In relazione alle notizie
di ipotizzate trattative volte a modificare l’attuale Regolamento
del FIP allo scopo di liquidarlo totalmente o parzialmente, mediante
la corresponsione del capitale attuariale autonomamente accantonato
dalla Banca (c.d. zainetti), sia pure a richiesta degli iscritti
interessati, svuotandone pertanto l’originaria natura solidaristica
e previdenziale, o addirittura trasferire il Fondo residuo ad un ente
gestore esterno, la nostra Associazione e gli undici Consiglieri a
titolo personale, nella loro qualità di iscritti al Fondo, hanno
diffidato l’Azienda e le OO.SS. dal
- negoziare sul FIP in difetto assoluto di rappresentanza (generale e speciale);
- ingerirsi indebitamente nel contenuto del contratto individuale di lavoro fra la Banca e gli iscritti;
- stipulare accordi finalizzati a depauperare le riserve matematiche del FIP tramite zainetti, attesi sia l’unitarietà e l’immodificabilità rispetto ai singoli iscritti di quanto previsto dal Regolamento 23/1/1992, a garanzia delle prestazioni pensionistiche collettive, sia i principi solidaristici (collettivi e non individuali) sottostanti e la pacifica circostanza che la riserva matematica accantonata non è la sommatoria di posizioni individuali, essendo invece la risultanza di una valutazione unilaterale complessiva degli impegni derivanti dal Regolamento 23/1/1992, come sempre dichiarato dalla Banca nei bilanci annuali;
- trasferire coattivamente le posizioni previdenziali degli iscritti ad altro ente, in maniera del tutto illegittima, come già recentemente ritenuto dalla Corte d’Appello di Firenze in fattispecie potenzialmente similare.
- effettuare unilateralmente quantificazioni di zainetti individuali, in particolare per il personale in quiescenza.
Quanto
sopra in forza delle delibere unanimi dell’Assemblea dei Soci del
25/3/2015 e del Consiglio Direttivo del 30/4/2015.