Assemblea Ordinaria
AS.PE. Carige 07-05-2019
Verbale
di riunione
L'anno
2019, il giorno 7 del mese Di Maggio, alle ore 15:00 – in Genova,
nell’Aula Magna dell’Istituto Nautico San Giorgio, Calata Darsena
- a seguito convocazione effettuata il 23 Aprile 2019 si è tenuta
l’Assemblea dei Soci dell’Associazione Pensionati Banca Carige -
AS.PE. CARIGE, con il seguente ordine del giorno:
a)
Relazione annuale del Presidente.
b)
Bilancio dell’esercizio 2018 e Relazione del Collegio dei Revisori
dei Conti.
c)
Informativa sulle pratiche di rimborso fiscale e di rimborso marche
tributarie.
d)
Informativa sulla nuova polizza sanitaria MBA.
e)
Rapporti con Banca Carige riguardo alle prospettive del residuo Fondo
Pensioni Aziendale.
f)
Determinazione del numero dei componenti del Consiglio Direttivo
(art. 9 comma h).
g)
Nomina dei 5 membri della Commissione Elettorale (art. 9 comma g).
h)
Elezione del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti
e dei Probiviri (art. 9 comma i)
i)
Varie ed eventuali.
Intervengono
per partecipare all'Assemblea in seconda convocazione, essendo andata
deserta la prima, i Soci di cui all'elenco allegato che costituisce
parte integrante del presente verbale.
Conduce
la riunione a norma di Statuto, il Presidente Giorgio Guglielmi; cura
la stesura del verbale il Segretario Riccardo Puccio. Sono presenti
tutti gli altri membri del Consiglio Direttivo e del Collegio dei
Revisori.
a)
Relazione annuale del Presidente
Signore
e Signori, cari Amici di As.PE. Carige, benvenuti, buon pomeriggio e
grazie per essere intervenuti
a
norma dell’art.13 dello Statuto sociale, giusta l’art.9 e
considerato che sono presenti 88 Soci e che altri 109 sono
rappresentati per regolare delega scritta, dichiaro questa Assemblea
validamente costituita e legittimata ad esaminare e discutere gli
argomenti compresi nell’ordine del giorno di cui alla convocazione
diramata il 24 aprile scorso.
Prima
ancora di iniziare i lavori desidero rivolgere un commosso e
riverente pensiero alla memoria degli Amici che sono mancati nel
periodo successivo all’Assemblea del 2018, oltre alcuni non
ricordati nelle precedenti riunioni, e più precisamente: Luigi Carpi, Wanda Chiluzzi, Antonino Cogorno, Vincenzo De
Mattia, Riccardo Edini, Giuseppe Fiscella, Franco Giorgini, Alfredo Guarnieri, Giulio
Magnasco, Gio Batta Pelizza, Pierluigi Roberto, Piero Sbarbori e
Giuseppe Tavella.
Vorrei
quindi ricordare che il 14 marzo del 2013, presso la sala della
Parrocchia di San Giuseppe Cottolengo, in Albaro, ebbe luogo la prima
assemblea alla quale parteciparono 136 Soci, e di conseguenza
rilevare che sei anni sono un arco temporale sufficiente per tirare
le somme, fare un bilancio e persino costruire o immaginare un
futuro, anche se l’esercizio 2018, di cui ci stiamo occupando,
presenta luci ed ombre, con risultati non completamente adeguati
all’impegno che il Consiglio Direttivo ha profuso nel perseguimento
delle attività istituzionali.
Il
blocco della perequazione, già dichiarato illegittimo dalla Corte
Costituzionale, è stato invece confermato anche in sede di ricorso
presso la Corte Europea di Strasburgo mentre per quanto attiene al
Fondo Pensionistico Aziendale si è ottenuto pieno riconoscimento
sull’istanza in merito alla rivalutazione del minimo FIP (ex 1998),
in virtù della sentenza della Corte d’Appello di Genova n.326/2018
che conferma la fondatezza delle questioni sollevate da As.Pe. sin
dalla sua costituzione
Per
quanto attiene alle cause intentate per la riduzione all’87,50%
della base imponibile dello zainetto e alla conseguente richiesta di
rimborso fiscale si è verificato l’atteggiamento negativo di tutte
le Commissioni Tributarie di primo grado essendo nel frattempo
intervenute diverse sentenze della Corte di Cassazione che
riconoscono la legittimità di una tassazione del capitale (zainetto)
diversa da quella della rendita (regolamento mensile della pensione
integrativa).
Considerato
che in sede di riliquidazione dell’imposta l’Agenzia delle
Entrate potrebbe anche vanificare la vittoria conseguita da alcuni
ricorrenti in merito all’applicazione del divisore fisso massimo di
35 anni invece della maggiore anzianità di iscrizione al Fondo,
abbiamo invitato tutti gli aventi diritto a voler soprassedere ad
ogni iniziativa confidando che le prossime sentenze si dimostrino più
favorevoli.
Tenuto
conto di quanto precede il Consiglio Direttivo ha deliberato di
attingere al Fondo rimborsi fiscali per riconoscere a tutti i Soci in
regola con il pagamento della quota sociale 2019 il ristorno
dell’importo delle marche tributarie fino alla concorrenza massima
di 60 €uro pro-capite.
La
migrazione della polizza sanitaria da ALLIANZ alla nuova Compagnia
MBA-Mutua Sanitaria ha comportato un lavoro aggiuntivo per il rinnovo
delle iscrizioni, per l’allineamento del data base anagrafico di
titolari e famigliari e per la diffusione delle istruzioni operative,
non ancora completate e sperimentate.
Da
ricordare l’impegno profuso per raggiungere più velocemente
possibile la massa degli iscritti; sul sito Intenet sono presenti ben
118 comunicati di cui 16 sono inerenti al solo esercizio 2018, tutti
anticipati capillarmente via e-mail.
Dal
sito sociale è inoltre possibile accedere ad una esauriente
documentazione della polizza sanitaria 2019 e stabilire
automaticamente utili collegamenti (link) con l’Home Page di INPS,
di Entra in MY INPS, di Agenzia delle Entrate, di CASPIE, di FAP
Credito e dello Studio Jacoviello.
Appare
fin troppo ovvio raccomandare l’utilizzo di questo strumento avendo
presente l’irreversibilità del processo di informatizzazione al
quale bisogna adeguarsi.
As.Pe.
Carige, che non si sovrappone al Circolo Dipendenti e/o al Gruppo
Seniores, contribuisce comunque a mantenere vivo lo spirito di
appartenenza alla Banca, applica quote sociali di misura estremamente
contenuta, invariate da anni e senza fruire di alcun contributo
aziendale, può a ragione vantare conti in attivo in virtù di una
oculata gestione dei costi e, soprattutto, della preziosa opera di
volontariato svolta da tutti i Consiglieri e della fattiva
collaborazione interna ed esterna di alcuni soci volenterosi;
Premesso
che i risultati del bilancio As.Pe. 2018 erano definiti e disponibili
già dal 2 gennaio del corrente anno abbiamo volutamente ritardato la
data di convocazione dell’assemblea confidando di poterla celebrare
quando si fosse raggiunta una favorevole soluzione della complessa
situazione in cui si trova da tempo quella che molti di noi
consideriamo ancora “la nostra banca”.
I
tempi non sono ancora maturi ma lo potrebbero forse divenire nel
volgere dei prossimi giorni; ci auguriamo vivamente un esito positivo
con particolare riguardo per quanto attiene ai nostri Colleghi ancora
in servizio attivo.
Vorrei
qui ricordare come si sia nel tempo evoluto il rapporto tra As.Pe. e
la banca: da una posizione antagonista, certificata da un contenzioso
legale, siamo pervenuti al riconoscimento della nostra associazione
quale fosse l’unico rappresentante della categoria pensionati.
Oltre
i numerosi incontri intercorsi con il servizio del personale ricordo
l’intervento eseguito in nome e per conto dell’associazione in
occasione dell’Assemblea degli Azionisti del 20 settembre scorso,
in cui si auspicava una qualche forma di fattiva collaborazione, come
si evince dal testo integralmente riportato nel Comunicato N.102.
Per
quanto attiene al proseguo delle attività sociali non si può fare a
meno di osservare come le continue modifiche di legge, gli attacchi
politici e le notizie di stampa che si susseguono incessantemente su
veri o presunti tagli della spesa pensionistica, rendano sempre più
necessaria l’unitarietà e la coesione della categoria in difesa
dei diritti messi a repentaglio da norme e procedure che sembrano
concepite proprio allo scopo di scoraggiare anche le rivendicazioni
più ragionevoli e motivate.
Il
Consiglio Direttivo, decaduto il 31 dicembre 2018, si compone di 11
membri, 7 dei quali presenti fin dal mandato 2013: confido davvero
che le votazioni di questa giornata ci consentano di mettere a frutto
le capacità e le esperienze personali di nuove e più giovani
risorse.
Prima
di cedere la parola al Tesoriere Angelo Di Salvo, mi sia infine
consentito esprimere qualche considerazione di carattere personale.
Come
detto all’inizio questo è tempo di bilanci e di immaginare il
futuro: il mio personale bilancio consiste nell’aver fatto parte di
una “squadra” di grande valore, composta da Colleghi che,
curiosamente, non avevo mai avuto occasione di incrociare nel corso
della mia vita aziendale.
Uno
per tutti l’amico Gianni Lo Vetere col quale ho condiviso quasi
mezzo secolo di stagioni invernali sulle piste da sci dell’intero
arco alpino, senza peraltro avere mai avuto un rapporto di lavoro
diretto e che in As.Pe. ho avuto invece modo di apprezzare per
capacità, dedizione e iniziativa e che, con il dovuto rispetto per
l’intero Consiglio direttivo, dove siamo tutti utili, considero
l’unico indispensabile.
Per
quanto attiene al mio futuro la tarda età e le disposizioni
statutarie lasciano intendere che questa è l’ultima occasione in
cui mi presento a voi nella veste di presidente; da parte mia, per
quanto mi sarà possibile, confermo l’impegno della massima
collaborazione.
Grazie
L’Assemblea
prende atto con un lungo applauso
Il
Presidente invita il Tesoriere Angelo Di Salvo a voler presentare la
relazione sul punto successivo
b)
Bilancio dell’esercizio 2018 e Relazione del Collegio dei Revisori
dei Conti.
(prospetto
del Bilancio proiettato sullo schermo)
il
Tesoriere illustra il Bilancio al 31/12/2018 (allegato al presente
verbale di cui costituiscono parte integrante) evidenziando che
l’esercizio dell’anno 2018, sesto della nostra Associazione, si
chiude con un saldo attivo di €. 6.441,35 che sommato agli avanzi
degli anni precedenti fa salire il Fondo comune ad €. 26.318,75.
Comunica
che a fine anno i Soci in regola con il pagamento delle quote sociali
sono 607, oltre 44 in mora che a fine anno verranno dichiarati
decaduti qualora nel frattempo non regolarizzino la loro posizione.
Fornisce
dati di dettaglio delle principali voci del bilancio e più
precisamente:
Entrate:
-
quote sociali €.10.120,00;
- donazioni €. 260,00
effettuate dai soci Chiostri, Felicori, Gozio, Marasso F., Ronzitti e
Traversone a riconoscimento per la favorevole chiusura transattiva
del contenzioso con la Banca Carige;
-
interessi attivi sul c/c e sui titoli di stato €. 132,22
Spese
-
utilizzo locali Sede e servizi annessi, €. 1.800,00;
-
quota associazione alla FAP Credito, €. 311,10;
-
affitto sala e diverse per l’Assemblea annuale, €. 335,90;
- trasferte e trasporti
(partecipazione all’Assemblea FAP Credito, trasferta a Milano per
la transazione vertenza sul minimo garantito e spese di posteggio del
Segretario nella sua attività in Sede), €. 509,80;
-
ricariche cellulare di Sede, €. 90,00 più altre spese minute per
materiali di consumo (cancelleria, toner, ecc.).
Le
spese postali (€. 462,91) sono state sensibilmente contenute
facendo uso della posta elettronica nei confronti di tutti i Soci che
hanno un indirizzo e-mail evitando così i costi e i ritardi della
posta ordinaria.
Riferisce
che:
-
nel mese di dicembre, in previsione del raggruppamento delle azioni
Carige, si è provveduto all’acquisto di 9.900 azioni, in modo da
poter disporre di 10 nuove azioni che consentano la partecipazione
simbolica di As.Pe. all’Assemblea degli Azionisti.
A
fine anno le azioni sono state svalutate e iscritte nel bilancio al
valore di mercato, mentre i Certificati del Tesoro in portafoglio
sono stati valutati al valore nominale, ossia per l’importo che
sarà rimborsato alla scadenza.
-
le spese legali (€. 1.000,00) sono relative ad una parcella dello
Studio Ukmar per l’assistenza nelle vertenze intentate dai nostri
soci contro l’Agenzia delle Entrate; per il pagamento si è
utilizzato l’apposito Fondo spese rimborsi fiscali, incrementato
nel 2018 con una specifica donazione di pari importo da parte di
alcuni ricorrenti, per cui tale spesa non viene ad influenzare il
conto economico.
-
nel corso dell’anno, in relazione anche alla conclusione della
vertenza, si è provveduto a restituire ai soci in regola con il
pagamento delle quote sociali l’importo del deposito cauzionale a
suo tempo versato per la causa “minimo”; le quote di ex soci
dimissionari sono state invece trasferite al Fondo Rimborsi Fiscali.
Residuano 3 posizioni di soci morosi, ai quali la somma potrà essere
restituita previa regolarizzazione delle quote sociali.
Il
Tesoriere conferma che la documentazione riguardante la contabilità,
già esaminata dai Revisori dei conti, è a disposizione dei soci
presso la Sede sociale.
Il
Presidente invita quindi Armando Botto a voler presentare la
Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti
Armando
Botto, a nome del Collegio, legge la Relazione di verifica (allegata
al presente verbale di cui costituisce parte integrante) nella quale
si conferma che la contabilità è tenuta in modo preciso e corretto
e che il bilancio è conforme alla documentazione di entrata e di
spesa.
Il
Presidente a nome Consiglio Direttivo e dell’Assemblea ringrazia il
Tesoriere Angelo Di Salvo e il Revisore dei conti Armando Botto per
la precisione e impegno con cui svolgono i proprio compiti e
sottopone il Bilancio all’approvazione dall’Assemblea.
l’Assemblea
approva all’unanimità
Il
Presidente invita il VPv Gianni Lo Vetere a presentare la relazione
sul punto successivo
c)
Informativa sulle pratiche di rimborso fiscale e di rimborso marche
tributarie.
il
VPv evidenzia che la gestione del contenzioso tributario ha
comportato per i Soci e per l’Associazione un grosso impegno
purtroppo vanificato da alcune sentenze
della
Corte di Cassazione, di cui si è venuti a conoscenza solo quando la
vertenza era ormai incardinata per 126 ricorrenti, che ha dichiarato
inapplicabile la norma dell’equivalenza di tassazione dello
zainetto (imponibile al 100%) e quella della rendita (imponibile
all’87,50%).
Conseguentemente
le Commissioni tributarie provinciali non hanno accolto alcun ricorso
per la domanda principale.
Non
era possibile intentare delle cause pilota perché la durata delle
diverse fasi di procedimento e il numero dei gradi di giudizio
avrebbe fatto correre a tutti gli altri Soci che avessero voluto fare
ricorso il rischio di andare fuori termini.
Ricorda
infatti come la lungaggine delle procedure abbia fatto sì che, ad
oggi, non sia ancora fissata la data per la discussione nella
Commissione Tributaria Provinciale dei contenziosi iniziati nel 2017
in Provincia di Imperia,
Tuttavia,
è stata prudentemente conciliata l’esigenza di non lasciar spirare
i termini di presentazione dei ricorsi con la necessità di contenere
al massimo le spese legali stipulando una convenzione con lo Studio
Tributario Ukmar, che prevedesse degli onorari agevolati e lasciasse
ai ricorrenti la possibilità di uscire dal contenzioso ad ogni grado
di giudizio (diversamente da altre offerte in cui oltre agli onorari
fissi ridotti vi sarebbe stato l’obbligo di corrispondere il
compenso variabile anche in caso di soccombenza o per abbandono della
causa).
Ricorda
che agli inizi del 2018, quando la maggior parte dei ricorsi era già
stata presentata ed era giunta notizia delle sentenze sfavorevoli
della Cassazione, per evitare l’addebito ai soci delle spese di
controparte (a cui un paio di ricorrenti erano già stati
condannati), si decise di bloccare i nuovi ricorsi e di avviare con
l’Agenzia delle Entrate la conciliazione, con compensazione delle
spese legali, di tutte le cause non ancora discusse. Coerentemente
non sono state più inoltrate le domande di rimborso dei soci
pensionati dopo l’anno 2006, che erano state tenute in sospeso
essendo in questo caso applicabile una diversa tassazione per una
parte dell’imponibile.
Il
VPv accenna poi alla sentenza della Corte di Cassazione n.25714 del
14/12/2016, di cui si è avuta conoscenza quando quasi tutti i
ricorsi erano stati presentati, che, facendo propria la tesi della
sentenza della Cassazione S.U. n. 13642 del 22/06/2011, autorizza la
tassazione dello zainetto di un Fondo pensionistico a prestazioni
definite con l’imposta del 12,50% sulla componente interessi
maturati nel tempo sul capitale (mentre la parte residua va
assoggettata a tassazione separata) a condizione che gli importi
siano certificati per ogni singolo iscritto. Si tratta di
una tesi che individua una nuova modalità di tassazione che, qualora
accettata dal Giudice, comporterebbe una forte riduzione della
tassazione dello zainetto. Di fatto, però, anche se accolta sarebbe
necessario ricorrere, viste le caratteristiche di tenuta contabile
del Fondo Carige, ad una impegnativa e costosa perizia di un C.T.U.
per determinare la componente finanziaria dell’accantonamento.
Per
esplorare la possibilità di applicare questa diversa modalità di
tassazione e con l’obbiettivo principale di definire il
contenzioso sull’applicazione della effettiva anzianità
contributiva nel calcolo dell’imposizione (richiesta accolta dalle
Commissioni Tributarie Provinciali solo in alcuni casi ma chiaramente
prevista dalla normativa) sono stati avanzati, su nostra indicazione,
i ricorsi alla Commissione Regionale da parte di due Soci ai quali
non era stata riconosciuta la richiesta di applicazione della maggior
anzianità contributiva (in un caso la richiesta è stata respinta
con indicazione di instaurare un contenzioso con Banca Carige per
rivendicare la maggior cifra trattenuta mentre nell’altro non è
stata nemmeno presa in considerazione dal giudice).
Il
VPv evidenzia che in materia di tassazione degli zainetti è sorta la
rilevante preoccupazione che la tassazione operata dalla banca sullo
zainetto non sia a titolo definitivo ma invece soggetta a
riliquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate entro la fine
del quarto anno dalla riscossione con applicazione dell’aliquota
media di tassazione del quinquennio precedente l’anno di
liquidazione. Trattasi di un argomento molto importante, perché se
dovesse essere effettuata la riliquidazione da parte dell’Agenzia
delle Entrate in alcuni casi risulterebbero pesanti differenze di
imposta da rimborsare.
Sulla
assoggettabilità o meno alla riliquidazione della tassazione dello
zainetto nessuno dei giudici finora aditi nel contenzioso e neppure
lo studio Uckmar si sono voluti
ancora pronunciare.
Qualora
le trattenute subite sullo zainetto fossero assoggettate a
riliquidazione, e il comma 7 dell’art. 33 della legge 62/2007 lo fa
dubitare, a partire dal prossimo anno nascerebbero probabilmente
nuovi motivi di contenzioso. Per questo motivo non sono stati
avanzati ricorsi alla Commissione regionale per quei nominativi a cui
la maggior anzianità non è stata riconosciuta dalla Commissione
tributaria provinciale in quanto la possibile vittoria potrebbe
essere poi vanificata dall’eventuale riliquidazione determinata con
un diverso metodo di calcolo delle imposte.
Segnala
infine che si provvederà a breve al rimborso, approvato
dall’Assemblea dei soci del 11/04/2018, ai ricorrenti che
risulteranno ancora soci e in regola con il pagamento delle quote
sociali, dell’importo delle marche con il limite di €.60,00, come
da elenco che si allega al presente verbale.
Quanto
residuerà dell’accantonamento al Fondo spese rimborsi fiscali
(circa €.1.000,00) verrebbe utilizzato per il pagamento delle spese
legali dei due ricorsi in appello presentati su indicazione di AS.PE.
Il
Presidente ringrazia il VPv Giovanni Lo Vetere e il Segrerario
Riccardo per l’impegno profuso ed il lavoro fatto nella gestione
del contenzioso e chiede poi il parere dell’Assemblea.
L’assemblea
approva all’unanimità.
Il
Presidente invita il Consigliere Giuseppe Mongiardino a riferire
sull’argomento successivo
d)
Informativa sulla nuova polizza sanitaria MBA
Mongiardino
dichiara che per l’anno 2019 confidava nell’assestamento delle
procedure di gestione della polizza sanitaria CASPIE-ALLIANZ e che si
potesse continuare ad utilizzare le due entità, già conosciute,
collaudate e valide.
Non
è stato così. Nel settembre 2018 la ALLIANZ ha disdettato la
polizza e l’UPBN, dopo aver trattato per due mesi su premi e
prestazioni senza raggiungere un accordo, ha cercato sul mercato
un’alternativa che avesse premi e condizioni analoghe a quelle del
rapporto in scadenza,
La
scelta della UBPN è infine caduta sulla MBA mutua basis assistence
le cui condizioni sono abbastanza simili a quelle già praticate
dalla ALLIANZ.
Mongiardino
informa che la polizza MBA non pone limiti all’età per la
copertura assicurativa e che il premio pagato beneficia della
detraibilità fiscale; per contro, diversamente da quanto si riteneva
all’inizio, non si ha la certezza della detraibilità fiscale sulle
somme spese oltre a quelle rimborsate.
Il
passaggio dalla ALLIANZ alla MBA, ha richiesto tempo e lavoro e ha
comportato l’impossibilità di chiedere rimborsi per circa 3 mesi
anche a seguito della necessità di registrazione sul nuovo portale.
Mongiardino
invita pertanto i soci che fruiscono della copertura assicurativa a
volersi registrare sul portale MBA (www.mbamutua.org) se necessario
anche con il supporto consulenziale di AS.PE. (telefonico e/o di
persona presso la sede sociale) in quanto la registrazione semplifica
la gestione delle autorizzazioni e dei rimborsi.
Invita
inoltre tutti gli interessati a impratichirsi nell’utilizzo dei
supporti telematici perché ciò permette l’utilizzo
dell’assistenza diretta che risulta più conveniente di quella
indiretta. Peraltro, in regime di assistenza diretta, CoopSalute si
è riservata di rispondere alle richieste e concedere le
autorizzazioni sino alle 48 ore precedenti le prestazioni richieste,
il che potrebbe creare negativi stati di attesa per gli assicurati.
Giusta
segnalazione del Socio Renato Lari e considerato il numero ridotto
degli specialisti convenzionati presenti in Liguria, Mongiardino
invita i soci a volersi attivare personalmente per segnalare tutti i
casi di nuovi possibili convenzionamenti da sottoporre al gradimento
MBA e poter così migliorare l’assistenza diretta.
Ricorda
che per le richieste di assistenza diretta si può accedere soltanto
al portale di CoopSalute (www.coopsalute.org) mentre per l’invio
delle richieste di rimborso, sarà possibile avvalersi anche del
tramite di UPBN (upbnsegr@tin.it).
I
rispettivi numeri telefonici saranno riportati in apposita tabella in
via di pubblicazione.
Il
Presidente a nome Consiglio Direttivo e dell’Assemblea ringrazia il
Consigliere Giuseppe Mongiardino per l’impegno, la disponibilità e
la grande mole di lavoro svolto nel disimpegno dell’onerosa
gestione della polizza sanitaria.
L’Assemblea
prende atto.
Il
Presidente invita il VPv Giovanni Lo Vetere a riferire sull’argomento
successivo
e)
Rapporti con Banca Carige riguardo alle prospettive del residuo Fondo
Pensioni Aziendale.
Dopo
aver vinto la causa minimo FIP, si è subito trovato un accordo,
valido anche per i 6 nominativi non confermati in appello per motivi
procedurali, che ha consentito di evitare l’ulteriore contenzioso
in Cassazione (oneroso per Carige ma non per As.Pe., salvo i tempi).
Stanca
di pagare onerose spese legali proprie e di controparte la Banca ha
accettato la proposta di liquidazione del capitale a condizioni molto
favorevoli, chiudendo la vertenza; per gli altri vincitori su tutta
la linea si è aperta la possibilità del ricalcolo dello zainetto
senza sconti, maggiorato dell’effetto aumento della pensione e del
rimborso pieno delle spese legali. Tutti gli aventi causa hanno
accettato, con l’aggiunta di altri due soci estranei alla causa.
La
trattativa si è sviluppata sullo scambio dei conteggi a campione dei
residui pensionati FIP, basati su trend di speranza di vita,
perequazione e tasso di sconto migliori degli standard e senza le
decurtazioni originariamente applicate; i conteggi sono stati
approvati, ma tutto è stato rinviato in attesa di una schiarita sul
fronte del salvataggio Carige.
Cosa
succederà è difficile dirlo. Il piano sembra ottimistico, difficile
da realizzare, ma l’unico idoneo a ricreare l’indispensabile
fiducia dei mercati e della clientela. I numeri del rilancio sono
solo sulla carta, ma i soggetti già esposti Malacalza e FITD non
hanno interesse a far saltare il banco in quanto i loro investimenti
sarebbero azzerati in caso di ricapitalizzazione statale. In entrambi
i casi l’aggregazione ad altra Azienda Bancaria non sarebbe
immediata (salvo sorprese dell’ultimo momento come per le Banche
Venete), si dovrà poi ragionare sul trasferimento del residuo FIP
(ormai ridotto a 27 milioni per 160 iscritti) ad un Fondo esterno
della banca aggregante, con qualche problema che è qui prematuro
discutere.
Nel
piano non è compresa la drastica riduzione del personale riportata
dai giornali (oltre le 450 uscite entro il 2020 già concordate), che
fa parte delle richieste di Black Rock sia pure al prevalente scopo
di poter offrire miglioramenti in sede di trattativa sindacale. È
certo che sinora i sacrifici maggiori della crisi sono stati
sostenuti dagli azionisti e dal personale, spesso coincidenti nella
stessa persona.
Ci
si augura che ristrutturazione non pesi ancora sul personale
dipendente (salvo gli ammortizzatori previdenziali esistenti e i
prepensionamenti), pronti a dare una mano, se non altro per motivi
affettivi, in caso di un aumento di capitale credibile e definitivo,
attraverso l’adesione azionaria e/o la ripresa di fiducia operativa
nei confronti della Banca, propria e dei propri famigliari e amici
come offerto dal Presidente As.Pe. nell’Assemblea degli Azionisti
Carige dello scorso 20 settembre 2018. Si ritiene doveroso ed
opportuno, in questo momento particolarmente difficile per la Banca
Carige e i suoi dipendenti, che la nostra associazione di ex
dipendenti prenda l’impegno, tramite approvazione di apposita
mozione, di orientare, non appena la situazione di Banca Carige
risultasse stabilizzata, i propri soci ad assumere quei comportamenti
e fare quelle attività che possono contribuire a facilitare il
ritorno della banca in situazione di regolarità operativa,
ripristinando la fiducia venuta meno a causa della crisi in atto.
L’Assemblea
dei Soci prende atto ed approva all’unanimità.
Il
Presidente introduce l’argomento successivo
f)
Determinazione del numero dei componenti del Consiglio Direttivo
(art. 9 comma h).
Il
Presidente propone all’Assemblea di confermare il numero dei
componenti degli organi sociali in scadenza nella misura di 11
componenti per il Consiglio Direttivo, 3 componenti per il Collegio
dei Revisori dei conti e 3 componenti per il Collegio dei Probiviri.
L’Assemblea
approva all’unanimità.
Il
Presidente introduce l’argomento successivo
g)
Nomina dei 5 membri della Commissione Elettorale (art. 9 comma g).
Il
Presidente comunica all’Assemblea che il Consiglio Direttivo ha
indicato quali componenti della Commissione Elettorale i soci
Giancarlo Carosio e Marina Scotto. Il Presidente invita altri tre
Soci a volersi candidare quale componenti della Commissione
Elettorale. Si offrono i soci Mario Gatti e Giuseppe Olivieri.
L’assemblea
approva all’unanimità.
Il
Presidente introduce l’argomento successivo
h)
Elezione del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti
e dei Probiviri (art.9 comma i)
Alle
17:30 la Commissione Elettorale dà inizio alle operazioni di voto.
Terminate le votazioni inizia lo scrutinio che alle 18:30 viene
interrotto a motivo della chiusura dei locali dell’Istituto Nautico
San Giorgio; si concorda di ultimare lo scrutinio il giorno
successivo, mercoledì 8 maggio, presso la Sede sociale, a partire
dalle ore 15:00.
i)
Varie ed eventuali.
Non
viene proposto nessun nuovo argomento.
Alle
ore 18:30 il Presidente non essendovi altro argomento da esaminare e
discutere dichiara conclusa l’Assemblea
IL SEGRETARIO
IL PRESIDENTE
(Riccardo
Puccio) (Giorgio Guglielmi)