Riteniamo
opportuno ritornare su un argomento che interessa tutti i pensionati:
quelli INPS e quelli (residui) a carico del FIP/Carige, sebbene con
connotazioni diverse e più
garantiste per questi ultimi.
Trattasi
del c.d. "blocco della perequazione 2012 e 2013",
introdotto dalla legge
Fornero del 2011, che ha bloccato gli aumenti delle pensioni
pubbliche (e per Carige anche di quelle "private") per 2
anni, ma con riflessi per tutta la durata della vita degli
aventi diritto.
In
pratica, le pensioni (INPS e/o integrative) nel periodo del blocco
hanno subito un mancato aggiornamento pari a circa il 5 % del loro
importo lordo mensile.
Come
noto, tale norma limitatrice è stata poi considerata
incostituzionale dalla Corte Cost. con sentenza n.70/2015, ma le
pensioni stesse non sono state rivalutate ugualmente, se d’importo
mensile superiore a € 1405 (e assai meno del dovuto, se d’importo
inferiore), a causa del Decreto legge n.65/2015, con cui il
governo ha, di fatto (illegittimamente) congelato gli effetti
ricostituivi della citata sentenza n.70/2015.
La
nostra Associazione ha più volte affrontato l'argomento nel tempo,
analizzandone la portata per i nostri Soci, con diversi Comunicati,
raccomandando, in particolare di interrompere la prescrizione nei
confronti degli Enti eroganti.
La
questione è di rilievo sotto due angolazioni, tra loro
complementari:
-
quella della pensione INPS, non aggiornata per il 2012 e 2013;
-
quella della pensione integrativa aziendale, altrettanto non
aggiornata.
Si
rammenta che mentre la pensione INPS è percepita da tutti gli ex
dipendenti Carige in quiescenza (o loro aventi diritto), la pensione
integrativa a carico del FIP ad oggi è percepita da circa 200
iscritti al FIP, che non hanno ritenuto di accettare il c.d.
"zainetto", e quindi non hanno rinunciato con transazione
immodificabile ogni loro diritto proveniente dal FIP medesimo (come
quello in argomento).
1)
PENSIONE I N P S
Le
varie incombenze da attivare (se non già realizzate) da parte di chi
intenda potere poi fruire degli eventuali benefici derivanti
dalle vertenze in corso (seguite dallo Studio Legale Iacoviello),
ossia specifica lettera di richiesta all'INPS, vertenza
giudiziaria, ecc., risultano chiaramente indicate nella Newsletter
n. 4 del 23.12.2016
(per consultarla clicca
su: http://www.iacoviello.it/Blocco_perequazione.html
) dell’avv.
Michele Iacoviello, legale di fiducia della nostra Associazione e
della FAP Credito, contenente le varie indicazioni sulla strada
percorribile da parte di chi volesse ancora contestare la mancata
perequazione, onde non vedersi poi eccepire prescrizioni o altro in
caso di giudizi positivi (per i pensionati) da parte della Corte
Costituzionale, nuovamente adita sul punto.
Lo
studio Iacoviello è disponibile ad integrare i contenziosi in corso
(diverse decine in tutta Italia, con migliaia di ricorrenti, tra cui
anche alcuni nostri Soci) con nuove posizioni di pensionati,
con una spesa forfettaria globale a loro carico, pari a € 253,76,
come precisato nella nella citata Newsletter, già inviata ad alcuni
nostri soci che hanno rapporti con lo Studio.
Chi
vorrà inserirsi subito nella causa dovrà rivolgersi direttamente
allo Studio Iacoviello (contattabile principalmente via posta
elettronica).
Chi
invece deciderà di attendere la nuova pronuncia della Consulta,
dovrà almeno accertarsi d’aver interrotto i termini di
prescrizione quinquennale mediante lettera raccomandata indirizzata
all’INPS (disponibile a richiesta presso As.Pe. o scaricandola
dalla citata Newsletter, cliccando sull’apposito link alla voce
“Prescrizione”).
2)
PENSIONE INTEGRATIVA AZIENDALE A CARICO DEL F I P
Coloro
che percepiscono anche la pensione aziendale, non avendo accettato lo
zainetto, possono altresì attivarsi per ottenere analogo
riconoscimento sula prestazione pensionistica aziendale (ossia una
maggiorazione media di circa 5% della pensione integrativa lorda).
Qualora
non vi abbiano ancora provveduto, devono interrompere con
sollecitudine la prescrizione quinquennale del loro diritto, inviando
a Carige una lettera raccomandata, il cui testo è reperibile presso
la Sede AsPe.
Questa
rivendicazione, per specifici aspetti giuridici, è più
consistente, in quanto sostenibile anche con ulteriori
argomentazioni, tanto è vero che un nostro Socio, tramite lo Studio
Iacoviello, ha già attivato una specifica vertenza, che verrà
esaminata dal Tribunale di Genova (prima udienza in calendario nel
mese corrente).