L’Azienda continua a
ignorare la nostra Associazione e le fondate istanze di cui è
portatrice non avendo argomenti per motivare i propri comportamenti,
passati e recenti, attraverso un dialogo costruttivo, rispettoso
delle reciproche posizioni e delle norme pensionistiche esistenti.
La grave situazione in
cui versa l’Azienda non è sufficiente a giustificare la
strumentale difesa passiva su qualsiasi argomento sollevato, anche se
scevro da oneri potenziali, attraverso la
conferma delle scelte operate in passato, sempre a sfavore dei
pensionati in caso di dubbio normativo, specie riguardo alla platea
delle pensioni integrative modeste, ma molto numerose; scelte
ancor più odiose alla luce degli episodi di mala gestio
pubblicamente emersi e delle rilevanti perdite economiche accollate a
chi aveva investito una parte dei propri risparmi famigliari in
azioni della banca nella quale lavorava.
Pur avendo fiducia nelle
capacità professionali dei nuovi vertici aziendali, sconcerta
l’aprioristico avallo di qualsiasi decisione presa dalla precedente
amministrazione in materia di pensioni, con la conseguenza
implicita di indurre i ricorrenti ad adire le vie legali,
traendo più vantaggio dai fattori economico-temporali sperequati
che non dalla difesa dell’interpretazione data alle norme
applicate.
Viste le risposte
insoddisfacenti sin qui ottenute, e considerato che la banca si fa
sempre scudo della prescrizione quinquennale per non pagare in ogni
caso quanto periodicamente dovuto ma non corrisposto, il
Presidente, a ciò autorizzato dal Consiglio Direttivo, ha
presentato, in data 5/11 u.s., in proprio, a nome di As.Pe. Carige e
degli iscritti che avevano conferito delega, il preannunciato
esposto/reclamo alla Co.Vi.P. - Commissione di Vigilanza sul Fondi
Pensione - per i seguenti motivi:
- Mancata formazione del previsto Organismo di controllo elettivo;
- Mancato aggiornamento monetario del minimo garantito;
- Illegittimo blocco della perequazione 1998/2000;
- Violazione dell’art. 2117 c.c.;
- Esclusione della pensione dalle somme percepite per vacanza contrattuale;
- Mancata consegna del conteggio individuale della pensione;
- La (censurabile) nomina del Responsabile del Fondo.
Nelle more delle
decisioni sulle materie di competenza dell’Organo di vigilanza,
solitamente non brevi, l’Associazione valuterà i tempi e i modi
delle altre opzioni sul tappeto, intendendo peraltro continuare a
privilegiare una preventiva dialettica con la banca rispetto ai
contenziosi giudiziari, ovviamente se Carige lo consentirà,
abbandonando l'indisponibilità e l'alterigia sino ad oggi
sempre dimostrata.
Il
Presidente
Giovanni
Lo Vetere