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venerdì 4 dicembre 2020

COMUNICATO N.160 - Scadenza seconda rata IMU

Entro il prossimo 16 dicembre scade anche il termine per il versamento della seconda rata a saldo della nuova IMU dovuta per il 2020.

Il versamento della rata a saldo dovrà essere eseguito, a conguaglio di quanto già versato entro il 16 giugno come prima rata, sulla base delle aliquote approvate entro il 30/9/2020 dai singoli Comuni e pubblicate nel sito internet del Ministero dell’economia e delle finanze entro il 28/10/2020.

A tale riguardo, si ricorda che la prima rata era pari al 50% di quanto versato a titolo di IMU per l’intero anno 2019 (Comunicato n. 147) per cui nell’ipotesi che l’aliquota per l’anno 2020 sia rimasta invariata deve essere versato il residuo 50%.

I codici tributo da utilizzare nel modello F24 sono gli stessi già utilizzati per la prima rata, vale a dire cod. 3912 per la prima casa di cat. A/1 (di lusso) e cod. 3918 per gli altri fabbricati.

Le aliquote stabilite dal Comune di Genova per l’anno 2020 sono invariate rispetto all’anno precedente.

Per i Comuni che hanno elevato l’aliquota IMU assorbendo l’imposta TASI, abolita con decorrenza 1/1/2020, potrebbe essere necessario effettuare il conguaglio annuale sino a concorrenza dell’aliquota unificata.  

Giurisprudenza in materia di IMU

Si dà notizia che la Corte di Cassazione, nel ribadire un principio affermato in una precedente ordinanza  (n. 4166/2020), con la sentenza n. 20130/2020, ha affermato che nessuna agevolazione IMU spetta nel caso di due coniugi che abbiano stabilito la residenza anagrafica e la dimora abituale in due abitazioni che insistono su due comuni diversi, in quanto nessuno dei due fabbricati può essere considerato abitazione principale. La fattispecie riguarda la falsa separazione delle residenze tra marito e moglie con lo scopo di vantare una doppia esenzione IMU. Alla luce di tale principio si apre la strada a possibili accertamenti da parte dei Comuni al fine di recuperare il tributo non versato negli ultimi cinque anni.