Il
22 scorso è andato in scena l'ultimo atto di liquidazione, per la
maggior parte delle posizioni pensionistiche in capo al (nostro)
F.I.P. Le adesioni dei nostri soci sono state pari al 73,5% in
massima parte dovute al repentino peggioramento della situazione
borsistica e del sistema creditizio, e di Carige in particolare, da
metà gennaio in avanti.
Dopo
avere puntualmente relazionato i nostri soci su questa imprevedibile
vicenda (chi vuole ripercorrerne le tappe può' rivedere le
nostre Comunicazioni n.42-46-49-50-51-52-55-56 e 57), riteniamo
doveroso informare gli associati interessati del comportamento
censurabile adottato nel tardo pomeriggio di tale giornata nei
confronti dei molti soci che hanno recentemente presentato
ricorso giudiziale per ottenere l'aggiornamento del loro minimo
garantito (non riconosciuto dalla banca), e che ora, valutati i
rischi prospettici, hanno ritenuto preferibile aderire alla
proposta di liquidazione in un'unica soluzione della propria rendita
pensionistica.
L'informazione
ci perviene da alcuni nostri soci presenti ed inseriti nel
gruppo di aderenti all'offerta, comprendente la maggioranza
dei ricorrenti per il riconoscimento del minimo garantito.
Riportiamo,
pertanto, di seguito lo stralcio di 5 tra le segnalazioni
pervenuteci sul punto, da cui si evince che nella documentazione
predisposta dalla Commissione "paritetica" per la
conciliazione (che in teoria dovrebbe essere ultra
partes)
è stato inserito anche il testo di un atto di revoca per
l'assistenza da parte dell'avvocato indicato da Aspe, assolutamente
non richiesto e non necessario in quanto già l'atto di
conciliazione prevedeva espressamente la ...." rinuncia
irrevocabilmente al ricorso proposto nei confronti da Banca Carige
..."; inoltre gli atteggiamenti posti in essere da taluni
addetti ai lavori sono stati ritenuti censurabili se non addirittura
vessatori. Atteggiamenti che proprio mal si conciliano con
la richiesta (sbandierata in tutti i modi) di Carige di reinvestire i
capitali corrisposti in conti e prodotti della banca.
Ci
aspettavamo che, dopo la mozione approvata e sottoscritta
dall’Assemblea del 18/1 u.s. indirizzata a tutti gli Organi di
Vigilanza, ed in particolare alla Co.Vi.P. per gli aspetti
riguardanti la mancanze di trasparenza di tutta l’operazione, la
Banca desse almeno qualche informazione verbale di dettaglio nel
corso della riunione, invece molti hanno notato soltanto la
supponenza di chi si sente coperto da un Organo burocratico sordo (in
tre anni, nessuno nostro motivato reclamo ha mai avuto risposta,
nemmeno su punti di esclusiva competenza dell’Ente) a qualsiasi
istanza da parte delle Associazioni dei Pensionati, che
istituzionalmente dovrebbe tutelare.
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Segnalazione
n.1 ad AsPe
“”… In
attesa dell'accredito della rendita pensionistica.... vorrei
parteciparvi la..... messa in atto della Banca Carige e riservata ai
pensionati dell'ultimo turno delle 18,30 :
-
senza alcuna indicazione da parte degli addetti (facenti funzione di
uscieri) all'ingresso,
-
ci siamo assemblati in uno spazio ristretto, dal quale si supponeva
ritirare... il numero ? ...la cartellina ?....
-
non vi sto a tediare sul tempo trascorso prima di capire che
c'era una pseudo divisione in ordine alfabetico.... esposizione poco
più in alto del livello dei banconi e alle spalle dei vari colleghi
che in perfetta espressione (omissis) passatemi il
termine.... pretendevano di consegnare la cartellina solo dopo il
"ricatto", ossia la firma delle quattro copie di revoca del
mandato.
Naturalmente
molti pretendevano di leggerla prima di firmare .... (ma non volevano
che si allontanassero...) .... Molti non avevano ancora capito la
differenza tra rinuncia e revoca, tanto più che il ....
biondino..... uno dei "cari colleghi" continuava a dire che
era lo stesso .... (omissis).
Dopo
avere spintonato nella folla.... sono riuscito ad approcciare il
tizio addetto alla mia lettera che, consegnandomi la cartellina e le
4 copie di revoca, prima di spuntare i suoi prospetti mi ha chiesto
se aderivo alla revoca...(omissis)....io ho ribadito che firmavo la
rinuncia ma non la revoca e finalmente mi ha consegnato il tutto.
Una
volta nel salone, in attesa dell'inizio della
rappresentazione...(omissis)....ho preso atto che i sindacalisti
convenuti erano, con tutto il rispetto dovuto, fra i più
scarsi........ e sicuramente non in grado di capire che cosa
succedeva ....(omissis).....
Tutto
questo ha causato innumerevole ritardo nell'inizio della lettura dei
due tipi di verbali (colleghi con pensione differita e ... con il
ricorso) pertanto non si è potuto procedere a qualche domanda di
chiarimento... (omissis).
Comunque
ASPE ha dato molto fastidio e in maniera molto maleducata ed
arrogante ..(omissis).. si è reso disponibile per dare ulteriori
chiarimenti escluso ai nostri iscritti. ....(omissis) ........
Vi
risparmio il mio disgusto e la....dietrologia sull'accaduto.””
Segnalazione
n.2 ad As.Pe.
“”Vorrei
solamente in occasione di questo evento... farvi partecipi del mio
senso di disagio ed anche disgusto che ho provato ieri nel recarmi
all'appuntamento.....
Intanto,
almeno nel nostro caso (ndr ore 18,30), non ci è stato un minimo
ordine nel farci dirottare verso la nostra postazione alfabetica,
ammassati l'uno contro l'altro come cavallette, ed inoltre
l'imposizione che veniva fatta a molti colleghi obbligandoli a
firmare la revoca del mandato ..... Detta proposta è stata fatta
anche a me, anzi quasi un obbligo, e quando ho detto che non ci
pensavo affatto a firmare, il collega .....(omissis)......quasi mi ha
tirato dietro il fascicolo, invitandomi a recarmi in sala....
(omissis).
Senza
parlare poi della frase ironica detta su ASPE, come dire che a loro
non fa certo paura...... questo Signor ....(omissis)..... che, non so
che figura sia, ma certo non emula i suoi
predecessori....(omissis).””
Segnalazione n.3 ad As.Pe.
Segnalazione n.3 ad As.Pe.
“”Vi
comunico di avere accettato l'offerta.......... Con tutta onestà per
quanto concerne la revoca del mandato all’avv. Iacoviello debbo
precisare che non so se l’ho data o meno poiché, nella ressa e
confusione, mi è stata sottoposta in modo subdolo per la firma una
lettera senza rendermi edotta del suo scopo e contenuto: erano 4
copie ed ho fatto appena in tempo a leggere che negli indirizzi c’era
anche lo Studio legale Iacoviello, alla mia legittima richiesta di
averne copia, mi è stato risposto “NO NON E’ POSSIBILE”.
(omissis) Il mio carattere debole non mi ha permesso di contestare
immediatamente il fatto. Ma trovo questo comportamento, per me
inaspettato, non propriamente consono all’ambiente in cui mi
trovavo.””
Segnalazione
n.4 ad As.Pe.
“”La
presente per ringraziare il Presidente e i colleghi dell’As.Pe.
che, specie in quest’ultimo periodo, hanno dedicato tempo pazienza
ed energie per soddisfare tutte le nostre più svariate richieste. E'
mia viva intenzione rimanere socia e in contatto con Aspe anche in
futuro, nonostante io abbia firmato per l’accettazione dello
zainetto. La disponibilità, la stima e la cortesia che ho avuto è
ben lontana dall’aria che ora si percepisce in quella che io
chiamavo "La mia Banca". La riunione del 22 Febbraio ne è
la prova!””
Segnalazione
n.5 ad As.Pe.
“”… Sono
tra coloro i quali hanno sottoscritto il verbale di conciliazione
nella serata di lunedì ed ho vissuto l'amara esperienza dell'epilogo
del mio rapporto con Banca Carige. Ammesso, con centinaia di
colleghi, all'interno della struttura di Sarzano ho dovuto constatare
che l'organizzazione era, ad essere indulgenti, molto approssimativa:
in una calca indescrivibile, che poteva mettere a rischio
l'incolumità dei partecipanti, si dovevano raggiungere, senza una
pre-canalizzazione per lettera iniziale del cognome, i banchetti
divisi per gruppi. Raggiunta a fatica la meta, l'addetto chiedeva a
ciascuno, cercando di farsi comprendere nell'immaginabile frastuono,
se avesse partecipato alla causa per il minimo, nel qual caso doveva
sottoscrivere la rinuncia in quattro esemplari. Il sottoscritto, come
altri, ritenendo che il documento fosse a latere e dunque ad
integrazione dell'accettazione dello zainetto, con difficoltà
firmava e restituiva tre esemplari, ovviamente senza poter leggere
quanto sottoscritto. Appena svincolato dalla calca riuscivo a leggere
ciò che mi avevano sottoposto ed appena possibile ritornavo alla
postazione per significare la mia contrarietà a quanto avevo, con
leggerezza, ma, purtroppo, fidandomi, firmato. Mi veniva obiettato
che sottoscrivendo la rinuncia all'azione legale non aveva senso che
non procedessi contestualmente alla revoca del mandato all'Avv.
Iacoviello; in effetti quanto avevo sottoscritto non era una semplice
rinuncia alla causa vs. Carige, ma una formale comunicazione di
rinuncia e di revoca del mandato diretta all'avvocato. Ovviamente
obiettavo che non intendevo revocare il mandato all'avvocato e che,
comunque i rapporti con il legale intendevo gestirmeli autonomamente;
quindi chiedevo ed ottenevo la restituzione degli esemplari firmati.
Altri
colleghi non hanno ottenuto la restituzione o non se la sono sentita
di chiederla, mentre altri ancora, che avevano avuto modo di leggere
la comunicazione o che erano stati avvertiti del contenuto, avevano
rifiutato di sottoscriverla. Per questi motivi risulta
particolarmente opportuna la vostra comunicazione in data 23
febbraio, perchè temo che molti colleghi, anche soci As.pe, abbiano,
involontariamente, manifestato l'opposto della loro volontà. Spiace
constatare che la "nostra" Azienda ritenga che i suoi
ex-collaboratori siano afflitti da degrado intellettuale e culturale,
tanto da dover loro impartire non richieste lezioncine sul "bail
in" o sulla valutazione della solidità delle banche o di dover
predisporre delle semplici lettere per gestire per loro conto i
rapporti con il loro legale. Ma, forse, in quest'ultimo caso le
motivazioni sono ben altre...””
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Continuano
ad arrivare lettere dello stesso tenore, che per ragioni di spazio,
non pubblichiamo, sperando che la Banca si accorga, proprio perché i
tempi sono più difficili di una volta, che la fiducia della
clientela si acquista con fatica e si perde facilmente quando manca
uno stile aziendale riconoscibile e apprezzato in qualsiasi tipo di
rapporto contrattuale e interpersonale, quale in questo caso la
grande maggioranza degli ex dipendenti.