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libera associazione no profit, costituita nel 2013 fra pensionati ed esodati, già dipendenti di Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per tutelare i diritti e gli interessi economici e morali dei propri Associati in materia previdenziale, assicurativa e sanitaria, assistendoli nei rapporti con le competenti strutture Bper, l’INPS e gli altri enti tributari, assicurativi e finanziari, pubblici e privati.

lunedì 30 settembre 2024

COMUNICATO N. 277 - Perequazione (indice Istat) per il 2024 sui trattamenti pensionistici integrativi (FIP)

 

Si evidenzia che BPER con la mensilità della pensione integrativa di settembre il 27 ha applicato   per gli aventi ancora diritto al trattamento F.I.P.,  gli aumenti derivanti dalla  perequazione 2024, corrispondendo altresì gli inerenti arretrati maturati  dall’1.1.2024.

Infatti, difformemente da quanto effettuato in corso d’anno  dall’INPS,  BPER aspetta la formale segnalazione da parte dell’INPS stesso prima di applicare gli indici di legge di  rivalutazione  annuale, segnalazione che per il 2024 è stata fatta ad agosto scorso. 

 

giovedì 19 settembre 2024

COMUNICATO N. 276 - Legge di bilancio 2025 e blocco della perequazione delle pensioni di importo superiore a 4 volte il minimo Inps mensile


Ormai sono anni che il governo tempo per tempo in carica limita gli adeguamenti  per perequazione (inflazione) delle pensioni di importo superiore a 4 volte il minimo mensile Inps (euro 2.101,52). Anche quest’anno il governo Meloni, con la prossima legge di bilancio, in via di definizione, sta per riproporre analoghe limitazioni per il 2025.

In questi anni As. Pe. Carige ha spesso affrontato questo problema, da ultimo con i Comunicati n. 262 del 17/11/23 e n. 264 del 28/11/23, fornendo ai propri Soci  informazioni e delucidazioni in proposito. Rileva ora l’opportunità di tornare  sull’argomento, in quanto il governo  sembra essere fortemente intenzionato a confermare le precedenti limitazioni, se non addirittura a  peggiorarle.

L’unica possibile soluzione per limitare le pesanti conseguenze di  dette limitazioni risulta essere una prossima decisione della Corte Costituzionale, in quanto chiamata in causa  dalla Corte dei Conti della Toscana, per pronunciarsi sulla legittimità costituzionale delle ultime misure di legge sulla riduzione dell’adeguamento all’inflazione delle pensioni mensili.

La Corte dovrà cioè stabilire se il principio costituzionale  della proporzionalità ed adeguamento della retribuzione  debba essere assicurato, senza pesanti penalizzazioni, anche nei confronti dei lavoratori in quiescenza, onde tutelarne la posizione.

Certo bisognerà vedere se la Corte Costituzionale (come peraltro  già fatto in passato) avrà la determinazione di non farsi condizionare da valutazioni politiche e considerazioni di bilancio (che poco hanno a che vedere con il diritto), facendo solo riferimento alla portata della nostra Costituzione e non ad altro.

Non resta quindi che sperare in un giudizio asettico e positivo della Corte – che forse non sarà assunto a breve  - per potere avere i doverosi aggiornamenti Istat per inflazione dei trattamenti pensionistici in atto. As. Pe. fornirà, non appena ne verrà a conoscenza, adeguata informativa.