Con il pagamento della rata di pensione d’Aprile, l’INPS tratterrà una parte della perequazione erogata sulla base delle vecchie norme, di cui alla nostra comunicazione n.107 del 10/12/2018, in seguito modificate in peggio dalla legge Finanziaria 2019.
La rivalutazione programmata dell’1,1% rimane confermata soltanto per le pensioni lorde di € 1.539 mensili (3 volte il minimo) con riduzioni progressive sino allo 0.44% per le pensioni di 9 volte il minimo ed oltre.
Il provvedimento riguarda il cumulo pensionistico del soggetto interessato (quindi anche il FIP per chi fruisce ancora della pensione aziendale) e perpetua la riprovevole abitudine di tutti i Governi di far passare come temporanee delle disposizioni di blocco e/o riduzione della perequazione, che invece incidono in modo permanente e definitivo sul potere d’acquisto delle pensioni.
Non è ancora disponibile il Mod.O-bis, che giustifica e informa in merito alle nuove modalità di pagamento e alle relative trattenute, né per il momento sono state recuperate le maggiori somme erogate nei primi tre mesi del 2019.
Anche il contributo di solidarietà sulle c.d. pensioni d’oro non è stato ancora applicato.
Per chi volesse tenersi aggiornato sulla propria posizioni previdenziale, ricordiamo l’opportunità di registrarsi sul sito INPS (My Inps) seguendo le istruzioni fornite con il nostro Comunicato n.112.