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giovedì 5 dicembre 2019

COMUNICATO N.134 - Prospetto informativo aumento di capitale Carige


Nel periodo fra il 4 e il 13 dicembre 2019 andrà in esecuzione l’aumento di capitale sociale di € 700 milioni deliberato dall’assemblea straordinaria della Banca in data 20/9 u.s.

In particolare, essendo la maggior parte dell’aumento garantito e sottoscritto dal FITD sarà riservata ai vecchi azionisti una tranche di € 85 milioni al prezzo di € 0,001 in misura proporzionale alle azioni possedute ante aumento di capitale, escluse le azioni gratuite spettanti ai partecipanti all’assemblea, con una diluizione azionaria di circa 14 volte rispetto alla situazione antecedente.

Il nuovo capitale, come è noto, servirà a fronteggiare le perdite, in particolare dovute alla cessione delle partite in sofferenza, per la necessaria pulizia di bilancio ai fini della ricostituzione dei ratios patrimoniali di sopravvivenza.

Questa volta la CONSOB ha preteso che la Banca emettesse, insieme al Prospetto Informativo, un comunicato circa i rischi di perfezionamento della complessa operazione ad incastri fra enti garanti dell’aumento di capitale, enti che sottoscriveranno le obbligazioni convertibili e quelli che acquisteranno le sofferenze con o senza garanzia statale, cui negli ultimi giorni si è aggiunta la tegola del ricorso d’urgenza degli azionisti di risparmio, la cui partecipazione, pur essendo di entità trascurabile, potrebbe provocare il rallentamento tecnico della ricapitalizzazione.

Nel loro complesso quei rischi dovrebbero risultare abbastanza contenuti in forza degli impegni sottoscritti da tutti i soggetti coinvolti nel progetto di salvataggio, semmai preoccupa la lievitazione delle perdite di bilancio in funzione del tempo che passa e la preannunciata ennesima sostituzione dei vertici aziendali.   

Ma la CONSOB ha anche chiesto di sottolineare l’eventualità che il titolo non venga riammesso alla quotazione di Borsa o addirittura di un delisting, a causa della scarsità di flottante che rimarrebbe in circolazione, vista la possibilità che la quota riservata ai vecchi azionisti non venga sottoscritta e l’esistenza di un impegno del FITD di riservare l’intero pacchetto azionario a CCB sino al 31/12/2021.

In ogni caso, le incertezze attuali e prospettiche renderebbero molto aleatorio un investimento azionario essenzialmente basato sull’apparente convenienza di un prezzo di emissione millesimale.

Già nel Comunicato n.128 del 1/8/2019 palesavamo questo rischio e sconsigliavamo ulteriori impegni al riguardo, pur apprezzando e poi sostenendo in assemblea il progetto di salvataggio della Banca in cui abbiamo lavorato e che avrebbe meritato una miglior sorte.  

L’intervento del FITD, che rappresenta l’intero sistema bancario, al di là del capitale immesso in questa occasione, lascia sperare, se non altro per comunanza di interessi, che gli eventuali problemi di gestione, che dovessero ancor presentarsi nel prossimo futuro, verranno risolti nell’ambito del sistema senza compromettere la solvibilità della Banca, che comporterebbe il rischio per il FITD di dover rimborsare tutti i depositi liberi e vincolati sino alla concorrenza di € 100.000 pro capite.

In conclusione, nonostante tutto, raccomandiamo di continuare a sostenere moralmente e operativamente Carige, ma di rinviare nuovi investimenti a quando la situazione sarà meglio definita, a meno che non si tratti di una partecipazione meramente simbolica.