BENVENUTO

BENVENUTI IN AS.PE. CARIGE !

libera associazione no profit, costituita nel 2013 fra pensionati ed esodati, già dipendenti di Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per tutelare i diritti e gli interessi economici e morali dei propri Associati in materia previdenziale, assicurativa e sanitaria, assistendoli nei rapporti con le competenti strutture Bper, l’INPS e gli altri enti tributari, assicurativi e finanziari, pubblici e privati.

lunedì 22 dicembre 2014

BUONE FESTE A TUTTI


A nome del Consiglio Direttivo e mio personale auguro Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo ai nostri Soci e alle loro Famiglie, a tutti i Pensionati e ai Colleghi di Carige, che hanno sempre avuto a cuore le sorti della Banca, con l’auspicio sincero che il 2015 possa rappresentare il vero anno di svolta per il ripristino dell’immagine di tradizionale affidabilità e solidità del nostro Istituto. 


Giovanni Lo Vetere
Presidente As.Pe. Carige

domenica 14 dicembre 2014

COMUNICATO N.34 – Perequazione automatica delle pensioni 2015.

La rivalutazione dei trattamenti pensionistici per l’anno 2015 avverrà sulla base di un’inflazione programmata dello 0,30% e degli indici decrescenti per fasce d’importo stabiliti con la legge di stabilità 2014 e cioè:
  • fino a 3 volte il minimo, pari a € 1.502,64 mensili + 0,30% massimo di € 4,50;
  • fino a 4 volte il minimo, fra € 1.502,64 e € 2.003,52 mensili + 0,285% massimo € 5,71;
  • fino a 5 volte il minimo, fra € 2.003,52 e € 2.504,40 + 0,225% massimo € 5,63;
  • fino a 6 volte il minimo, fra € 2.504,40 e € 3.005,28 + 0,15% massimo € 4,50;
  • oltre € 3.005,28 senza limite + 0,14%.
L’aumento previsionale dell’1,20% relativo all’anno 2014 è stato modificato nella misura definitiva dell’1,10%, pertanto sarà trattenuto un conguaglio negativo dello 0,10% con le stesse modalità regressive per fasce d’importo.

sabato 13 dicembre 2014

COMUNICATO N. 33 - Quote sociali 2015

Si informa che le quote sociali per il 2015 sono confermate nella stesa misura dello scorso anno e cioè:

€ 10,00 per gli appartenenti alle aree professionali, ovvero alla categoria impiegatizia o inferiore, nonché ai quadri direttivi di 1° e 2° livello;
€ 20,00 per gli appartenenti  i quadri direttivi di 3° e 4° livello, nonché funzionari;
€40,00 per i dirigenti.

Si ricorda altresì che il pagamento mediante bonifico on line sul c/c 70885/18/040 (IBAN: IT91 F061 7501 4000 0000 7088 518) così come il versamento per contanti presso la sede sociale di Vico Falamonica, 12 sono  le uniche modalità esenti da commissioni bancarie; in alternativa si può provvedere mediante rilascio di delega permanente di addebito sul proprio conto corrente (commissione bancaria € 0,90).
Del tutto sconsigliato il bonifico di sportello attualmente soggetto ad una commissione di € 4,75.

Cordiali saluti

martedì 25 novembre 2014

COMUNICATO N. 32 - Polizza Sanitaria

 
           Lo scorso anno la nostra Associazione, allo scopo di andare incontro alle aspettative degli iscritti in materia di assicurazione sanitaria, aveva esaminato alcune polizze prevalentemente destinate al settore dei pensionati, già stipulate da altre Associazioni o Raggruppamenti della nostra categoria, particolarmente per le fasce di età escluse dalla copertura prevista dalla polizza aziendale.
A conclusione dell’analisi, sulla scorta delle valutazioni finali di un gruppo di interessati, un certo numero di colleghi si era orientato per la sottoscrizione della polizza offerta dalla CATTOLICA ASSICURAZIONI per il tramite dell’Unione Pensionati Banco di Napoli, versione TOP con un massimale globale di € 150.000 e un premio base di € 850.
L’argomento è tuttora di particolare attualità per un duplice ordine di motivazioni:
a) in primo luogo, perché’ molti nostri Soci risultano interessati a sottoscrivere una valida polizza sanitaria, meno onerosa rispetto a quella attualmente in corso con Caspie, che eroga l’assistenza sanitaria integrativa per tutto il personale in servizio presso la Banca, e per quello in quiescenza, volontariamente aderente, sino al 75.mo anno di età;
b) in secondo luogo, perché stanno per scadere i termini della durata triennale della polizza sottoscritta da Carige con Caspie, valida sino al 31.12.2014.  Sino ad oggi la Banca non ha ritenuto opportuno dire qualcosa in merito ai propri pensionati, parte dei quali ha aderito alla polizza sanitaria Caspie, per quanto concerne le possibilità di rinnovo di detta polizza anche per il 2015 ed anni successivi, mantenendo o meno le condizioni in atto.
I Colleghi potranno pertanto valutare l’opportunità di chiedere tempestivamente informazioni ed aggiornamenti al Servizio Personale della Banca, sia sulle condizioni sia sulle fasce d’età assicurabili, in modo da poter eventualmente trovare, se necessario, valide alternative.
Per il personale in servizio, secondo quanto ci è stato informalmente riferito, nel maggio scorso la Banca ha indicato le condizioni per il prossimo triennio per la copertura sanitaria integrativa, con prestazioni a carico della Cassa di assistenza Caspie, fissando il premio individuale annuo in € 1.050 (di cui 920 a totale carico della Banca), limitando, però, la copertura sino al compimento del 70.mo anno di età (sic!).
Pertanto, i Soci che intendano affrontare con cognizione di causa il problema della propria copertura sanitaria integrativa per il 2015 ed anni successivi, allo stato possono fare riferimento alla polizza di CATTOLICA ASSICURAZIONI, alle condizioni già stabilite per l’annualità 2014 ed integralmente confermate per l’anno 2015.
Si riportano di seguito le principali condizioni per la versione TOP:
- Premio annuo:                        € 850 per singolo assicurato
1.100 per nuclei familiari a carico
400 per familiari conviventi non a carico
- Età massima assic. 86 anni compiuti nell’anno di vigenza;
- Spese coperte in regime di assistenza diretta, indiretta o mista, con franchigie e massimali diversificati;
il dettaglio è riportato nell’articolato contrattuale e nel prospetto; riepilogativo disponibili sul sito www.aspecarige.it;
in particolare sono coperte le visite specialistiche (con franchigia).
- Decorrenza assistenza applicazione di una carenza assicurativa di quattro mesi.
- Aspetti fiscali:                         il premio non è deducibile in sede di dichiarazione dei redditi, mentre sono detraibili (19%) tutte le spese sanitarie sostenute, tuttavia non sono da escludere, già per l’anno 2015, modifiche strutturali del sistema delle detrazioni, per cui si fa riserva di tenere tempestivamente informati i soci delle evoluzioni della materia.
         Conseguentemente, i sottoscrittori della polizza 2014 – ove intendano rinnovarla a tutte le condizioni in atto e non abbiano avuto alcuna variazione nella composizione del nucleo familiare – non dovranno dare alcuna ulteriore comunicazione di conferma, salvo procedere al pagamento del premio entro il 15 dicembre 2015 per coloro che avevano scelto la forma del bonifico bancario.
         Le nuove adesioni - che in linea generale possono essere date in qualsiasi periodo dell’anno (anche se è consigliabile prevedere la decorrenza dal 1° gennaio affinché l’assistenza diventi operativa dal 1° maggio) - comportano la compilazione di una certa modulistica, da scaricare dal sito internet della nostra Associazione o da ritirare presso la Sede di Vico Falamonica 1/12. Essa consiste in:
  • adesione alla polizza assicurativa di CATTOLICA ASSICURAZIONI
  • iscrizione all’Unione Pensionati del Banco di Napoli in qualità di socio aggregato
  • adesione permanente all’addebito in conto corrente (ex RID ed ora SEPA) salvo impegno ad effettuare il pagamento con preventivo bonifico bancario, la cui copia dovrà comunque essere allegata alla documentazione all’atto dell’invio all’UPBN.
       In linea di massima le nuove adesioni dovranno essere inviate direttamente all’Unione Pensionati del Banco di Napoli – Via Paolo Emilio Imbriani 9, 80132 NAPOLI, preferibilmente con lettera raccomandata AR o fax e confermate con email all’indirizzo upbnsegr@tin.it, avendo presente il rischio che un tardivo recapito possa comportare lo slittamento dell’operatività della polizza, ferma restando la corresponsione del premio nella misura prevista.
       Pertanto, allo scopo di agevolare il regolare inoltro nei termini contrattuali, la nostra Associazione provvederà direttamente all’invio in unico plico di tutte le adesioni – con la completa documentazione richiesta – che le venissero consegnate entro il 17 dicembre 2014.
      Qualora un aderente alla polizza sottoscritta per l’anno 2014 non intendesse procedere al rinnovo, entro il 15 dicembre 2014 dovrà inviare comunicazione all’UPBN mediante lettera raccomandata AR o fax e all’AS.PE Carige per conoscenza.

venerdì 14 novembre 2014

COMUNICATO N.31 - Presentazione di un esposto / reclamo alla Co.Vi.P.

L’Azienda continua a ignorare la nostra Associazione e le fondate istanze di cui è portatrice non avendo argomenti per motivare i propri comportamenti, passati e recenti, attraverso un dialogo costruttivo, rispettoso delle reciproche posizioni e delle norme pensionistiche esistenti.
La grave situazione in cui versa l’Azienda non è sufficiente a giustificare la strumentale difesa passiva su qualsiasi argomento sollevato, anche se scevro da oneri potenziali, attraverso la conferma delle scelte operate in passato, sempre a sfavore dei pensionati in caso di dubbio normativo, specie riguardo alla platea delle pensioni integrative modeste, ma molto numerose; scelte ancor più odiose alla luce degli episodi di mala gestio pubblicamente emersi e delle rilevanti perdite economiche accollate a chi aveva investito una parte dei propri risparmi famigliari in azioni della banca nella quale lavorava.
Pur avendo fiducia nelle capacità professionali dei nuovi vertici aziendali, sconcerta l’aprioristico avallo di qualsiasi decisione presa dalla precedente amministrazione in materia di pensioni, con la conseguenza implicita di indurre i ricorrenti ad adire le vie legali, traendo più vantaggio dai fattori economico-temporali sperequati che non dalla difesa dell’interpretazione data alle norme applicate.
Viste le risposte insoddisfacenti sin qui ottenute, e considerato che la banca si fa sempre scudo della prescrizione quinquennale per non pagare in ogni caso quanto periodicamente dovuto ma non  corrisposto, il Presidente, a ciò autorizzato dal Consiglio Direttivo, ha presentato, in data 5/11 u.s., in proprio, a nome di As.Pe. Carige e degli iscritti che avevano conferito delega, il preannunciato esposto/reclamo alla Co.Vi.P. - Commissione di Vigilanza sul Fondi Pensione - per i seguenti motivi:
  1. Mancata formazione del previsto Organismo di controllo elettivo;
  2. Mancato aggiornamento monetario del minimo garantito;
  3. Illegittimo blocco della perequazione 1998/2000;
  4. Violazione dell’art. 2117 c.c.;
  5. Esclusione della pensione dalle somme percepite per vacanza contrattuale;
  6. Mancata consegna del conteggio individuale della pensione;
  7. La (censurabile) nomina del Responsabile del Fondo.

Nelle more delle decisioni sulle materie di competenza dell’Organo di vigilanza, solitamente non brevi, l’Associazione valuterà i tempi e i modi delle altre opzioni sul tappeto, intendendo peraltro continuare a privilegiare una preventiva dialettica con la banca rispetto ai contenziosi giudiziari, ovviamente se Carige lo consentirà, abbandonando l'indisponibilità e l'alterigia sino ad oggi sempre dimostrata.

Il Presidente
       Giovanni Lo Vetere

giovedì 30 ottobre 2014

COMUNICATO N. 30 - Convenzioni. Tessera sconto cinema ACEC

I soci che hanno visitato la nostra sede in vico Falamonica sanno che siamo ospiti dell’Associazione SAS Liguria-ACEC, che gestisce i Cinema ex Parrocchiali in Genova e Provincia, con un accordo di collaborazione che ci consente di ridurre al minimo le spese di gestione.
I cinema del circuito programmano ottimi film recenti e d’essai, in sale accoglienti, dove di solito teniamo le nostre assemblee.
E’ con piacere, quindi, che segnaliamo ai Soci la possibilità di acquistare dalla stessa ACEC, presso la nostra sede, la tessera annuale al prezzo di € 5, che dà diritto all’ingresso in tutti i cinema sotto indicati con biglietto ridotto per l’intera stagione. 

 

sabato 12 luglio 2014

COMUNICATO N. 29 - Lettera aperta al Presidente Carige dott. Cesare Albani Castelbarco

In considerazione dell’interesse generale che l’argomento riveste per la nostra Associazione e per le centinaia di soci che hanno ricevuto da Banca Carige la raccomandata datata 17/4 u.s. in riscontro della lettera individuale di reclamo per l’inosservanza di alcune clausole del Regolamento FIP, si pubblica qui di seguito la risposta del nostro Presidente Giovanni Lo Vetere, data sia a titolo personale sia per conto dei soci interessati, nelle more della presentazione di un esposto alla Co.Vi.P.



venerdì 27 giugno 2014

COMUNICAZIONE N.28 - Perequazione 1998/2000 e data collocamento a riposo


Si fa seguito alla comunicazione n°26 in merito alla mancata perequazione sulla quota FIP al personale collocato a riposo nell’anno 1999 e precedenti, titolare di un trattamento pensionistico complessivo d’importo superiore alle fasce protette, per informare che presso la sede è disponibile la lettera d’interruzione dei termini del credito periodico e degli arretrati quinquennali da personalizzare e sottoscrivere dai singoli aventi diritto.
Si precisa, inoltre, che per i conteggi delle quote a credito non sono più necessari i cedolini 1998/1999/2000, ma è sufficiente presentare un qualsiasi recente cedolino espresso in euro. 
Al fine di migliorare la comunicazione interna, anche per altre iniziative previdenziali, s’invitano tutti i soci a voler segnalare la data di decorrenza della pensione, preferibilmente via e-mail (aspe.bancacarige@gmail.com) oppure con sms o chiamando il n°3285383077 (AsPe Segreteria) e/o il n°3286164282 (AsPe Sede, solo in orario d’ufficio).
Per richiedere altre informazioni e/o fissare appuntamenti nel periodo Luglio/Agosto chiamare la segreteria o qualsiasi Consigliere essendo l’apertura della sede sociale limitata a un solo giorno la settimana, di massima il mercoledì.

venerdì 13 giugno 2014

COMUNICATO N. 27 - Aumento di capitale Banca Carige

Il preannunciato aumento di capitale della Banca di € 800 milioni avverrà mediante collocazione di 93 nuove azioni ogni 25 possedute al prezzo di € 0,10 caduna dal 16/6 al 4/7/14; i diritti d’opzione non utilizzati entro quella data saranno venduti sul mercato borsistico.
Il prezzo delle nuove azioni rispecchia la difficile situazione societaria, da tempo evidenziata e a tutti nota, con un differenziale del 75% sulle ultime quotazioni e uno sconto del 40% sul valore teorico del titolo ex opzione.
E’ prevedibile che l’immissione sul mercato di 8 miliardi di nuove azioni, non ancora disponibili, a fronte di 2,15 miliardi di vecchie azioni crei problemi tecnici e forti anomalie sulle quotazioni dei diritti (come già accaduto con l’analoga operazione del MPS).
La Fondazione Carige ha annunciato l’esercizio del diritto d’opzione, ma anche la volontà di ridurre ulteriormente la propria partecipazione dopo l’aumento di capitale, per cui lo scenario futuro dipenderà fortemente dalle decisioni dei Fondi che sono già entrati nel capitale della Banca e dagli investitori che sottoscriveranno l’eventuale inoptato.
Lo scenario non appare adatto ad un investitore cassettista, quali sono i nostri soci pensionati, ammesso che abbia le disponibilità finanziarie per partecipare all’aumento (in misura leggermente inferiore rispetto all'importo dell'investimento).
A parte gli imponderabili riflessi dell’andamento economico generale, i punti a favore della sottoscrizione sono la soluzione di continuità con il passato e l’esistenza di un serio piano industriale, mentre i punti a sfavore possono individuarsi nell’incertezza sul futuro assetto proprietario della Banca e nell’eventuale necessità di nuove iniezioni di capitale fresco o per effetto di norme di vigilanza BCE o in conseguenza di difficoltà nella realizzazione del piano industriale.
La scelta è del tutto personale e va effettuata basandosi esclusivamente sulle proprie valutazioni in merito alla qualità del management e alle possibilità di ripresa della Banca, tuttavia si consiglia di non aspettare gli ultimi giorni per prendere le proprie decisioni, quando i diritti inoptati hanno un mercato sottile e possono perdere valore a causa dell’eventuale eccedenza dell’offerta.

mercoledì 28 maggio 2014

COMUNICATO N. 26 - Perequazione (ossia rivalutazione periodica) delle pensioni aziendali Carige per gli anni 1998/2000 - Aspetti procedurali da osservarsi da parte degli interessati che non hanno attivato specifica vertenza giudiziale.



Con il Comunicato n. 21  si e' portato a conoscenza dei Soci l'esito di alcune vertenze giudiziarie relative alla prequazione  delle pensioni per il periodo 1998/2000.
Si fa,quindi, rinvio a detto Comunicato per gli inerenti aspetti illustrativi.

Poichè la banca è solita opporre la prescrizione quinquennale a fronte  di ogni richiesta  (giudiziale)  di arretrati per quote di pensione dalla stessa erroneamente non erogate (come nel caso di specie), è piu' che opportuno che tutti coloro che sono andati in pensione  entro il 31/12/1999 si attivino per interrompere formalmente  gli specifici  termini di prescrizione ; cosi' facendo, risulteranno prescritte le sole maggiori somme  non erogate per il periodo anteriore agli ultimi 5 anni .

Piu' puntuali informazioni ed illustrazioni sulle singole posizioni (contabili e procedurali) potranno essere acquisite presso la Sede As.Pe., durante l'usuale apertura dal mercoledì al venerdì , dalle ore 15 alle ore 18.

venerdì 2 maggio 2014

COMUNICATO N. 25 - Assemblea Banca Carige 30/4/2014 - Intervento del dott. Giovanni Lo Vetere, Presidente As.Pe. Carige

Premesso il sincero apprezzamento per la chiarezza con cui l’Amministratore delegato ha esposto la situazione della Banca, anche se frequentemente messa a confronto con un campione d’aziende di credito che non hanno certo brillato in virtuosità di gestione, debbo dire che “AS. PE. Carige”, l’Associazione Pensionati del Fondo integrativo aziendale che rappresento, e i soci che hanno dato delega non approveranno il Bilancio 2013 anche se registra e chiude un periodo di gestione negativa della Banca. Pur trattandosi di un gesto simbolico, non è stato deciso in Consiglio a cuor leggero, soprattutto se si ricorda che il 30/9 dello scorso anno avevamo condiviso:
  1. la soluzione di continuità nella governance aziendale;
  2. le necessità dell’intero aumento di capitale di 800 milioni;
  3. il ri-orientamento strategico di Carige, confermato dal recente piano industriale, che prevede una più congrua valutazione degli attivi di bilancio e la programmata adozione di nuovi modelli organizzativi e gestionali, con l’abbandono dell’improvvida strategia di crescita dimensionale perseguita dal management a qualsiasi prezzo, anche dopo lo scoppio della crisi.
Di fronte al disastro di quasi 3 miliardi di perdite emergenti (rettifiche al lordo dei crediti d’imposta, che nella migliore delle ipotesi pagheranno i contribuenti), non tutte riconducibili alla crisi in atto, il nostro dissenso trova fondamento negli aspetti complessivi delle risultanze economiche tardivamente rilevate con un’abnorme crescita dell’attivo aleatorio e infruttifero (crediti d’imposta e deteriorati), nonché in varie questioni di dettaglio.
Fra queste ultime, marginale, ma significativa per un’associazione come la nostra, sorprende e preoccupa la riduzione dell’accantonamento per i Fondi di quiescenza del personale di € 13 milioni (voce 120, sez.12 del passivo), attuata elevando il tasso di sconto della riserva matematica (+0.25%), in netta controtendenza rispetto alle variazioni avvenute nei tassi di mercato (-1%) e alla ricostituzione decisa lo scorso anno, pur in presenza dei corposi esodi anticipati inseriti nel piano industriale, che inevitabilmente graveranno sul Fondo pensionistico.
C’è anche la questione sollevata da centinaia di ex dipendenti sull’illiceità del blocco dell’importo base delle pensioni aziendali minime (circa € 300 mensili lordi), che andrebbe discussa e prudentemente valutata senza contare sulla selezione naturale degli aventi diritto. Non si tratta di una rivendicazione, fuori luogo in questa sede, ma di considerazioni sul bilancio, poiché la banca è tenuta a garantire le prestazioni attuali e prospettiche del Fondo, anche con il proprio patrimonio; conseguentemente le carenze sugli accantonamenti dedicati comportano oneri per gli esercizi successivi che impattano sui risultati futuri.
Non siamo d’accordo sulla libertà che si riserva la Banca, rifacendosi ai principi contabili IAS, di confondere nel proprio bilancio il patrimonio di destinazione del Fondo (contrattualmente previsto e ancora contabilmente distinto nel bilancio Carige del 2010), che deriva dall’accumulo di retribuzioni differite accantonate durante la fase di lavoro, intangibili a sensi dell’art. 2117 C.C. (come sancito dalla Cassazione per un caso identico).
Il nuovo slogan aziendale “trasparenza, ascolto e dialogo”, che apprezziamo, rischia di rimanere lettera morta dal momento che la Banca si rifiuta persino di riconoscere l’esistenza delle Associazioni dei pensionati e di osservare gli impegni scritti sulla costituzione di un ben definito Organismo di rappresentanza democraticamente eletto dagli iscritti al Fondo, nonostante l’esistenza di un loro preciso diritto contrattuale, collettivo e individuale. Eppure il riconoscimento e l’attuazione di una rappresentanza elettiva dei diretti interessati avrebbero, senza costi aggiuntivi, un sicuro ritorno d’immagine in termini di trasparenza e di fiducia, visto il contributo che migliaia di ex dipendenti possono continuare a dare nei territori di residenza per consolidare la fiducia della clientela nella Banca.
Per i motivi enunciati, ma anche per non avallare l’operato delle precedenti gestioni, voteremo contro l’approvazione del Rendiconto 2013, pur condividendo la necessità di attuare rapidamente un incisivo piano di ristrutturazione.
A nostro giudizio sarebbe opportuno procedere velocemente alla fusione delle banche del Gruppo, che autonome sono fonte di duplicazioni di rischi e di costi, e dare la priorità alle azioni di recupero dei grandi crediti deteriorati, fonti di possibili miglioramenti economici, finanziari e patrimoniali. Ben vengano le cessioni delle Assicurazioni e degli sportelli nelle aree che si vogliono abbandonare, difficili però da realizzare, mentre ci si augura che le razionalizzazioni nell’area territoriale d’elezione siano selettive e graduate se si vogliono cogliere, come sembra, le opportunità dei tradizionali punti di forza della Banca, servendo professionalmente un maggior numero di famiglie e di medie e piccole imprese.

sabato 26 aprile 2014

COMUNICATO N. 24 - VERBALE ASSEMBLEA ORDINARIA 2014



AS.PE. CARIGE 

ASSOCIAZIONE PENSIONATI DEL FONDO INTEGRATIVO AZIENDALE BANCA CARIGE

Verbale Assemblea Ordinaria 2014



L’anno 2014, il giorno 8 del mese di aprile, alle ore 15:00 - in Genova, nei locali (g.c.) del Cinema Cappuccini - piazza dei Cappuccini, 1, (Chiesa del Padre Santo) - essendo andata deserta la prima convocazione del giorno 7, a seguito di convocazione per lettera o e-mail del 14 marzo, intervengono per partecipare i 112 soci, in proprio e portatori di 95 deleghe, di cui all’elenco allegato. Su proposta di alcuni soci, il Vice Presidente vic. Giorgio Guglielmi, è chiamato per acclamazione a svolgere le funzioni di Segretario dell’Assemblea.
A norma dell’art. 13 dello Statuto sociale presiede l’assemblea il Presidente Giovanni Lo Vetere che dichiara l’Assemblea validamente costituita ed atta a deliberare sugli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:
a. Relazione annuale del Presidente.
b. Approvazione del Bilancio dell’esercizio 2013.
c. Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.
d. Informativa sulle iniziative in corso.
e. Eventuali spese non ricorrenti e misura delle quote sociali.
f. Partecipazione e deleghe dei soci alla prossima Assemblea di Banca Carige.
g. Varie ed eventuali.


a) Relazione annuale del Presidente.

Il Presidente rivolge cordiale saluto e un sentito ringraziamento a tutti i presenti e ai soci che hanno dato delega; ricorda che la consistenza della popolazione sociale (100 promotori all’atto di costituzione dell’associazione, maturata fino a 270 a fine 2013) conta in oggi oltre 400 soci e che appare ragionevole la previsione di raggiungere e superare quota 500 entro la fine anno. Prima d’iniziare, esprime un amichevole e commosso ricordo per i soci Domenico Ventura, Raffaele Vignola, Sergio Vergani, Franco Franzetti e Diego Cavagnaro, che sono ci hanno lasciati nell’anno appena trascorso.

Ricorda come l’Associazione, che il 14 marzo ha compiuto un anno, abbia bruciato le tappe per avviare le attività istituzionali più importanti e procede alla sommaria disanima degli eventi occorsi nel corso di questi dodici mesi.

Purtroppo, l’atteggiamento della Banca è stato sin dall’inizio di preconcetta ostilità, essendo state ignorate la lettera di presentazione e tutte le successive richieste, quasi che una qualsiasi risposta potesse costituire riconoscimento e legitimazione della nostra Associazione, subito considerata scomoda; la nuova “governance”, seppure meno invadente in materia di Fondo pensioni della precedente amministrazione, lascia infatti che la Direzione del Personale continui a trattare la nostra associazione con sufficienza e malcelata insofferenza, considerando i Soci quali meri utenti e non già contitolari del Fondo, ma per noi è la miglior prova che ci fosse bisogno di uno o più nuovi soggetti unitari organizzati degli iscritti FIP in quiescenza non adeguatamente tutelati dalle OOSS, che privilegiano i contratti collettivi di lavoro del personale in servizio.

Il compito dell’Associazione appare tutt’altro che facile, visto che buona parte dei diritti aboliti o a rischio per quanto attiene al FIP derivano da leggi inique, che non si limitano a tagliare il potere d’acquisto delle pensioni INPS, ma impattano pure sui trattamenti complementari, anche d’importo modesto, pur trattandosi di retribuzione differita, risparmio che, al pari delle altre forme, è tutelato dalla Costituzione;

Mentre all’interno di Carige sta cambiando tutto, lo slogan “attenzione, ascolto e dialogo” nei confronti degli interessi territoriali diffusi (stakeholders), non sembra valere per i pensionati che, con le loro famiglie, sono pur sempre importanti clienti e azionisti della Banca, oltre che “comproprietari” del FIP; se è pur vero che il momento è molto delicato e che la Banca ha grandi problemi da risolvere, non è certo rifiutando il dialogo che si possano risolvere i problemi, tanto più che l’istituzione dell’Organo di rappresentanza, previsto dal Regolamento per garantire democrazia, trasparenza e fiducia, non comporterebbe alcun costo;

La nostra Associazione si è costituita per due motivi: in primis per seguire da vicino l’andamento normativo e patrimoniale del Fondo (chiuso nel 1991 e in oggi prevalentemente composto da pensionati diretti e di reversibilità) e per valutarne l’integrità e la destinazione nonostante l’Azienda lo consideri una mera voce di bilancio e lo Stato fonte di entrate fiscali, mentre il secondo motivo, moralmente non meno importante, è di assistere i colleghi in pensione o prossimi alla pensione, affinchè ragionevolmente e dignitosamente possano presentare le loro istanze, ottenere ascolto e avere una loro rappresentanza autonoma essendo i loro interessi spesso misconosciuti: i goffi tentativi di ignorare l’Associazione sono di sprone per crescere e per intensificare le nostre iniziative.

In poco tempo, grazie all’opera qualificata e disinteressata dei Consiglieri e di alcuni altri Soci volenterosi, l’Associazione ha assunto grande vitalità, organizzata in regola con le norme amministrative e fiscali degli enti no profit, avendo ben presente la necessità di limitare al massimo i costi e di creare un punto di consulenza e d’incontro, anche virtuale, a disposizione di tutti i soci.

Nell’ambito del Consiglio Direttivo si sono verificati gli avvicendamenti di Frixione e Calabrese in sostituzione di Simonetti e Uber che hanno lasciato per impegni personali, ma che comunque continuano a dare la collaborazione nei loro campi; in particolare, Uber, brillante e affermato vignettista politico, gestisce tutt’ora in modo eccellente il nostro sito Internet; in questo contesto Puccio, terzo dei non eletti, subentrerà presto a Bisso che peraltro continuerà gestire dal proprio domicilio e con livello altamente professionale le attività informatiche inerenti all’Associazione; il Tesoriere Di Salvo segue in modo encomiabile la contabilità, il VPv Guglielmi è fra i più impegnati nelle attività di sede, organizzative e nella campagna nuovi soci, Arzani svolge con grande competenza il compito di delegato in materia di regolamenti e leggi pensionistiche, Mongiardino cura i rapporti con gli enti gestori della polizza sanitaria, il Segretario Lantero tiene i contatti con i soci e svolge un’efficace opera di sviluppo, come peraltro la VP Cardinale e Ferrari, che operano in sede o coprono i turni di presidio.

Le regole amministrative e fiscali richiedono attenzione, esperienza e studio; per fortuna è possibile consultare la rete Internet e ricorrere alle qualificate competenze dei soci, senza dover dipendere da professionisti esterni.

Il problema della sede sociale è stato felicemente risolto stipulando un accordo di collaborazione con la SAS Liguria, che ci ospita tre volte la settimana in vico Falaminica 1/12sc.destra; nell’esercizio scorso, anche grazie alla coabitazione, le spese correnti e gli investimenti sono stati oculatamente contenuti, rendendo possibile l’accantonamento del 50% delle quote sociali per le future esigenze.

Il maggior impegno di risorse è stato determinato dalle comunicazioni con particolare riguardo per la posta ordinaria, la più obsoleta e costosa, mentre il data base libro soci e la posta elettronica, anche PEC, hanno reso possibili frequenti comunicazioni via e-mail; mentre ai soci non collegati in rete sono stati inviati sms sui rispettivi cellulari; il sito Internet, ancora poco visitato, integra gli altri mezzi di comunicazione; vi si possono trovare tutti i comunicati ai Soci nonché tutti i documenti e le informazioni attinenti all’Associazione quali lo statuto, la composizione degli organi sociali, gli orari di apertura della sede sociale e i turni di assistenza e presidio, lo specimen della domanda di iscrizione, le condizioni dei contratti assicurativi;

Inoltre, allo scopo di promuovere nuove adesioni, favorire l’incontro fra colleghi e rispolverare vecchie amicizie è stato periodicamente inviato a tutti i soci l’elenco completo degli associati inclusivo dei loro recapiti telefonici e/o degli indirizzi e-mail.

Il Presidente accenna alle più importanti iniziative istituzionali ancora in corso, fra cui la rivendicazione della rivalutazione del minimo FIP ante pensionamento, che ha impegnato molto l’Associazione per gli adempimenti connessi all’interruzione dei termini di prescrizione, già notificata da un centinaio di iscritti per non perdere i diritti pregressi; l’altra richiesta, a tutti nota, per la larga partecipazione, in prima persona, dei singoli soci titolari del diritto contrattuale, è per la costituzione dell’Organismo di rappresentanza degli iscritti previsto dall’art. 6 del Regolamento pensionistico, ma rinvia l’approfondimento e la discussione in merito alle due iniziative al punto d) dell’O.d.G.

Dall’1/1/2014 As. Pe. Carige fa parte della FAP Credito, Federazione nazionale di tutte le As. Pe. bancarie con 45.000 iscritti, per lo scambio di informazioni in materia di rapporti istituzionali, interpretazioni delle leggi e cause pensionistiche.

Dopo un’accurata indagine conoscitiva, è stata stipulata una convenzione tramite l’Unione Pensionati del Banco di Napoli con a Compagnia Cattolica per l’assicurazione sanitaria dei soci, che offre adeguate coperture sino a 86 anni d’età con un premio nettamente inferiore a quello applicato con la polizza Caspie; è ragionevolmente prevedibile che alla scadenza triennale della polizza aziendale, molti colleghi migreranno sulla nuova copertura assicurativa, tanto più se la sperimentazione da parte dei primi soci darà esito positivo, soprattutto in tema di gestione dei rimborsi.

Il Presidente conclude la relazione ricordando che l’impegno volontario dei componenti del Consiglio Direttivo se da un lato può completare il buon uso del meritato tempo libero, non deve per questo diventare un impegno lavorativo né un compito esclusivo di pochi e insostituibili addetti; invita quindi i soci di buona volontà e/o portatori di competenze specifiche a farsi avanti e dare una mano, anche se non formalmente eletti, per creare i presupposti di futuri indispensabili ricambi.

Dopo questa raccomandazione rinnova l’invito a portare nuovi soci, perché a medio termine sarà solo il numero degli iscritti che farà pesare i nostri atti e quadrare i bilanci.

L’Assemblea all’unanimità approva la relazione annuale.



b) Approvazione del Bilancio 2013.

Su invito del Presidente, il Tesoriere Angelo Di Salvo distribuisce in sala un certo numero di copie del Bilancio 2013 e ne commenta le voci come segue: “Il primo bilancio dalla costituzione di As.Pe. Carige, avvenuta il 14/3/2013, è la sintesi di 9 mesi e mezzo di intensa attività organizzativa e dell’avvio di alcune iniziative istituzionali.

E’ necessario premettere che il conto economico non registra le spese di gestione del Comitato Promotore, ivi comprese le donazioni erogate agli Enti che hanno messo a disposizione le sale per le due assemblee costituenti, sostenute da un fondo spese precostituito dai Soci promotori, né quelle sostenute in proprio dai Consiglieri per lo svolgimento degli incarichi di competenza nel corso dell’esercizio sociale.

Le entrate sono costituite dalle quote sociali per € 5.015,00 versate dai 274 iscritti alla data del 31/12/2013, e da € 114,36 per interessi attivi, in massima parte connessi al trasferimento sul conto dell’Associazione dei residui Fondi spese dei soci ricorrenti nelle cause legali in corso (complessivamente € 18.994 registrati a Debitori e Creditori).

Le spese generali ammontano a € 2.487,80 e comprendono spese correnti per € 1.341,40, tasse di registrazione dell’atto costitutivo per € 285,00 e costi per l’acquisto di macchine d’ufficio HW e SW per € 861,40.

L’Associazione si è infatti dotata di un PC Asus desktop con sistema Windows 7, di una memoria esterna, del programma Windows Office Professional 2010, di una stampante HP laser e altra stampante fotocopiatrice scanner Epson, beni acquistati via Internet a costi contenutissimi e immediatamente ammortizzati.

Le spese correnti sono particolarmente ridotte grazie ad un accordo di collaborazione stipulato con la SAS Liguria e ACEC SAS, che ci ospitano in vico Falamonica 1/12, il quale prevede l’uso di una stanza per alcuni giorni la settimana al costo iniziale di € 100,00 mensili, comprensivo di IVA, oneri condominiali, energia elettrica e collegamento telefonico WiFi. Il compenso, sia pure portato a € 150,00 mensili dall’1/1/2014, resta un tassello essenziale del contenimento dei costi, che lieviterebbero immediatamente nel caso di un trasferimento in locali autonomi e più idonei ad assecondare lo sviluppo della nostra Associazione.

Le altre spese per € 600,60 riguardano materiale di consumo, cancelleria, postali, telefonia di servizio e abbonamenti a PEC e al sito Internet.

L’esercizio si chiude quindi con un avanzo di € 2.641,56, che si propone di riportare a nuovo al fine di costituire il “Fondo comune” di cui un’associazione no profit, come è la nostra, si deve dotare per fronteggiare rischi e spese impreviste, ma anche per sostenere l’attività istituzionale, che è appena iniziata e che comporterà maggiori oneri in un prossimo futuro.

Il Presidente ringrazia il Tesoriere e invita il Revisore dei Conti, Armando Botto, a presentare la relazione del Collegio, qui di seguito sinteticamente riportata:

c) Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.

Bilancio consuntivo dell' esercizio chiuso al 31 dicembre 2013:
Entrate esercizio 2013: €. 5.129,36 
Uscite esercizio 2013: €. 2.487,80
Avanzo di esercizio: €. 2.641,56
Confronto con la Situazione Patrimoniale al 31 dicembre 2013:
Componenti attive: €. 22.335,56
Componenti passive: €. 19.694,00
Avanzo di esercizio: €. 2.641,56

I Revisori dei conti hanno esaminato la contabilità' ed il libro soci con il Tesoriere riscontrandone la regolare tenuta, si esprime parere favorevole all' approvazione del Bilancio consuntivo al 31 dicembre 2013 così come predisposto dal Consiglio Direttivo.
(Firmato Armando Botto, Giorgio Grandi e Luigi Lanzone)

Il Bilancio 2013 e le connesse relazioni integrative del Tesoriere e del Collegio dei Revisori dei Conti sono approvate dall’Assemblea all’unanimità.
(Il Prospetto dettagliato del Bilancio è visibile mediante il presente link)


d) Informativa sulle iniziative in corso.

Il socio Renato Lari chiede la parola per chiedere chiarimenti in merito alla lettera ricevuta il 14/2 u.s. da Banca Carige sulla costituzione di un Organo di rappresentanza, che non sembra quello previsto dal Regolamento. Segnala d’aver chiesto alla Dircredito, alla quale è iscritto, quali siano i nominativi che rappresentano i pensionati ex personale direttivo, senza ricevere una convincete spiegazione in proposito.

Il Presidente delega la risposta al Consigliere Carlo Arzani che illustra il panorama normativo in cui si inserisce l’argomento e chiarisce le motivazioni per cui nella stesura del Regolamento del 1992 venne prevista l’istituzione di un Organismo di rappresentanza, elettivamente costituito dagli iscritti; iscritti che ad oggi sono in prevalenza dipendenti in quiescenza; ricorda come sin dalla sua costituzione As.Pe. si sia attivata indicando pregresse richieste scritte e come il comportamento della Banca sia stato sistematicamente omissivo; precisa inoltre che la Banca, dopo aver sottoscritto in data 9/06/2009 un accordo con le OO.SS. (tenuto volutamente riservato), ha rinnovato tali intese sempre e soltanto con il Sindacato e in modo del tutto insensibile a quanto significatole da As.Pe. dandone comunicazione con lettera del 14/02/2014, indirizzata a tutti gli iscritti, dove si indicavano i nominativi del Responsabile FIP e dei componenti di un diverso e innovativo Organismo di Rappresentanza; tali nomine sono state contestate in toto con lettera individuale sottoscritta dalla grande maggioranza dei Soci As.Pe., cui seguirà un esposto indirizzato alla Co.Vi.P., ente deputato al controllo dei Fondi Pensione, ma anche a dirimere in via preliminare e non vincolante i reclami dei singoli iscritti e delle associazioni che li rappresentano.

Su richiesta di alcuni partecipanti, il Consigliere Carlo Arzani procede all’illustrazione delle motivazioni per cui As.Pe. ha avviato la vertenza del “minimo garantito” evidenziando e motivando le errate interpretazioni aziendali della normativa di legge e il conseguente blocco nelle misure in atto nel 1997 e conclude con l’indicazione dei requisiti necessari per l’eventuale adesione a questa iniziativa.

Il Presidente ritiene ingiusto che in presenza leggi pensionistiche complicate e spesso contraddittorie, invece di confrontare le rispettive posizioni, si cerchi di scoraggiare le rivendicazioni dei pensionati, che non hanno tempo e mezzi per impegnarsi in lunghe e incerte cause giudiziarie per le quali non sono nemmeno previste la class action e la mediazione preventiva di conciliazione, introdotta nel processo civile per altre materie.

Ricorda, a questo proposito, che per la causa di perequazione anni 1998/2000, intentata da un gruppo di Colleghi e vinta in Cassazione dopo 10 anni di riti bizantini, si è dovuto combattere soprattutto con le procedure, purtroppo non riformabili a causa dei forti interessi in gioco.

In siffatta situazione risulta economicamente più utile per l’Azienda affrontare una causa legale promossa da pochi coraggiosi e in buona salute piuttosto che arrivare ad una transazione con tutti gli aventi diritto,e conseguentemente le risposte sono inevitabilmente lacunose e autoassolventi.

Continua ricordando il costante impegno dell’As.Pe. nelle attività di analisi dei bilanci Carige e del Fondo pensioni, nonché la partecipazione dei propri rappresentanti alle Assemblee degli azionisti, allo scopo di monitorare gli alti e bassi della consistenza del FIP, dovuti essenzialmente al tasso di attualizzazione degli impegni applicato e al fatto che l’Azienda lo consideri una mera voce di bilancio appellandosi ai principi contabili IAS.

Il Consigliere Carlo Arzani interviene per spiegare come Carige si rifiuti, erroneamente, di riconoscere il FIP Aziendale quale “fondo speciale di previdenza ex-art.2117 c.c.” e pertanto “fondo di destinazione”, come invece ha chiarito debba essere inteso la Suprema Corte di Cassazione con sentenza n.3630/2200.

Si tratta del problema collettivo di maggior rilievo, specialmente nel momento in cui la Banca si trova a dover affrontare rilevanti problemi di bilancio: un fondo di destinazione speciale di previdenza, quale il nostro, non potrebbe essere utilizzato dalla Banca (neppure saltuariamente, come sembra invece fare) alla stregua di un proprio esclusivo bene da cui trarre capitali da utilizzare per le proprie politiche di bilancio.

Il Socio Giancarlo Carosio interviene per chiedere un chiarimento sulla situazione di quanti, come la moglie Marina Scotto, siano in quiescenza in regime parzialmente contributivo: la risposta è che si tratta di una fattispecie del tutto nuova, da esaminare caso per caso.

L’Assemblea prende atto, compiacendosi, degli esaurienti commenti tecnici forniti dal Consigliere Arzani.



e) Eventuali spese non ricorrenti e misura delle quote sociali.

Il Presidente comunica che, in difformità con la deliberazione assunta dall’Assemblea costituente, l’aumento della quota associativa annuale di base da € 10 (per la frazione d’anno iniziale) a € 12 per il 2014, non è stato applicato; il Consiglio Direttivo, viste le economie sin qui realizzate e considerato il lusinghiero incremento nel numero degli associati, propone che per il 2014 siano lasciate invariate le misure delle quote annuali di associazione.

Poi ricorda che sebbene a sensi di statuto le spese di eventuali cause legali siano a carico dei singoli ricorrenti interessati, può presentarsi la necessità di consulenze e/o pareri preliminari su argomenti di interesse comune, per cui chiede all’Assemblea di autorizzare il Consiglio a sostenere siffatte spese nei limiti del Fondo comune esistente o dell’avanzo di gestione corrente.

L’Assemblea ratifica la misura delle quote 2014 e delega al Consiglio Direttivo la valutazione e l’opportunità di sostenere eventuali spese legali nei limiti proposti.



f) Partecipazione e deleghe dei soci alla prossima Assemblea di Banca Carige.

Il Presidente si augura che, pur nel disastroso quadro del bilancio Carige 2013, il miglioramento dell’ economica in generale e il piano di ristrutturazione, varato di recente, aiutino a superare la crisi e a salvare il Fondo; a questo proposito ricorda che in occasione dell’Assemblea degli azionisti del 2013 si era presentato in proprio, qualificandosi anche come portatore delle istanze della nostra associazione, mettendo a verbale la perdita di prestigio e di valore della Banca, a causa di una gestione accentratrice e imprudente.

Per quanto attiene all’Assemblea degli azionisti del prossimo 30 aprile si intende dare corso ad un intervento prevalentemente mirato sulla natura giuridica e contabile del Fondo; invita quindi i Soci As.Pe. titolari di azioni Carige a partecipare personalmente o di conferire delega recapitando i biglietti di ammissione presso la sede sociale.



Alle ore 17:20, null’altro restando da discutere e/o deliberare, il Presidente dichiara conclusa l’Assemblea.

         Il Segretario                                                                                     Il Presidente
    (Giorgio Guglielmi)                                                                            (Gianni Lo Vetere)




domenica 13 aprile 2014

COMUNICATO N. 23 - Assemblea ordinaria Banca Carige del 30 aprile 2014

I nostri soci, titolari di azioni Carige, che intendono conferire delega per la partecipazione all’Assemblea della Banca, che si terrà al Centro Congressi Magazzini del Cotone, Sala Maestrale, Porto Antico, Mercoledì 30 aprile 2014 alle ore 10.30, possono consegnare i biglietti di ammissione presso la nostra sede, in vico Falamonica 1/12 sc.d nell’orario d’ufficio, o imbucarli nella cassetta delle lettere sita nell’androne del palazzo.
Le deleghe dovranno essere riempite in occasione della visita o lasciate in bianco, con successive intese telefoniche di compilazione, onde non superare il limite statutario di 20 deleghe per ciascun delegato.
Si ricorda che i biglietti di ammissione sono emessi da qualsiasi sportello della Banca Carige, entro il 24/4 p.v., indipendentemente dalla dipendenza di appoggio della custodia titoli. I soci che pensano di intervenire personalmente sono pregati di segnalare il numero delle azioni detenute a fini statistici connessi alla crescita della compagine sociale di As.Pe. Carige. dall’ultima Assemblea ad oggi.

giovedì 27 marzo 2014

COMUNICATO N. 22 - Convocazione dell'Assemblea annuale 2014

AS.PE. CARIGE
ASSOCIAZIONE PENSIONATI DEL FONDO INTEGRATIVO AZIENDALE BANCA CARIGE
vico Falamonica, 1/12 sc. d - 16123 Genova – aspe.bancacarige@gmail.com – tel. 3285383077
_______

  • A TUTTI I SOCI
Genova, 14 marzo 2014
CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA ANNUALE

Ai sensi dell’art. 8 dello Statuto sociale, il Consiglio Direttivo ha convocato l’Assemblea annuale, che si terrà in prima convocazione il giorno 7 aprile 2014, ore 17, presso la Sede sociale e, in seconda convocazione, Martedì 8 aprile 2014, ore 15, in Genova, piazza dei Cappuccini, 1, (Chiesa del Padre Santo) nei locali del Teatro Cappuccini, con il seguente ordine del giorno:

  1. Relazione annuale del Presidente.
  2. Approvazione del Bilancio dell’esercizio 2013.
  3. Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.
  4. Informativa sulle iniziative in corso.
  5. Eventuali spese non ricorrenti e misura delle quote sociali.
  6. Partecipazione e deleghe dei soci alla prossima Assemblea di Banca Carige.
  7. Varie ed eventuali.

Si ricorda che possono partecipare all’Assemblea tutti i soci in regola con il pagamento della quota sociale e che è ammesso il rilascio di delega (anche via e-mail) purché a favore di un socio e sino ad un massimo di cinque per ogni delegato.

Nell’attesa d’incontrarci, invio i più cordiali saluti a nome del Consiglio Direttivo e miei personali.
IL PRESIDENTE
Giovanni Lo Vetere

Attenzione – i Soci che trovano in allegato la lettera di risposta a Carige sull’Organo di Rappresentanza sono pregati di restituirla firmata ad As.Pe., personalmente o per posta semplice, con cortese urgenza.
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DELEGA ASSEMBLEARE AS.PE CARIGE

Il socio ________________________________________ , non potendo intervenire personalmente
.
delega il socio Signor/a ___________________________________ a rappresentarlo in Assemblea
l’8 aprile 2014, ore 15 (in seconda convocazione), dando per rato e valido quanto deliberato.
.
data _________________ In fede ____________________________________________

mercoledì 19 marzo 2014

COMUNICATO N.21 - Esito delle vertenze giudiziarie relative alla perequazione delle pensioni per gli anni 1998/2000.

E’ noto che le pensioni di legge a carico dell’INPS e quelle integrative erogate dal FIP/Carige di norma devono essere annualmente aggiornate per rivalutazione (c.d. perequazione automatica), secondo le regole stabilite dal legislatore.
Il legislatore stesso, tuttavia, nell’ultimo ventennio ha periodicamente bloccato per uno o più anni tale rivalutazione, principalmente sull’entità dei singoli trattamenti delle pensioni.
Per gli anni 1998-1999-2000 Banca Carige ha interpretato la legislazione dell’epoca nel senso di ritenere bloccata la perequazione sia sulle pensioni a carico dell’INPS, sia su quelle integrative erogate dal F.I.P.
Molti colleghi, con due separate ed autonome vertenze giudiziarie (la prima relativa al solo 1998 e la seconda anche al 1999 e 2000), hanno contestato tale comportamento, che in pratica ha riflessi non solo per il triennio citato, ma per trascinamento, anche in tutti gli anni successivi in cui ciascun interessato percepirà la pensione aziendale.
Con sentenza n. 1311 del 22/1/2014 la Corte di Cassazione ha reso definitiva la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Genova nella prima vertenza, che ha condannato Banca Carige a pagare la citata perequazione sulla quota di pensione a carico del F.I.P. indebitamente bloccata nel 1998. E’ stato così posto dalla Magistratura un punto fermo sul lungo contenzioso, peraltro poi proseguito, per l’intransigenza della Banca nel non voler estendere i relativi benefici a tutti gli aventi diritto, con una seconda causa, relativa anche alla perequazione per gli anni 1999-2000. Le decine di colleghi ricorrenti hanno già vinto in primo e secondo grado anche questa vertenza e la Corte di Appello di Genova, con decisione n. 46/2013, ha condannato Carige sia al riconoscimento della perequazione sulle prestazioni pensionistiche integrative, sia al pagamento delle spese processuali; rimane ancora pendente il ricorso di legittimità che Banca Carige ha voluto comunque presentare, anche in questa vertenza, alla Corte di Cassazione.
Abbiamo tutti ben presenti le garanzie (scritte) a suo tempo offerte dalla Banca ai singoli beneficiari delle prestazioni del F.I.P., ossia di volere sempre adottare un comportamento (aziendale) teso al massimo garantismo a favore degli iscritti, per cui ci chiediamo se Carige – esperito l’ultimo grado del successivo giudizio – vorrà rispondere positivamente alle richieste di estensione degli inerenti benefici anche nei confronti di tutti gli altri pensionati interessati, a prescindere dal fatto che si siano rivolti o meno alla Magistratura per farsi riconoscere il proprio credito.
Temiamo, purtroppo, che ciò non avverrà automaticamente, ma anzi che la Banca voglia opporre la prescrizione quinquennale sulle conseguenze economiche per il mancato riconoscimento dei diritti, sino ad ora non contestato in via giudiziale.
Se ciò dovesse avvenire ci si troverà un’altra volta di fronte ad un netto contrasto tra il predetto impegno garantista di Carige e quanto poi, invece, osservato in pratica dalla Banca: gli impegni non devono essere retoriche parole ma devono essere onorati nei fatti!
Si precisa comunque che i potenziali interessati all’estensione dei principi in argomento (giudizialmente riconosciuti) sono i pensionati Carige beneficiari delle prestazioni a carico del F.I.P. cessati dal servizio anteriormente al triennio 1998/2000, ovvero entro il 1999.

domenica 16 febbraio 2014

COMUNICATO N. 20

Alcuni soci hanno chiesto notizie in merito alle proposte del “Comitato di tutela del risparmio - Banca Carige”, che si riunirà in assemblea Giovedì 20 Febbraio 2014, ore 17.30, presso lo Starhotel di Corte Lambruschini, allo scopo di valutare la possibilità di un’eventuale class action per il danno subito dai piccoli azionisti. Al riguardo si segnala che la nostra Associazione non ritiene, per motivi istituzionali e di opportunità, promuovere o sostenere l’iniziativa, alla quale possono peraltro partecipare a titolo personale tutti i soci azionisti eventualmente interessati.

As.Pe. Carige 

mercoledì 12 febbraio 2014

COMUNICATO N. 19 - Lettera Aperta al Presidente della Banca Carige

Pubblichiamo la lettera aperta da noi indirizzata al Presidente della Banca Carige, che verrà inviata per conoscenza, con le firme di tutti i sottoscrittori, alla COVIP Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione e che sarà in seguito diffusa coi mezzi più opportuni in sede locale.
Per completezza d’informazione, pubblichiamo nelle pagine collegate anche la lettera da noi inviata alle OO.SS. e la risposta che la Banca ha fatto recapitare privatamente al nostro Presidente.
Ogni iscritto al Fondo, in servizio o in quiescenza, potrà aderire all’appello presso la nostra sede in Genova, vico Falamonica, 1/12 (4°p.), oppure chiedendo l'inserimento del proprio nominativo nell'elenco allegato, che sarà periodicamente aggiornato, attraverso l'invio di una e-mail all'Associazione (cliccare qui per invio facilitato).
Vi terremo informati sull’evolversi di questa spiacevole situazione, nell’auspicio che non si voglia davvero emarginare buona parte degli iscritti al Fondo, per il tramite della nostra Associazione, alla quale gli stessi hanno conferito ampio mandato in materia.

AS.PE. CARIGE

LETTERA APERTA

Dott. Cesare Castelbarco Albani
Presidente Banca Carige S.p.A.
_______________________________

Signor Presidente,

Le indirizziamo questa lettera aperta, pubblicata sul sito Internet www.aspecarige.it, non avendo “As.Pe. Carige” - Associazione costituita fra gli iscritti al Fondo pensionistico aziendale - ricevuto alcun riscontro ufficiale alle lettere di richiesta di costituzione dell’Organismo elettivo di rappresentanza degli iscritti al Fondo pensioni, previsto dalla dichiarazione in calce all’art.6 del Regolamento 23/1/1992.
In verità, una risposta evasiva - presumibilmente redatta per apparire formalmente garantisti e concilianti con COVIP - è stata inspiegabilmente recapitata al Signor Giovanni Lo Vetere, presso il suo indirizzo privato, nella sua qualità di semplice pensionato e non di Presidente di As.Pe. Carige, a titolo di cortesia e d’indiretta comunicazione agli altri associati, nel ribadito e chiaro intento di non riconoscere l’Associazione, troncando sul nascere qualsiasi forma di dialogo, anche sulla specifica materia contrattuale intesa a garantire trasparenza e rappresentatività partecipativa ai pensionati del Fondo aziendale.
Al riguardo chi amministra la Banca sa perfettamente che esiste un contratto immodificabile individualmente confermato a ciascun iscritto al Fondo, chiuso nel 1991 e pertanto oggi costituito in gran parte da pensionati, la cui regolamentazione prevede - senza nulla togliere alle rappresentanze sindacali, che in passato sul punto avevano formalmente concordato - la partecipazione diretta degli iscritti al Fondo, attraverso un organismo rappresentativo delle diverse categorie, democraticamente eletto, in perfetta coerenza con le disposizioni di legge.
E’ inutile che ci venga ricordato che la banca nel costituire altro Organismo rappresentativo degli iscritti ha osservato la normativa, perché non é quanto abbiamo contestato, infatti, le nostre istanze sono unicamente volte alla costituzione di un altro e diverso Organismo previsto dal Regolamento del FIP, per nulla in contrasto con le successive leggi in materia.
L’accelerazione data, d’intesa con le OOSS, al perfezionamento di un organismo di diversa concezione e natura, inoperante dal 2009, composto di elementi nominati dai soli Sindacati, che già avevano la facoltà di ottenere dall’Azienda periodiche informazioni sui criteri di gestione e sulla situazione del Fondo pensioni, più che una formale e tardiva osservanza, dopo anni d’inerzia, delle disposizioni di legge in materia di Fondi pensione, non può che apparire un mero espediente per escludere i delegati eletti tra i pensionati e il personale in servizio.
Inoltre, gli iscritti al Fondo, che sono invece diretti destinatari di una doverosa informativa, non hanno mai avuto alcuna comunicazione d’intese sindacali che modificassero nel tempo le clausole citate né tantomeno le hanno approvate, come invece normativamente dovuto, in special modo quando la Banca ci rappresenta “l’intendimento di mantenere nei confronti di tutti gli iscritti al Fondo delle pensioni… un atteggiamento pienamente rispettoso di tutte le disposizioni normative“.
A nostro parere, nell’attuale momento di difficoltà, qualsiasi contributo alla trasparenza, specie se esercitato con pieno diritto e senza oneri aggiuntivi (As.Pe. è pronta a concordare ed attuare quanto necessario per l’elezione di detto Organismo), dovrebbe essere accolto favorevolmente essendo necessario rilanciare a tutto campo una positiva immagine della Banca e attivarsi per riconquistare la fiducia dei risparmiatori e del mercato, fra cui non ultimo le migliaia di pensionati, che in buona parte hanno investito le loro liquidazioni nelle azioni della Banca, e che sul piano della comunicazione possono svolgere un ruolo fattivo al riguardo, specialmente in Liguria e in sede assembleare.
Ci rivolgiamo quindi, a Lei Signor Presidente, di cui abbiamo apprezzato la dichiarazione di portare avanti una politica improntata su valori di “Trasparenza, fiducia e ascolto” (Carige Notizie n°4), sia a titolo di soci As.Pe. sia di semplici iscritti al FIP, affinché un nostro elementare diritto contrattuale di voto venga riconosciuto, attivando il diverso l’Organismo di rappresentanza degli iscritti, come d’altra parte originariamente previsto, con le modalità del referendum elettivo fra candidati in possesso dei necessari requisiti .
Sottoscrivendo quest’ultimo appello, nonostante tutto confidiamo nel riesame delle nostre legittime istanze, non fondate su sterili incomprensioni terminologiche, e formuliamo i migliori auguri affinché gli sforzi e le iniziative del nuovo C.d.A. per ridare alla Banca la solidità e il prestigio di un tempo, siano presto coronati da pieno successo.

Porgiamo, con stima, i nostri più cordiali saluti.

CONSIGLIERI AS.PE. CARIGE
Giovanni Lo Vetere, Presidente, Giorgio Guglielmi (VPv), Anna Cardinale (VP), Matteo Lantero (Segr.), Angelo Di Salvo (Tes.), Carlo Arzani, Franco Bisso, Ferdinando Calabrese, Stefano Ferrari, Benedetto Frixione, Giuseppe Mongiardino

ASSOCIATI / ISCRITTI AL F.I.P.
Acquarone Claudio, Agosti Luigi, Agostinelli Giuliano, Agostini Carlo, Aicardi Agostino, Alfieri Carla, Angiolini Albino, Antoci Emanuele, Assandri Gian Franco, Aversano Salvietti Maria Teresa, Baccelliere Milvia, Badile Michele, Baglioni Volante Edi, Balboni Mario, Balocchi Giancarlo, Banderali Augusto, Barabino Gerolamo, Barbagallo Antonella, Barbagelata Giancarlo, Barbagelata Gianfranco, Barbieri Sandro, Barchi Costantino, Barilli Carla, Barisione Giacomo, Barone Alfonso, Bava Primina, Belfiore Gaetano, Benvenuto Angelo, Bergamaschi Italo, Bergami Patrizia, Berisso Agostino, Bernardi Gianna, Bersan Gino, Berti Sante, Bertucci Giuseppe, Bigazzi Carlo, Binetti Mirena, Bisaccia Francesca, Bocca Rosanna, Bolla Arrigo, Bolzacchini Luigi, Bonafede Angelo, Bongiovanni Lanfranco, Bonsignore Giorgio L., Bonsignorio Michele, Borchi Fulvio, Bordigoni Armanda, Borinato Carlo, Botta Gianfranco, Botto Armando, Botto Enrichetta, Bruzzo Ermanno, Bruzzo Giacomo, Bruzzone Cristina, Bruzzone G.B., Bruzzone Roberto, Burlando Baldovino, Bussei Fausta, Calabrese Aprile, Caliendo Raquela, Camoiano G.B., Campagna Giorgio, Campanella Lidia, Canepa G.B., Canepa Marco, Canessa Stefano, Caneva Ferdinando, Cannarozzo Eugenia Paola, Canton Fernanda, Carbone Franca, Carbone Luigi, Carita' Dino, Carnabuci Vittorio, Carosio Giancarlo, Carpi Elio, Carrossino Mauro, Casadio Mauro, Casapietra Luciano, Casazza Bruno, Castagneto Graziella, Castelletta Roberto, Castello Lorenzo, Catani Franco, Catorcini Giorgio, Ceccarelli Rita, Cella Luca, Cenci Antonio, Centimerio Vittorio, Cepollina Alessandro, Cerruti Elisa, Cevasco Nicola Piero, Chellini Vanda, Chiapperini Nicola, Chiappori Renzo, Chiostri Luigi, Chiuzzi Giorgio, Cimarosti Ines Anna, Cioncoloni Franco P., Cioni Silvana, Coletti Francesco, Colla Giuseppe, Comitardi Giorgio, Conte Giorgio, Cosentino Giuseppe, Cosso Luciano, Costa Rita, Costa Rosaria, Costa Walter, Cravino Bartolomeo, Crispo Renato, Croce' Liana, Crosta Gian Franco, Da Canal Angelo, Da Cha' Paolo, Dagna Giacomo, Danesi Pier Mario, De Barbieri Chiarina, De Bernardi Marco, De Giovanni Carmela, De Marchi Luciano, Del Guasta Giovanni, Del Monte Donatello, Del Puppo Gian Franco, Della Toffola Vilma Lucia, Dellepiane Maria, Dellepiane Piercarla, Demanuele Antonella, Dentoni Francesco, Di Giulio Guido, Di Rella Giuseppe, Dolcino Nadia, Donato Anna, Drago Ernesto, Erra Giovanni, Esposito Guido, Fabbrini Basilio, Fava Mirella, Faveto Rosita, Fazzini Arduino, Felicori Franco, Fenocchio Elisabetta, Fenocchio Giuliano, Ferrando Giacomo, Ferrando Giovanna, Ferrando Cappelli Luisa, Ferrari Carla, Ferrari Giancarlo, Ferraro Silvana, Ferrera Attlio, Fiore Alessandro, Fiore Claudio, Fiori Leonardo, Focardi Carlo, Fregni Fabio, Fusaro Francesco, Gabrielli Anselmo, Gaglione Stefano, Gambino Domenico, Gamenara Bruno, Garbarino Marco, Garzo Riccardo, Gatti Rosalba, Gaudio Giovanni, Gazzini Giovanni, Gesino Emilio, Ghiglione Marco, Ghio Luigi, Giacchino Giorgio, Ginocchio Giorgio, Gioiele Filomena, Giorgini Franco, Giovannetti Federico, Giustetti Alessandro, Golisano Gaetana, Gotta Giorgio O., Gotta Giovanni, Grandi Giorgio, Gregorini Antonio, Grimaldi Andrea, Groffi Francesco, Guerra Maura, Guglielmi Giancarlo, Guglielmino Giuseppe, Guido Andrea, Guidotti Lauretta, Ivonti Maria Grazia, Landini Gianfranco, Lanzone Luigi, Lari Renato, Leale Enrico, Leone Roberti Bruno, Levrero Giorgio, Libertini Carola, Lionetti Ciriaco, Lombardi Luigi, Longo Ermanno, Longo Filippo, Luciano Renzo, Magnasco Giulio, Manca Marisa, Mantero Filippo, Manzone Franco, Mapelli Giovanni, Marasso Franca, Marasso Giovanni, Marasso Giuseppe, Marcenaro Carlo, Marchese Ventura Rosetta, Marenco Gian Piero, Marenco Piera, Marino Giuseppe, Martino Ginatomaso, Masi Anna Maria, Massa Giorgio B., Massano Maria Rita, Massimilla Emilio, Mathieu Giovanni, Maura Angelo, Merialdi Pierangelo, Mezzano Mario Paolo, Milanese Paolo, Milani Franca, Minto Alessandra, Modica Giancarlo, Molinari Emilio P., Molinelli Aldina, Molinelli Luigi, Montersino Francesca, Morabito Alessandro, Moresco Nadia, Moschen Luigi A., Muratore Mariliana, Musso Luciano, Niosi Paola, Oberti Francesco, Occhi Mauro, Oddone Monica, Odella Nicoletta, Odello Giovanna, Odisseo Nicolo', Oldrati Renzo, Oliveri Renato, Olivieri Giuseppe, Olivieri Luisa, Oliviero Luigi, Orlandini Gualtiero, Ottaggio M. Alessandra, Ottonello Carlo, Padrini Quattrone Caterina, Pallavicini Giacomo, Palmerini Roberto, Parodi Carlo, Passafaro Domenico, Pastorino Giuseppe, Patri Lorenzo, Pavese Carla, Pedrazzi Tito, Pellerano Giuseppina, Peona Anna Maria, Perduca Paolo, Perfumo Gian Franco, Pernecco Paolo, Pernigotti Luigi, Peruzzi Giovanni, Pesce Giovanni, Peschiera Marco Fausto, Picasso Marisa, Picco Giovanna, Picena G.B., Piombo Giovanna, Piran Mercede, Pisani Adriuana, Pittaluga Claudio, Pittaluga Narciso, Poggio Angelo, Pogliani Eugenio, Porcile Giovanni, Porcile Gualco Rosa Maria, Porro Mario, Porta Alessandra, Puccio Riccardo, Puglisi Paola, Quillico Gian Luigi, Rabbia Carlo, Raffo Giorgio, Ramo' Maria Grazia, Ranise Gian Luigi, Rao Giuseppe, Rapallo G.B., Ravani Vilma, Ravera Giovanni, Remuzzi Armando, Repetto Attilio, Repetto Roberto, Rey Rosanna, Ricci Luigi, Rimassa Renzo, Rivera Enrico, Roascio Gloria, Robotti G. B., Robustelli Anna Maria, Rocca M. Marcella, Roccarino Raffaello, Rollando G. B., Romeo Maria, Ronzitti Gian Luigi, Rossetti Brunetto, Rossi Dino, Rosso Giuseppe, Rubaudo Carlo, Ruscitti Silvana, Sacco Maria, Salmona Ugo, Sanguineti Marisa A., Sbarbori Piero, Scaranari Giampaolo, Schiano Salvatore, Schiappacasse Mauro, Sciaccaluga Franco, Scialli Gianfranco, Scoppettone Rosario, Scorza Mario, Scotto Marcello, Scotto Marina, Scovazzo Marco, Sebastianelli Giorgio, Serafini Nella, Seves Umberto, Siccardi Dionisio, Silingardi Angiolina, Simoletto Ivana V., Simonetti Pier Luigi, Simoni Vittorio, Sirito Armando, Sironi Margherita, Sozzi Marisa, Spagnulo Pietro, Specioso Vincenzo, Spigno Giancarlo S., Stringara Valter, Tambano Maria Rosaria, Tarantola Daniela, Tavella Carlo, Terreni Franco, Terrile Giorgio Davide, Testa Lorenzo, Thea Giorgio, Tiara Maria, Tirasso Vanna, Tixi Giovanni, Tognetti Gerolamo, Tognocchi Marcella, Torresin Delfino Vittoria, Toselli Andrea, Trematore Maria Teresa, Trucco Maria, Turla Bruno, Uber Gian Franco, Uccello Angelo, Urzomanti Gabriella, Vadora Giovanni, Valeri Rinalda, Vanni Lorenzo, Varallo Guido G., Varini Aldo Giuseppe, Vernocchi Mauro, Villamaina Giorgio, Villani Bearzi Liliana, Viotti Giancarlo, Werndorfer Aurelia Elena, Zamboni Anna Maria, Zappini Luigi, Zeusi Mirella.