In considerazione dell’importanza dell’argomento in oggetto sotto i vari profili fiscali e successori, pubblichiamo nella versione integrale la notizia tratta dall’ultimo numero della rivista dell’Associazione Pensionati della Cassa di Risparmio di Torino, nostra consociata nella FAP Credito, complimentandoci per la qualità delle informazioni in essa contenute e per la veste tipografica della pubblicazione sociale “Nuovi Incontri”.
BENVENUTO
BENVENUTI IN AS.PE. CARIGE !
libera associazione no profit, costituita nel 2013 fra pensionati ed esodati, già dipendenti di Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per tutelare i diritti e gli interessi economici e morali dei propri Associati in materia previdenziale, assicurativa e sanitaria, assistendoli nei rapporti con le competenti strutture Bper, l’INPS e gli altri enti tributari, assicurativi e finanziari, pubblici e privati.
giovedì 22 febbraio 2018
COMUNICATO N.94 - Liberalità e donazioni.
martedì 20 febbraio 2018
COMUNICATO N.93 – Accesso ai servizi on line dell’INPS
Dopo il lungo periodo dei blocchi perequativi, gli importi delle pensioni 2018 sono stati modificati a credito per effetto di una modesta rivalutazione (nella maggior parte dei casi lo 0,495%) e a debito per il recupero nella misura prevista dal proprio scaglione d’importo, dello 0,1% della perequazione definitiva 2015, suddiviso in due rate nei mesi di gennaio e febbraio, sulle quali, si ricorda per inciso, non vi è la ritenuta per l’acconto dell’addizionale comunale.
Solo per alcune posizioni, su cui sono in corso accertamenti, appare a debito un conguaglio Irpef dell’anno precedente non meglio specificato.
Conseguentemente, molti Soci ci hanno chiesto spiegazioni in merito alle variazioni della loro pensione INPS sulla base del semplice confronto degli importi netti periodicamente accreditati in conto corrente, in quanto l’Istituto da tempo non invia più ai pensionati alcuna comunicazione cartacea.
Infatti, tutte le informazioni e i documenti relativi alle pensioni sono disponibili esclusivamente sul sito Internet dell’INPS, recentemente riorganizzato e migliorato, cliccando su “Entra in MyINPS”.
Per chi non fosse ancora in possesso della chiave d’accesso all’area riservata, ricordiamo che il PIN può essere richiesto on line o, in alternativa, allo sportello di qualsiasi sede INPS o chiamando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06164164 da rete mobile (a pagamento).
Il PIN iniziale è composto da 16 caratteri. I primi 8 ti sono inviati via SMS o mail; i secondi 8 con posta ordinaria all’indirizzo di residenza; il PIN iniziale di 16 caratteri viene sostituito con uno di 8 caratteri, da conservare per i successivi utilizzi, mentre il codice identificativo personale è sempre il codice fiscale.
Il sistema mette a disposizione i cedolini analitici mensilmente liquidati, compreso il mese in corso di pagamento e, cronologicamente, tutti quelli degli anni precedenti, che possono essere stampati o scaricati sul proprio PC.
E’ possibile, inoltre, prendere visione o scaricare il mod. ObisM (quest’anno in ritardo), che riepiloga e specifica le variazioni a debito e a credito della pensione annua lorda, nonché le ritenute fiscali e gli eventuali conguagli.
Infine, è possibile ottenere, entro il mese di Febbraio, il CUD per predisporre la propria dichiarazione dei redditi.
S’invitano, pertanto, i nostri Soci che non vi avessero ancora provveduto a chiedere il PIN e, in caso di difficoltà nel reperimento dei dati richiesti o nell’interpretazione dei conteggi effettuati dall’INPS, di recarsi presso la nostra sede muniti del codice di accesso al sistema onde poter prendere visione delle voci analitiche e delle relative descrizioni.
Solo per alcune posizioni, su cui sono in corso accertamenti, appare a debito un conguaglio Irpef dell’anno precedente non meglio specificato.
Conseguentemente, molti Soci ci hanno chiesto spiegazioni in merito alle variazioni della loro pensione INPS sulla base del semplice confronto degli importi netti periodicamente accreditati in conto corrente, in quanto l’Istituto da tempo non invia più ai pensionati alcuna comunicazione cartacea.
Infatti, tutte le informazioni e i documenti relativi alle pensioni sono disponibili esclusivamente sul sito Internet dell’INPS, recentemente riorganizzato e migliorato, cliccando su “Entra in MyINPS”.
Per chi non fosse ancora in possesso della chiave d’accesso all’area riservata, ricordiamo che il PIN può essere richiesto on line o, in alternativa, allo sportello di qualsiasi sede INPS o chiamando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06164164 da rete mobile (a pagamento).
Il PIN iniziale è composto da 16 caratteri. I primi 8 ti sono inviati via SMS o mail; i secondi 8 con posta ordinaria all’indirizzo di residenza; il PIN iniziale di 16 caratteri viene sostituito con uno di 8 caratteri, da conservare per i successivi utilizzi, mentre il codice identificativo personale è sempre il codice fiscale.
Il sistema mette a disposizione i cedolini analitici mensilmente liquidati, compreso il mese in corso di pagamento e, cronologicamente, tutti quelli degli anni precedenti, che possono essere stampati o scaricati sul proprio PC.
E’ possibile, inoltre, prendere visione o scaricare il mod. ObisM (quest’anno in ritardo), che riepiloga e specifica le variazioni a debito e a credito della pensione annua lorda, nonché le ritenute fiscali e gli eventuali conguagli.
Infine, è possibile ottenere, entro il mese di Febbraio, il CUD per predisporre la propria dichiarazione dei redditi.
S’invitano, pertanto, i nostri Soci che non vi avessero ancora provveduto a chiedere il PIN e, in caso di difficoltà nel reperimento dei dati richiesti o nell’interpretazione dei conteggi effettuati dall’INPS, di recarsi presso la nostra sede muniti del codice di accesso al sistema onde poter prendere visione delle voci analitiche e delle relative descrizioni.
giovedì 18 gennaio 2018
COMUNICATO N.92 - Ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro la sentenza che ha respinto le eccezioni d’incostituzionalità del D.L. 65/2015 sulla perequazione 2012-13.
Lo Studio Legale Iacoviello sta predisponendo il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo contro la sentenza n. 250/2017 della Corte Costituzionale che ha respinto i ricorsi contro il c.d. decreto Renzi in merito al blocco della perequazione 2012-13 al di sopra di € 1.405 di pensione mensile lorda, ignorando anche gli effetti retroattivi della sentenza di incostituzionalità del blocco della rivalutazione in precedenza dichiarato per le pensioni di qualsiasi importo.
L’azione può essere avviata, anche da parte di chi non avesse già partecipato alla causa, rivolgendosi direttamente alla Studio Iacoviello. dopo aver consultato il sito www.iacovilello.it., che richiede un modico compenso fisso di € 130 (€ 164,94 con oneri fiscali), ma con la previsione di tempi lungi (4/5 anni) e di possibili oneri per spese legali di controparte in caso di soccombenza, sia pure suddivisi fra tutti i ricorrenti della causa collettiva.
Coloro che sono già in rapporti con lo Studio Legale per aver partecipato alla causa sin dall’inizio sono già stati contattati e informati dall’Avv. Iacoviello sulla possibilità e sui termini per adire la Corte Europea (con una spesa di € 100 + oneri fiscali).
Il ricorso deve essere depositato - a pena di decadenza - entro sei mesi dalla data della sentenza impugnata e la decisione della Corte Europea avrà effetto solo nei confronti dei ricorrenti (non erga omnes, come per le sentenze della Corte Costituzionale).
L’interesse a partecipare – fermo restando l’alea del risultato finale - va quindi ricercato nella stima personale della propria posizione pensionistica, ricordando che la perequazione bloccata dal 2012 vale circa un 4,30% (5,70% nello scaglione al 75%) della pensione INPS lorda, che si riduce a circa il 2,50% al netto dell’imposta Irpef marginale e delle addizionali locali, con effetti retroattivi e prospettici.
PS.
L’azione può essere avviata, anche da parte di chi non avesse già partecipato alla causa, rivolgendosi direttamente alla Studio Iacoviello. dopo aver consultato il sito www.iacovilello.it., che richiede un modico compenso fisso di € 130 (€ 164,94 con oneri fiscali), ma con la previsione di tempi lungi (4/5 anni) e di possibili oneri per spese legali di controparte in caso di soccombenza, sia pure suddivisi fra tutti i ricorrenti della causa collettiva.
Coloro che sono già in rapporti con lo Studio Legale per aver partecipato alla causa sin dall’inizio sono già stati contattati e informati dall’Avv. Iacoviello sulla possibilità e sui termini per adire la Corte Europea (con una spesa di € 100 + oneri fiscali).
Il ricorso deve essere depositato - a pena di decadenza - entro sei mesi dalla data della sentenza impugnata e la decisione della Corte Europea avrà effetto solo nei confronti dei ricorrenti (non erga omnes, come per le sentenze della Corte Costituzionale).
L’interesse a partecipare – fermo restando l’alea del risultato finale - va quindi ricercato nella stima personale della propria posizione pensionistica, ricordando che la perequazione bloccata dal 2012 vale circa un 4,30% (5,70% nello scaglione al 75%) della pensione INPS lorda, che si riduce a circa il 2,50% al netto dell’imposta Irpef marginale e delle addizionali locali, con effetti retroattivi e prospettici.
PS.
mercoledì 2 febbraio
2018 – Lo Studio Legale Iacoviello ci ha
fatto pervenire la risposta data ad un’altra Associazione in merito alla
questione delle spese di controparte, che riportiamo integralmente ai fini di
una corretta e completa informazione al riguardo:
Se si perde si può essere condannati alle spese?
NO, nessuna condanna alle spese. Presso la Corte di Strasburgo non vi è alcun rischio
di condanna alle spese in caso di sconfitta del cittadino. Infatti sul sito
della Corte si legge testualmente che: "Se la Corte non constata
alcuna violazione, Lei non sarà tenuto a farsi carico di alcun onere
supplementare (in particolare per quanto concerne le spese sostenute dal
Governo convenuto".
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