L’INPS liquiderà la perequazione 2023 e i relativi arretrati, se dovuti, con il cedolino di marzo che è già disponibile on line per chi ha la possibilità di accedervi.
Si ricorda che la rivalutazione delle pensioni sino a 4 volte
il minimo INPS era stata corrisposta anticipatamente con decorrenza 1/10/2022,
pertanto l’importo è confermato nel 2023 senza modifiche.
La rivalutazione, con decorrenza 1/1/23, riguarderà quindi
tutte le pensioni superiori a 4 volte il minimo, sulla base di percentuali
decrescenti della perequazione base, stabilita in via provvisoria nella misura
del 7.3%.
Il provvedimento relativo alla perequazione delle pensioni
per l’anno 2023 è stato approvato con la legge di bilancio n° 197 del
29/12/2022, sintetizzato dall’INPS nella seguente tabella:
Pensioni
2022 |
Perequazione |
Pensioni
2023 |
525,38 |
7,300% |
563,73 |
1.050,76 |
7,300% |
1.127,47 |
1.576,14 |
7,300% |
1.691,20 |
2.101,52 |
7,300% |
2.254,93 |
2.626,90 |
6,205% |
2.789,90 |
3.152,28 |
3,869% |
3.274,24 |
3.677,66 |
3,431% |
3.803,84 |
4.203,04 |
3,431% |
4.347,25 |
4.728,42 |
2,701% |
4.856,13 |
5.253,80 |
2,701% |
5.395,71 |
oltre 10 v. |
2,336% |
- |
(rata
mensile al lordo delle trattenute fiscali) |
Ovviamente gli aumenti sono tassati sulla base delle aliquote
progressive dell’IRPEF e delle addizionali degli Enti locali (per esempio, la Regione Liguria conferma le aliquote – fra l’1.23%
e il 2.33% - per scaglioni di reddito dell’anno
precedente, mentre il Comune di Genova ha deliberato l’aumento dell’addizionale
dallo 0.80% all’1% per i redditi annui sino a € 28.000, dell’1.1% sino a€
50.000 e dell’1,2% oltre).
L’importo degli arretrati, fra l’altro, sarà decurtato della
prima rata di acconto dell’addizionale comunale, per cui l’accredito netto risulterà
poco comprensibile, oltre che assai contenuto, per la maggior parte dei nostri associati,
specie se paragonato all’inflazione che continua a registrare un incremento del
10% tendenziale annuo.
(a cura di Gianni Lo Vetere)