Relativamente alle condizioni economiche riconosciute da BPER agli ex dipendenti Carige, con il Comunicato n. 248 ci eravamo ripromessi di tornare sull’argomento dopo aver verificato l’estratto conto di fine anno. Il confronto fra le vecchie e le attuali condizioni, desunte dalle comunicazioni inviateci tempo per tempo da BPER Banca (che non risultavano del tutto esaustive e anzi davano adito a diversi dubbi) e dal controllo dei rendiconti di fine anno, è stato effettuato da due nostri Consiglieri.
BPER, con lettera a latere degli accordi del 5 novembre 2022, sottoscritti
con le OO.S. di settore, ha confermato che ai rapporti bancari relativi
al personale dipendente e personale esodato/in quiescenza proveniente dalle
Aziende dell’ex Gruppo Carige “saranno conservate, alla data di efficacia
giuridica dell’incorporazione, le condizioni economiche e creditizie agevolate
applicate presso le Aziende di provenienza in godimento e/o già deliberate, ad
esclusione del rimborso dell’imposta di bollo su Conti Correnti e Depositi
Titoli, che non sarà più a carico dell’Azienda e ad esclusione di eventuali
condizioni e servizi accessori non gestibili in BPER Banca nella stessa
modalità.” Nella stessa lettera poi BPER Banca ha manifestato “la disponibilità ad un
confronto con le OOSS in materia di condizioni bancarie riservate al personale
dipendente di BPER Banca, da tenersi indicativamente entro il primo trimestre
2023, anche in un’ottica di armonizzazione delle stesse, ferme le prerogative
aziendali in materia e nel pieno rispetto della normativa vigente.” (da notare
che in quest’ultima frase il riferimento ai personale esodato/in quiescenza è scomparso).
Di
fatto i conti correnti ex categoria 18 sono stati inseriti da BPER in gruppi
aziendali diversi (dipendenti, pensionati e/o esodati, diversificando se in
presenza o no dell’accredito di stipendio o pensione, e ancora fra presenza o
no di FIP, oltre ad altre tipologie non
chiaramente rilevabili) con rilievo di alcune differenze fra i diversi gruppi.
I
contratti unilaterali tacitamente accettati in occasione della migrazione dei
rapporti ex Carige in BPER sembrano quindi aver abrogato tutte le previgenti
condizioni bancarie agevolate fruite dai pensionati, instaurando un nuovo
rapporto diretto con BPER sia sul piano normativo che tariffario, anche se, in
effetti (in attesa di una probabile
decisione in merito all’inserimento nel gruppo del personale in servizio e/o
collocato a riposo: fonti sindacali precisano che dal 1° aprile 2023 verranno applicate al personale
in servizio proveniente dalle banche incorporate gran parte delle condizioni
previste dalla contrattazione di secondo livello del gruppo Bper), ha sostanzialmente confermato le condizioni
in essere, salvo, come preannunciato, l’applicazione del bollo sui conti correnti,
che in precedenza la nostra Banca si accollava, e di alcune marginali modifiche
probabilmente necessarie per poter gestire i nuovi rapporti con le proprie procedure
informatiche. Il tasso creditore è confermato nella misura dello 0,50%, anche
se è ormai inadeguato rispetto
all’inflazione corrente e ai tassi offerti dal mercato sui conti di deposito a
breve termine. Per contro per i mutui ai pensionati sembra non esistano
condizioni prefissate, ma da trattare di volta in volta con la direzione
commerciale a un tasso (agevolato) che oggi si aggirerebbe intorno al 3,65%, ma con punte
anche 3,71% e con variabili determinate, presumibilmente, anche dal “peso”
economico del cliente.
Anche le condizioni delle operazioni di sportello sono state
comunicate con la documentazione preliminare ricevuta in vista della migrazione
e non prevedono agevolazioni, salvo l’esenzione del canone di gestione di c/c e
delle spese conto, ne citiamo alcune:
ü Bonifici:
su filiale BPER: € 3,75 / su altre Banche € 4,75%
ü Assegni:
€ 1,5 caduno / Addebito utenze senza delega: € 2,50 caduna
ü Documenti
cartacei: € 0,5 per ogni invio
ü Richiesta
di duplicati. € 3 per ogni richiesta + € 3,8 per ogni documento reperibile in
filiale (importi crescenti per quelli reperibili solo in archivio)
ü Bancomat:
per i prelievi sono ancora utilizzabili le vecchie carte Carige Pay debit sino
alla sostituzione a scadenza o al termine massimo, mentre per i bonifici ATM, gravati
di una nuova commissione di € 1,49, sarà necessario richiedere una nuova carta
Bancomat BPER con un canone mensile di € 1,20 (la spesa di emissione di € 20 è
rimborsata a richiesta). Ogni prelievo presso ATM di altra banca è gravato da
una commissione di € 0,50, con una franchigia di un prelievo mensile.
ü Carte
di Credito: si possono continuare ad utilizzare le vecchie carte Nexi Pay
Credit, come sopra, che saranno rinnovate ad un costo di € 12 cad.
Le commissioni per il banking on line - Smart Web BPER - sono prefissate
e andranno probabilmente a regime dopo
il periodo di sei mesi previsto per tutta la nuova clientela ordinaria.
Si tratta di un onere in precedenza non previsto nelle seguenti
misure:
Canone mensile: a) € 1 solo funzione info; b) € 2 dispositivo; € 7
avanzato per titoli.
Le commissioni per la compra vendita titoli si devono approvare di
volta in volta all’ordine e sono stabilite nella seguente misura, più
favorevole di quella fruita presso Carige:
Titoli di stato: 0,04 per mille + € 2,0 spese.
Titoli azionari italiani ed esteri in Euro: 0,10 per mille + €
2.50
Titoli esteri in valuta: stesse commissioni + 0.3% commissione di
intervento.
I diritti di custodia titoli sono già pubblicati sulla piattaforma
on line, ma non saranno applicati sino a nuovo avviso (presumibilmente
coincidente con il periodo di sei mesi concesso per il canone smart web) e sono
particolarmente onerosi per non dire proibitivi per i titoli non di stato e i prodotti
della banca e il risparmio gestito volti a promuoverne il collocamento.
I diritti variano da un minimo di € 10 semestrali per una polizza
che contenga esclusivamente titoli di stato a € 162 semestrali per altri titoli
di importo complessivo superiore a € 110.000, oltre all’1 per mille sul valore
dei titoli al prezzo di mercato.
Commissioni
per accredito cedole e titoli estratti: € 2.98.
Infine, tornando sull’addebito dell’imposta di bollo (€ 34,20
annui / € 8,55 a trimestre), è assodato che l’imposta è dovuta su conti con
giacenza media nel periodo di rendicontazione superiore a € 5.000, con
riferimento a tutti i rapporti “identicamente intestati” presso lo stesso
istituto: https://confrontaconti.ilsole24ore.com/guida-imposta-bollo/bollo-conto-corrente.aspx
Resta da approfondire se il cumulo debba/possa essere applicata
anche a rapporti riferiti allo stesso titolare ma cointestati con persone
fisiche diverse.
Si ha comunque ragione di ritenere che prima della nostra prossima
Assemblea sociale - che si terrà Giovedì 20 aprile 2023 presso il Cineclub Nickelodeon
di Genova,sito a lato della chiesa della Consolazione, ove si è già tenuta
l’Assemblea lo scorso anno (e per la
quale seguirà comunque apposita formale convocazione) – sia possibile prendere
atto delle condizioni definitive riservate alla nostra categoria e di discuterle
in riunione al fine di assumere collegialmente gli orientamenti in merito. In ogni caso, alla fine del periodo semestrale
di "transizione", si dovrà verificare il tutto, soprattutto per il
banking on line e le spese connesse alle polizze titoli ed al trading.