può essere data
dalla ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e
dei pagamenti con PagoPA. In mancanza, l’utilizzo del mezzo di pagamento
“tracciabile” può essere documentato mediante l’annotazione in fattura,
ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme
che cede il bene o effettua la prestazione di servizio.
Si tratta di chiarimenti che
consentono di semplificare i requisiti richiesti dalla norma sia in assenza
della ricevuta bancomat (ad esempio perché si è smarrita) per cui può essere
esibito l’estratto conto sia soprattutto per la possibilità, in alternativa, di
integrazione da parte dell’emittente del documento commerciale con la dicitura:
“pagamento avvenuto con mezzi tracciati” (quindi, senza aggiunte manuali da
parte del contribuente).
In ogni caso il metodo
più sicuro per gestire i pagamenti tracciabili è quello di conservare
ordinatamente la documentazione sin dal momento della spesa e di eseguirli preferibilmente
con mezzi di pagamento che prevedano la rendicontazione periodica parlante di
ogni operazione.
sabato 24 ottobre 2020
COMUNICATO N.154 – Ricorso di costituzionalità sul taglio della perequazione 2020/21e sul contributo di solidarietà
In data 22/10/2020 la Corte
Costituzionale, riservandosi le motivazioni della sentenza, ha emesso il
seguente comunicato stampa in cui conferma la legittimità costituzionale delle
misure di contenimento della spesa pensionistica disposte con la Legge
Finanziaria del 2019, allineandone le scadenze al 31/12/2021.
La Corte costituzionale ha esaminato oggi le questioni di legittimità
sollevate dal Tribunale di Milano e dalle sezioni giurisdizionali della Corte
dei conti per il Friuli-Venezia Giulia, il Lazio, la Sardegna e la Toscana, in
relazione alle misure di contenimento della spesa previdenziale disposte dalla
legge di bilancio 2019 a carico delle pensioni di elevato importo. Le questioni
avevano ad oggetto la limitazione della rivalutazione automatica per il
triennio 2019-2021 delle pensioni superiori a determinati importi
(“raffreddamento della perequazione”) e la decurtazione percentuale per cinque
anni delle pensioni superiori a 100.000 euro lordi annui (“contributo di
solidarietà”).In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa della
Corte fa sapere che è stato ritenuto legittimo il “raffreddamento della
perequazione”, in quanto ragionevole e proporzionato. È stato ritenuto
legittimo anche il “contributo di solidarietà” ma non per la durata
quinquennale, perché eccessiva rispetto all’orizzonte triennale del bilancio di
previsione dello Stato. Pertanto, il contributo rimarrà operativo
per tutto il 2021.La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.
La sentenza non avrà riflessi economici percepibili sulla perequazione
essendo in questo periodo l’inflazione monetaria inesistente o negativa (-0.60%
a settembre), tale da comportare persino la restituzione della perequazione
riconosciuta in via previsionale per l’anno 2020, mentre la riduzione della
durata del contributo di solidarietà, svincolato dai contributi effettivamente
versati, ha motivazioni esclusivamente tecniche.
La conferma della sentenza della Corte sulla legittimità costituzionale sia
del taglio della perequazione che del contributo di solidarietà consolida
purtroppo decisioni giurisprudenziali favorevoli a provvedimenti di
contenimento della spesa pensionistica che in un prossimo futuro potranno
incidere negativamente sul potere d’acquisto delle pensioni, e ciò anche in
relazione ai sacrifici che tutti dovremo sostenere per uscire dall’emergenza
Coronavirus.
mercoledì 21 ottobre 2020
COMUNICATO N.153 – Attivazione dell’identità digitale SPID
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità
Digitale) è uno strumento per accedere in modo sicuro ai servizi e
all’operatività on line della Pubblica Amministrazione (Agenzia delle Entrate,
INPS, Comuni e tutti gli altri che offrono la possibilità di ottenere visure,
certificati o presentazione di domande con firma certificata), nonché ai
servizi dei fornitori aderenti, con un unico account, una sola password e un
PIN di sei cifre (facilmente memorizzabile) da digitare sul proprio smartphone ad
ogni nuova autorizzazione d’accesso.
Dal 1/10 u.s. lo SPID, già operante da
tempo presso l’Agenzia delle Entrate (730 precompilato, dichiarazioni di
successione, visure catastali), è diventato l’unica modalità per il sito INPS, che
consente, fra l’altro, di accedere alla propria posizione contributiva, ai
cedolini di pensione, alle richieste dei bonus di legge, alle dichiarazioni
tipo il RED e al servizio interattivo INPSRisponde, anche se per un periodo
transitorio, la cui durata non è stata al momento prefissata, potranno essere
utilizzate in alternativa le vecchie credenziali da parte di chi ne sia già in
possesso.
L’apposito sito del Governo, https://www.spid.gov.it/richiedi-spid, fornisce
tutte le informazioni utili e indirizza sul sito dell’identity provider
autorizzato, cioè dei fornitori di servizi digitali che garantiscono l’identità
dell’utente e gestiscono le singole autorizzazioni di acceso.
Fra questi vi è Poste Italiane SpA, che offre il servizio a titolo gratuito
e dispone di una capillare rete di sportelli per l’identificazione personale, registrandosi
sul sito dedicato https://posteid.poste.it/, sia dallo
smartphone che dal proprio PC, con procedura guidata indicando il proprio
numero di cellulare, l’indirizzo e-mail, la tessera sanitaria e un documento di
riconoscimento valido da allegare in forma digitalizzata (scansione fronte e
retro).
Completa la fase di identificazione allo
sportello, un messaggio automatico sul cellulare fornirà le istruzioni per
dotarsi del PIN personale e attivare lo SPID.
Consigliamo,
tuttavia, di provvedervi possibilmente on line dal momento che la registrazione
in proprio evita code e perdite di tempo e rende più familiare il successivo
utilizzo dello strumento.
I vari siti Internet della P.A. evidenziano sulla home
page il link di accesso tramite SPID che rinvia ad una lista da cui individuare
il proprio provider (icona “Poste ID” nell’esempio sopra specificato) dove inserire
l’UserRID (il proprio indirizzo e-mail) e la PW con la quale ci si è registrati.
L’invio dei dati genera la richiesta automatica del
PIN sulla App Poste ID (come in atto per la nuova modalità di accesso a Carige
OnLine) e, se corretto, autorizza l’apertura dell’area riservata del sito pubblico
al quale si intende accedere.
Operando esclusivamente sullo smartphone, la proceduta
è identica, avendo cura di aprire la notifica di autorizzazione che apparirà sullo
stesso dispositivo, salvo una minor gestibilità dei dati di proprio interesse
(download e stampe) rispetto alle funzionalità del PC collegato ad una
stampante.
La chiusura e/o la limitazione di accesso fisico e/o
telefonico ai servizi pubblici in questo periodo emergenziale ha generato un
boom nelle attivazioni dello SPID che essendo uno standard europeo è peraltro
destinato a divenire obbligatorio dovunque, inclusa l’applicazione governativa
“IO”, che dal 1/12 prossimo attiverà la gestione della lotteria degli scontrini
delle spese tracciabili.
Si consiglia vivamente ai Soci di dotarsi di questo
nuovo strumento, superando con l’esercizio le difficoltà proprie della fase iniziale,
perché il rinunciarvi comporterebbe la perdita di una parte dei diritti civili
di informazione, certificazione e interazione con la P.A. in seguito non più
attivabili a causa del progressivo abbandono delle tradizionali modalità di
accesso ai servizi di sportello.
D’altra parte anche chi ha intenzione di farsi
assistere nei rapporti con la P.A. dovrà in futuro fornire a CAF,
Professionisti, Associazioni o Familiari le proprie credenziali SPID per
entrare nella propria posizione e per gestire le pratiche che lo
riguardano.
sabato 17 ottobre 2020
COMUNICATO N.152 - Chiusura temporanea sede per emergenza Coronavirus
Con il comunicato n.150 avevamo preannunciato
l’apertura della sede per martedì 20/10 p.v., compatibilmente con la situazione
Covid-19 alla data, ma la forte risalita dei contagi in Liguria e la
presenza della zona rossa nel centro storico, dove è ubicata la nostra sede,
consigliano l’adozione di ulteriori cautele onde evitare inutili rischi ai soci
e agli addetti, potendo la maggior parte dei rapporti sociali svolgersi in modo
virtuale.
La sede rimarrà pertanto chiusa sino a nuovo avviso, salvo gli accessi
espressamente autorizzati dal Presidente o da chi ne fa le veci, motivati e
limitati a non più di due persone che osservino le prescritte norme anti-Covid.
Ogni richiesta per telefono o via mail verrà prontamente evasa o smistata
al Consigliere competente per materia, come già in atto da tempo, comprese le
operazioni che in altri momenti avrebbero richiesto la presenza fisica in sede,
quali l’iscrizione, il versamento della quota in contanti, la verifica della
pensione o la sottoscrizione della polizza sanitaria.
Per i recapiti di As.Pe. e dei Consiglieri da contattare si fa rinvio
all'elenco già compreso nel Comunicato n.150, trasmesso anche via e-mail.
Sulla porta d’ingresso della sede sarà esposto un avviso con il
numero telefonico da contattare (3489236197) oltre all’invito a depositare
nella cassetta delle lettere (int.12 nell’androne del palazzo) l’eventuale
documentazione oggetto della visita
Cogliamo l’occasione per ricordare che nel 2021 non saranno dovute le quote
sociali, già dimezzate per l’anno in corso, ma soltanto versamenti volontari a
titolo di socio sostenitore.
lunedì 12 ottobre 2020
COMUNICATO N.151 - Udienza della Corte Costituzionale in materia di pensioni
L’Avv. Michele Iacoviello, legale di fiducia di FAP Credito, cui siamo
associati, comunica che il 20 ottobre p.v. è fissata l’udienza pubblica in
Corte Costituzionale in cui verrà discussa l’eccezione di incostituzionalità dei tagli alle
pensioni emanati con la Legge di Stabilità del 2019.
La Corte Costituzionale ora si
occuperà di due diversi aspetti:
a)
Taglio della perequazione per gli anni 2019/21.
Per 3 anni la perequazione sarà fortemente ridotta.
Gli interessati sono tutti coloro che percepiscono una pensione netta mensile
complessiva superiore ad € 1.254,36 (pari ad € 1.522,27 lordi).
b)
Contributo di solidarietà sulle pensioni elevate per il 2019/23.
Per 5 anni coloro che, avendo una pensione elevata, verranno falcidiati in misura assai
consistente dal 15% fino al 40%, senza tener conto dei contributi versati.
Gli interessati sono tutti coloro che percepiscono una pensione netta mensile
complessiva superiore ad € 4.973,08 (pari ad € 7.692,31 lordi).
La Corte Costituzionale esaminerà le
seguenti Ordinanze:
1. Ordinanza della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia
del 17 ottobre 2019
2. Ordinanza Tribunale di Milano n.46 del 2020
3. Ordinanza Corte dei Conti Lazio n.75 del 2020
4. Ordinanza Corte dei Conti Sardegna n.76 del 2020
nonché altre che potrebbero aggiungersi purché
pervengano in tempo utile per l’udienza.
Chi volesse esaminare
in modo approfondito, sotto il profilo giuridico, la prima di queste Ordinanze
(quella della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia), può andare sull’apposita
pagina sito dello Studio Iacoviello www.iacoviello.it/studio-legale-iacoviello.
Il
dispositivo della sentenza, in considerazione dell’interesse generale degli
argomenti trattati, verrà presumibilmente reso noto con un comunicato
dell’Ufficio Stampa della Corte Costituzionale pubblicato da tutti i media
nazionali in attesa del deposito delle motivazioni.