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libera associazione no profit, costituita nel 2013 fra pensionati ed esodati, già dipendenti di Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per tutelare i diritti e gli interessi economici e morali dei propri Associati in materia previdenziale, assicurativa e sanitaria, assistendoli nei rapporti con le competenti strutture Bper, l’INPS e gli altri enti tributari, assicurativi e finanziari, pubblici e privati.

martedì 28 dicembre 2021

COMUNICATO N.218 - Pagamento pensione INPS gennaio 2022

Si fa seguito al comunicato n°217 sullo stesso argomento per ricordare ai soci che il cedolino di pensione dettagliato è disponibile nell'area riservata di MyInps, del sito www.inps.it. L'accesso può avvenire mediante SPID, CIE (Carta di Identità elettronica), CNS (Carta nazionale dei servizi).

L’INPS, dovendo completare le operazioni di adeguamento delle pensioni per il 2022 entro il 20 Novembre, in tempo utile per l’invio dei pagamenti agli istituti bancari, ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile in quella data, pari all’1,6%. In data successiva la percentuale è stata consolidata tramite decreto all’1,7%; pertanto l’INPS procederà al pagamento delle differenze nel corso del primo trimestre dell’anno 2022.

Segnaliamo, inoltre, che anche per il calcolo delle trattenute fiscali l’INPS ha utilizzato le aliquote in vigore nel 2021; pertanto dovrà procedere al pagamento delle differenze nei primi mesi dell’anno 2022.

Il contributo di solidarietà è stato invece eliminato in quanto scaduto per legge al 31/12/21.


venerdì 10 dicembre 2021

COMUNICATO N.217 - Perequazione pensioni 2022 e nuova IRPEF

Il meccanismo di rivalutazione delle pensioni prevede l’applicazione con decorrenza 1/1/2022 di un adeguamento monetario (perequazione) sulla base dell’inflazione previsionale dello 1,70%, con modalità di riduzione per le fasce e le percentuali d’importo della legge n°388/2000, che era stata sospesa per cinque anni dalla cd, Legge Fornero, salvo conguaglio rispetto al costo della vita effettivamente rilevato in occasione del successivo rinnovo annuale.

Quest’anno non ci sarà invece nessun conguaglio in quanto, per l’anno in corso, non era stata riconosciuta alcuna perequazione e l’ISTAT ha confermato l’assenza di svalutazione monetaria nell’anno 2020 di riferimento.    

La perequazione per l’anno 2022 spetta nelle seguenti percentuali, riferite ai multipli del trattamento minimo INPS di € 517,58, con riferimento al cumulo pensionistico e con ripristino della possibilità di beneficiare delle quote di perequazione delle fasce inferiori (c.d. pesanti):

·         100%, pari all’1,700 % sino a 4 volte il minimo INPS (€ 2.062 mensili lordi);

·           90%, pari all’1,530 % da 4 a 5 volte il minimo INPS (da € 2063 a € 2.578 mensili);

·           75%, pari all’1,275 % oltre 5 volte il minimo INPS (€ 2.579 e oltre)

 Le modalità di calcolo della perequazione meno penalizzanti rispetto al recente passato non discendono da nuovo provvedimento in favore di una categoria di contribuenti particolarmente esposti all’aumento del costo della vita, ma del ripristino, si spera non provvisorio, di un diritto che, secondo ripetuti pronunciamenti della Corte Costituzionale, può essere sospeso o ridotto solo eccezionalmente e non in via continuativa (anche se la frequenza di tali provvedimenti determinano pesanti decurtazioni definitive del valore reale delle pensioni future).      

La bassissima inflazione registrata negli ultimi due anni di pandemia consentiva di mantenere integro il potere d’acquisto, ma con la ripresa dell’inflazione le decurtazioni per fasce d’importo e le trattenute fiscali rischiano di ridurre pesantemente il valore reale dell’adeguamento al costo della vita.    

A tale riguardo, tuttavia, si segnala che è in corso di approvazione la revisione delle aliquote IRPEF, che alleggerirà la pressione fiscale sui redditi medi, con la riduzione di 2 punti dell’aliquota per la fascia di reddito imponibile compresa tra € 15.000 e € 28.000 (dal 27% al 25%) e di 3 punti per la fascia di reddito compresa tra € 28.000 e € 50.000 (dal 38% al 35%), oltre la quale ci sarà un’aliquota unica del 43%.  

A titolo orientativo si segnala che con le nuove aliquote IRPEF i redditi costituiti da una pensione mensile lorda di € 3.000 beneficeranno di una riduzione dell’aliquota media dell’1,50% circa. 

Per completezza d’argomento, si segnala inoltre l’abolizione del contributo di solidarietà gravante sulle pensioni INPS di importo superiore a € 100 mila annui, venuto anticipatamente a scadenza a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n°234/2020, che ha ridotto la durata del contributo straordinario da 5 a 3 anni.  

lunedì 6 dicembre 2021

COMUNICATO N.216 - Quote associative 2022

Il Consiglio Direttivo, nella riunione del 2/12/2021, ai sensi dell’art. 5 del nuovo Statuto, ha fissato la quota sociale ordinaria dell’anno 2022 nella misura di € 10 (ridotta a € 5 per i Soci titolari di pensione di reversibilità).

Il versamento può essere effettuato direttamente sul c/c 70885/18/040 – IBAN: IT91 F061 7501 4000 0000 7088 518 oppure in contanti presso la sede sociale aperta il martedì (ore 9:30/11:30) e giovedì (ore 15:30/17:30).  

L’accesso è consentito ad un massimo di due persone alla volta munite di Green Pass e dotate di mascherina sanitaria Fp2.

La sede rimarrà chiusa per le festività natalizie dal 20/12/21 al 10/12/22.

I versamenti eccedenti effettuati nel corso del 2021 sono stati riconosciuti a copertura della quota 2022, mentre l’eventuale importo residuo è stato imputato alla voce “Soci sostenitori 2021”, fatta salva la facoltà per i singoli interessati di chiederne la retrocessione comunicando al Tesoriere il proprio IBAN via e-mail entro il 14/1/2022.

I titolari di posta elettronica sono stati avvertiti con richiesta di conferma di ricevimento e lettura del messaggio al fine evitare al Tesoriere ulteriori incombenze e le spese relative ad altre forme di comunicazione. 

 

 

 

  



venerdì 3 dicembre 2021

COMUNICATO N.215 - Modifiche statutarie e referendum sociale

 Verbale dell’Assemblea Straordinaria del 7 ottobre 2021

L’anno 2021, il giorno 7 del mese di ottobre, alle ore 15.30 in Genova-Nervi, presso il Cinema all’aperto San Siro - a seguito convocazione effettuata il 10 settembre 2021 - si è tenuta, in seconda convocazione, l’Assemblea Straordinaria dell’Associazione Pensionati Banca Carige - con il seguente ordine del giorno:

a) Modifiche statutarie approvate dal Consiglio Direttivo del 12/2/2020, il cui testo integrale è depositato in sede, insieme alla relazione di sintesi riprodotta nel retro della convocazione.

b)  Questionario orientativo riguardante il futuro dell’Associazione, allegato alla convocazione con le istruzioni per la compilazione e la restituzione.     

Intervengono in proprio e per delega i Soci di cui all’elenco allegato, che costituisce parte integrante del presente verbale. Sono presenti gli altri membri del Consiglio Direttivo e i Revisori dei conti Armando Botto e Giorgio Raffo.

L’Assemblea resta aperta per raccogliere il voto referendario espresso per corrispondenza o con modalità elettronica dai soci che non hanno potuto partecipare. 

A norma di statuto, conduce la riunione il Presidente Giovanni Lo Vetere e cura la stesura del verbale il Segretario Pier Giulio Massobrio.

 

a)      Modifiche statutarie approvate dal Consiglio Direttivo del 12/2/2020.

Il Presidente Lo Vetere comunica che l’Assemblea straordinaria si è resa necessaria per approvare delle modifiche statutarie essenziali per la continuazione dell’attività sociale e per deliberare lo stesso eventuale scioglimento dell’Associazione.

Per la validità dell’Assemblea straordinaria è richiesta la partecipazione del 50%+1 degli iscritti, vale a dire almeno 287 presenze in proprio o per delega rispetto agli attuali 573 associati, per cui, anche in considerazione delle limitazioni poste dalle norme sanitarie vigenti, si è reso necessario abbinare alla riunione di presenza una consultazione referendaria fra tutti gli associati.

Ciò premesso, il Presidente illustra le motivazioni sottostanti al progetto di modifica dello statuto, derivanti soprattutto dalla necessità di adeguare le norme statutarie all’evoluzione del contesto di riferimento, riguardanti i seguenti articoli:

Art. 1 - Eliminata l’attività giuslavoristica, non esercitata, e aggiunte le convenzioni sanitarie (polizza sanitaria e possibili convenzioni con istituti diagnostici).

Art. 3 - Precisata la modalità di decadenza dall’associazione per morosità.   

Art. 5 - L’unificazione delle tre categorie dei soci e delle relative misure proporzionali delle quote annuali sono motivate dalla pressoché totale liquidazione del FIP, che giustificava una contribuzione in qualche modo legata alla pensione aziendale percepita e alle spese incontrate per la tutela del Fondo. 

Art. 8 - Eliminazione dell’indicazione del luogo in cui tenere l’Assemblea, non essendo obbligatorio stabilirlo in statuto e autorizzazione formale a raccogliere le deleghe anche via mail.

Art. 9 - Sfrondamento dei poteri mai utilizzati dall’Assemblea, compresa la richiesta di contribuzioni straordinarie resi superflui dalle prospettive di spesa.   

Art. 10 - Eliminazione dei posti di riservati in Consiglio Direttivo a ciascuna delle categorie di soci che ora vengono abolite e inserimento della nuova norma relativa alla riserva di almeno due donne fra i candidati eletti (c.d. quote rosa).

Art. 21 - Previsione di un quorum ridotto al 25% degli iscritti per le Assemblee straordinarie per modifiche statutarie onde evitare che. a causa dell’accresciuto numero degli associati. si rischi la paralisi deliberativa.

Art. 22 - Per lo scioglimento dell’Associazione si prevede solo il referendum per corrispondenza fra tutti i soci a maggioranza di voti, in alternativa al voto assembleare dove per legge è richiesto il quorum costitutivo dei tre quarti degli iscritti.

Art. 23 - Fra gli enti destinatari dell’attivo residuo, in caso di scioglimento, sono state inserite le ONLUS di solidarietà sociale e/o di ricerca scientifica, ferme restando le analoghe Associazioni di pensionati.

L’Assemblea approva e demanda al Consiglio Direttivo la convalida e la decorrenza del nuovo statuto dopo il raggiungimento del quorum referendario richiesto.  

 

b)     Questionario orientativo riguardante il futuro dell’Associazione.

Il Presidente illustra le ragioni che hanno portato a inoltrare il questionario ai soci e a svolgere una riflessione sul futuro dell’Associazione.

Al riguardo viene evidenziata che l’età media molto elevata dell’attuale Consiglio, in carica fino al prossimo anno, evidenzia la necessità di un ricambio generazionale degli Organi statutari anche per avvicinare i pensionati di epoca più recente. Gli attuali Consiglieri, anche se non più eletti, potrebbero render disponibili a supportare il nuovo Consiglio con la propria esperienza e a partecipare alle riunioni dello stesso con facoltà di parola, ma non di voto. Solo così potrebbe formarsi una nuova squadra in grado di gestire l’Associazione o, in caso contrario, avere conferma dell’ineludibilità dell’estinzione della stessa e del venir meno dello spirito associativo che l’ha sinora animata.

Sul punto si svolgono alcuni interventi.

Il Consigliere Arzani ricorda l’attività importante di consulenza che l’Associazione ha svolto in questi anni - oltre che attualmente - nell’assistenza ai soci per la liquidazione degli zainetti operata da parte di Banca Carige, Molto rilevante ancora è l’attuale possibilità di usufruire di una polizza sanitaria le cui condizioni non sono facilmente rinvenibili sul mercato. In più una generica attività di consulenza e di informazione ai soci che trova riscontro nei numerosi comunicati pubblicati sul sito di As.Pe. Carige. In conclusione, il Consigliere manifesta l’auspicio che l’Associazione trovi nuova linfa e possa proseguire nella propria attività.

Interviene il socio Gatti che nell’esplicitare alcuni ricordi di vita aziendale e di attività sindacale svolta all’interno di Carige rivolge parole di grande apprezzamento per l’attività svolta dall’Associazione sia con riferimento all’assistenza ai soci nella liquidazione degli zainetti da parte di Banca Carige sia con riferimento generale a tutta l’attività svolta da As.Pe. Il socio conclude il proprio intervento esprimendo   rammarico per non poter partecipare per ragioni anagrafiche alla vita dell’Associazione augurandosi, tuttavia, che la stessa possa proseguire nella propria attività come in passato.  

Il Vice Presidente vicario Guglielmi interviene esprimendosi in favore del proseguimento dell’attività sociale. Ricordando come in occasione delle più recenti elezioni avesse manifestato l’intenzione di non presentarsi e di voler godere un triennio di sabbatico si rende ora disponibile per la candidatura a un ulteriore mandato allo scopo di garantire una continuità di indirizzo dall’interno del prossimo CD che, nei voti di tutti, dovrebbe essere profondamente rinnovato.

Aggiunge che qualora si dovesse pervenire allo scioglimento dell’associazione vedrebbe naturale la devoluzione del fondo comune residuo al Gruppo Seniores anche in considerazione del fatto che un elevato numero di Soci sono affiliati a tutti e due le associazioni.

Considerata la precarietà della situazione generale, non esclusi l’emergenza sanitaria e l’incerto futuro della Banca, ritiene comunque opportuno adottare un regime di prorogatio non inferiore a dodici mesi prima di assumere soluzioni definitive.

Interviene nel dibattito anche il Consigliere Pinuccia Pellerano, Segretaria del Gruppo Seniores, la quale espone le difficoltà incontrate dalla propria Associazione in questo periodo di pandemia a svolgere la normale attività. Inoltre, ricorda come il Gruppo Seniores sia composto esclusivamente da dipendenti in pensione, in prevalenza soci anche di As.Pe e in età molto avanzata per cui non sembra una soluzione risolutiva una fusione di As.Pe nel Gruppo Seniores.      

Prende la parola, anche il socio Paolo Emilio Macciò, che esprime la sua riconoscenza ai dirigenti dell’Associazione per la proficua opera svolta in questi anni a favore dei soci, in particolare sulla vicenda della liquidazione delle posizioni personali FIP e sulla garanzia di una polizza sanitaria per i pensionati. Auspica pertanto che l’Associazione possa continuare la sua attività a supporto dei soci. Conviene sulla necessità di “ringiovanire” i quadri direttivi ed esprime il suo rammarico se al momento non può impegnarsi a candidarsi per i futuri organi statutari.

Al termine del dibattito, il Segretario ritira i questionari rilasciati dai soci presenti, in proprio e per delega, e comunica che ad oggi sono pervenute 146 risposte, pari al 25,5% degli aventi diritto, prevalentemente orientate alla continuazione dell’attività, ma con ancor poche disponibilità a candidarsi per ricoprire le cariche statutarie.

Il Presidente formula l’auspicio che nella prossima primavera, quando si terrà l’Assemblea annuale, la situazione generale migliori e consenta di riprendere l’attività sociale senza le attuali limitazioni.

Alle ore 17:20 ringrazia gli intervenuti e dichiara chiusa la parte pubblica dell’Assemblea straordinaria.                       

                 Il Segretario                                    Il Presidente

          Pier Giulio Massobrio                     Giovanni Lo Vetere

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Verbale del Consiglio Direttivo del 2 dicembre 2021

Il Consiglio prende atto che alla data del 30/11/2021 hanno votato 436 soci su 567 iscritti, di cui 427 voti validi rispetto ai 558 soci in regola, pari al 75,3% degli aventi diritto, tutti favorevoli alle modifiche statutarie, salvo un voto contrario e nessun astenuto.

Conseguentemente, in forza del mandato ricevuto dall’Assemblea straordinaria, promulga il nuovo statuto, che entrerà in vigore dall’1/1/2022 e che i soci potranno consultare sul nostro sito Internet.

Sono inoltre pervenute 425 risposte valide al questionario orientativo sul futuro della nostra Associazione, con l’87,3% dei voti favorevoli alla continuazione dell’attività, il 9,2% di non so e il 3,5% contrari; le candidature proposte per il prossimo Consiglio Direttivo sono 18; mentre il 92,2% dei votanti si è espresso a favore del mandato consiliare ad indire un referendum nel caso si rendesse necessario lo scioglimento dell’Associazione indicando, per la devoluzione del fondo residuo, una ONLUS (53,2%), il Gruppo Seniores (33,4% ) o un Patronato di assistenza (13,4%).

Gli orientamenti espressi dai soci, ed in particolare le gradite manifestazioni di disponibilità ad impegnarsi nei ruoli amministrativi per dare impulso e continuità alle attività statutarie, saranno oggetto di approfondite valutazioni da parte del Consiglio Direttivo nel periodo che precede la convocazione dell’Assemblea ordinaria 2022.