Il
nostro fondo di quiescenza (FIP) è passato da una consistenza al 31.12.2011 di €
250 milioni a € 313 milioni al 31.12.2012, con un aumento di € 63 milioni interamente
dovuto all'adeguamento del tasso di attualizzazione a livelli più fisiologici,
ossia al 3,25%, coerentemente con i tassi di mercato di durata
analoga alla scadenza media degli impegni attuariali, rispetto
al 5% precedente, di fatto troppo elevato.
L’utilizzo
di un tasso di attualizzazione più contenuto ha, quindi, comportato il ritorno
ad un capitale di riserva accantonato più elevato (ossia più garantista), in
linea con quanto avvenuto sino a tutto il 2008, allorquando la riserva era
stata determinata in modo assai più consistente (passando da € 300 milioni a
fine 2008, a € 286 milioni del 2009, a € 272 milioni del 2010 per scendere a € 250
milioni del 2011).
Il
recente adeguamento della riserva matematica accantonata - imputato da Carige
in conto patrimonio netto - ci consente di esprimere un inerente giudizio
positivo, correlato, peraltro, ad una valutazione che tenga principalmente
conto del trend storico dell'entità della riserva stessa nell'ultimo decennio.
Una
valutazione sistematica e più analitica potrà essere fatta dopo avere preso cognizione
della Relazione sul bilancio tecnico del FIP al 31.12.2012, redatta dallo
Studio attuariale cui si affida la nostra banca.
Si ricorda in proposito che la nostra Associazione ha già' chiesto all'Azienda la costituzione dell'Organismo rappresentativo degli iscritti (con funzioni di controllo), che per Regolamento deve essere costituito attualmente a maggioranza del personale in quiescenza. Infatti, alla data del 31.12.2012 risultano iscritti al FIP: n.1520 dipendenti, n.1802 pensionati (di cui 382 superstiti di ex dipendenti), oltre a n.75 elementi già cessati dal servizio, ma con diritto ad una pensione differita.