Le persone che ricevono in eredità beni immobili e diritti reali
immobiliari hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione e
pagare, se dovuta, l’imposta di successione.
Dal 23 gennaio 2017 i contribuenti possono presentare la
dichiarazione di successione e la domanda di volture catastali direttamente
online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Per farlo, occorre utilizzare l’applicativo disponibile sul sito
internet dell’Agenzia, seguire le istruzioni ivi contenute per la compilazione
del modello e allegare i documenti richiesti.
E’ una procedura informatica fai-da-te, come per il 730
precompilato, utile soprattutto nei casi di successioni legittime aventi un
unico dichiarante per tutti i coeredi, che pochi tuttavia sono in grado di
utilizzare, preferendo rivolgersi ad un CAF o a un notaro di fiducia.
Quando nell’attivo
ereditario è presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di
successione occorre autoliquidare con il modello F24 le imposte ipotecaria,
catastale, di bollo, la tassa ipotecaria e i tributi speciali, mentre l’imposta
di successione vera e propria, sempre se dovuta, sarà liquidata successivamente
dal competente Ufficio territoriale delle imposte.
L’adempimento consente
di svincolare l’attivo mobiliare (crediti, c/c e titoli) e immobiliare caduto
in successione ai fini del riparto ereditario e della liquidazione delle quote.
Imposta di successione
Le
aliquote e le franchigie stabilite per l’imposta sulle successioni sono le
stesse che si applicano anche alle donazioni registrate, le quali concorrono
alla formazione dell’asse ereditario imponibile (e quindi a ridurre la
franchigia), nonché delle quote spettanti ai legittimari (c.d. collazione, cioè
la riduzione della donazione qualora superi la quota di eredità disponibile o
legittima).
In
particolare, sono applicate le aliquote:
ü
4%, per i trasferimenti effettuati
in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da
applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, la
quota di 1 milione di euro;
ü
6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul
valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, 100.000 euro;
ü
6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado,
degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore
complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia;
ü
8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare
sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna
franchigia.
Oltre alle franchigie
di 100.000 euro e di 1 milione di euro, vi è una ulteriore franchigia, pari ad
1,5 milioni di euro, per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti
portatori di handicap, riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104 del 1992.
Tipi di successione
Il testamento olografo (602 CC) è la forma
più semplice di volontà testamentaria, deve essere scritto di pugno dal
testatore, contenere la data e la sua firma autografa.
Il testamento pubblico (603 CC) è ricevuto e
registrato dal notaio in presenza di testimoni.
Il testamento segreto (604 CC) può essere
redatto in qualsiasi forma, anche da terzi, deve essere firmato dal testatore
su ogni pagina e consegnato ad un notaio in busta chiusa in presenza di
testimoni.
Devono essere comunque riservate le c.d. quote legittime ai
seguenti famigliari:
ü 1/2 del patrimonio
ereditario ad un solo figlio, se non c’è il coniuge.
ü 2/3 a due o più figli da
ripartirsi in quote uguali, se non c’è il coniuge.
ü 1/2 del patrimonio ereditario al coniuge, se non ci sono
figli;
ü 1/3 se oltre al coniuge c’è un solo figlio (al quale spetta
un altro terzo del patrimonio ereditario).
ü 1/4 se oltre al coniuge
vi sono due figli o più (ai quali spetta complessivamente la metà del
patrimonio).
ü 1/3 del patrimonio
ereditario agli ascendenti (genitori), se non c’è il coniuge del defunto;
ü 1/4 agli ascendenti se
c’è il coniuge del defunto (al quale spetterà la metà del patrimonio).
Eredi e legatari
Gli eredi subentrano a titolo universale per l’intero o per una quota del
patrimonio ereditario netto e devono accettare l’eredità nel qual caso sono
responsabili anche per i debiti presenti nell’asse ereditario, mentre i
legatari subentrano soltanto nei beni espressamente menzionati nel testamento e
ne entrano in possesso per effetto del semplice trasferimento.
I legatari destinatari di quote del patrimonio acquistano automaticamente
la qualità di eredi, implicita nella responsabilità solidale verso gli
eventuali creditori del de cuius.
Casi particolari e
assistenza
Prescindendo dai casi di impugnazione del testamento e da specifiche peculiarità
di cui è ricca la giurisprudenza, si può solo osservare che una corretta
osservanza delle procedure di legge non solo riesce spesso a semplificare la
pratica successoria ed evitare contrasti, ma serve anche a pianificare il
passaggio generazionale dei beni tenendo conto del regime fiscale vigente
(favorevole rispetto a molti altri Paesi) e, in una certa misura, della sua
possibile evoluzione prospettica.
Specie in presenza di patrimoni di un certo rilievo, possono essere messi
in atto alcuni accorgimenti perfettamente leciti come il salto generazionale (lasciti
ai nipoti) o le donazioni famigliari non soggette ad obbligo di registrazione,
ma da documentare con un bonifico bancario opportunamente motivato, onde
evitare che l’Agenzia delle Entrate disponga un accertamento sintetico a carico
del beneficiario qualora – come spesso accade - usi le somma per l’acquisto di
un appartamento o di un’autovettura senza poter dimostrare d’aver redditi
sufficienti per permetterselo.
Nella maggior parte dei casi, grazie all’ampia franchigia per ciascun erede
diretto, il problema non si pone, ma resta tutta una serie di laboriosi
adempimenti per gli eredi, in particolare per il coniuge superstite (per es.
pensione di reversibilità, dichiarazioni fiscali, cambi di intestazione di
conti ed utenze, ecc.), che mettono a dura prova persone già colpite dal lutto
famigliare.
Naturalmente, per ragioni di spazio questo comunicato tocca l’argomento in
modo schematico senza per questo volersi sostituire ai professionisti del
settore, a parte un’assistenza di tipo meramente informativa che i Soci titolari
di pensione diretta o di reversibilità, eventualmente interessati, potranno
richiedere contattando la nostra Associazione.