Diversi Associati ci hanno ci hanno recentemente espresso preoccupazioni e perplessità sulle possibilità di mantenere le condizioni bancarie di favore attualmente riconosciute loro da Carige, chiedendo un nostro intervento.
Il nostro Consiglio Direttivo ha ora ritenuto che questo sia il momento di chiedere sia a Carige - attualmente competente per relazionarsi con noi - sia a BPER (prossima reale decisionista in materia) il più ampio mantenimento di tali condizioni in atto, tenendo peraltro a mente che per quanto concerne il tasso avere sui depositi la recente svalutazione (circa 9% annuo) ha già reso più che irrilevante lo 0,50% in atto.
Pur avendo presente che non sarà facile ottenere condizioni
particolarmente difformi a quelle in atto per i dipendenti BPER, globalmente
meno favorevoli rispetto alle nostre, la Presidenza di AS.PE. ha inviato al
Presidente di Carige e all’Amministratore Delegato di BPER una
prima lettera per delineare vari riflessi del problema e chiedere
un primo specifico confronto, il cui testo portiamo di seguito a conoscenza di
tutti gli Associati:
“Egregi Signori,
mi permetto rivolgermi direttamente a Voi -
Legale rappresentante di Banca Carige ed Amm.re Delegato della
Capogruppo BPER, competente su quanto sarà poi deciso in merito
- su un tema che ultimamente vede fortemente preoccupati moltissimi
ex dipendenti di Carige in pensione: ossia, possibili peggioramenti
prospettici delle attuali condizioni bancarie agevolate fruite in
quiescenza, post fusione per incorporazione.
Vi scrivo come AS.PE.
Carige - Associazione con quasi 600 pensionati iscritti -
poiché sul punto si sta generando un marcato crescente fermento tra gli
ex dipendenti/clienti, tanto è vero che alcuni hanno già cominciato
a formulare singole istanze scritte, mentre altri si stanno organizzando
per attivare con altra banca (nel caso di peggioramenti ) condizioni
operative più favorevoli, considerata in particolare la
potenziale consistenza dei globali inerenti depositi, e se ciò dovesse
avvenire e diventare noto non sarebbe purtroppo per BPER un positivo
biglietto da visita nei confronti della restante clientela che sarà oggetto di
sostanziale migrazione.
Pur avendo ben presenti le connotazioni ed i risvolti di contesto di questa
problematica (in particolare per le specifiche condizioni già in atto per il
personale BPER), sarebbe però limitato ed insufficiente - sotto
vari aspetti - non tenere conto delle ormai più che consolidate e
costanti pregresse significative agevolazioni nelle operazioni
bancarie, pressoché sempre previste per chi durante una
intera vita lavorativa si è dedicato a Carige, senza peraltro
essere responsabile delle recenti inerenti negative
vicissitudini, bensì avendo fattivamente contribuito alla notevole
crescita dell'ex Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, avendo poi
spesso subito, in tempi recenti, inerenti pesanti perdite
azionarie proprio nell'azienda in cui avevano sempre creduto, e
vedendosi invece in molti casi azzerato il proprio TFR, investito tempo
per tempo in azioni Carige, in quanto sollecitati dalla banca stessa.
Come ho già avuto modo di evidenziare recentemente all'Egregio dr.
Papa, tra i Soci di AS.PE. vi sono numerosi ex responsabili di unità
operative della banca, variamente ubicate sul territorio,
principalmente ligure, che nella maggioranza dei casi hanno
mantenuto anche in quiescenza una buona e costante relazione
con la locale clientela, e gli stessi potrebbero certamente
svolgere un ruolo positivo nel formale passaggio della clientela
stessa da Carige a BPER, evento che presenta talora
spigolosità in chi si identifica con la "precedente" banca, ben
conosciuta e con cui ha operato talora per decenni, mentre la
"nuova" realtà, specie nella fase iniziale, non gli è
altrettanto nota, e quindi la fondamentale opera di contenimento di
possibili perdite di clientela effettuata da parte del personale in
servizio potrebbe risultare rafforzata da supporti relazionali di
contesto, anche da parte del numeroso personale di Carige in
quiescenza.
è altresì ben presente che questo argomento verrà quanto prima
trattato con le OO.SS. in occasione dei necessari incontri tra le parti
propedeutici all'incorporazione, ma mi permetto evidenziare che, in
genere, la definizione di aspetti, "comunque
normati" aventi per destinatari i pensionati, anche per
giurisprudenza consolidata, non attiene agli argomenti da definire in
modo esaustivo con le Organizzazioni sindacali per il personale in
servizio (tra l'altro AS.PE. Carige ha un numero di soci ben superiore ai
pensionati aziendali iscritti alle diverse ed autonome sezioni sindacali
dedicate ai pensionati stessi).
Alla luce di quanto sopra succintamente evidenziato Vi chiedo di sentire -
nei modi ritenuti più proficui ed opportuni - AS.PE. Carige, sia prima dell'incorporazione, sia prima della definizione delle
prospettiche condizioni agevolate di cui trattasi, anche per potere contribuire
nell'individuazione di (condivise) soluzioni che comportino il
sostanziale mantenimento delle condizioni in atto, e comunque
con l'obiettivo di continuare, post fusione, una positiva relazione
tra la banca e chi sino al corrente anno ha fattivamente ed
individualmente contribuito a farne crescere una non indifferente
parte.
Ringraziando per l'attenzione auguro a nome della nostra Associazione una
proficua integrazione e porgo i cordiali saluti .
Carlo ARZANI
Presidente AS.PE. – CARIGE”
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Terremo aggiornati gli Associati sui prospettici sviluppi della questione, avendo presente il tempo ancora intercorrente prima dell'effettiva fusione per incorporazione.
Con l'occasione, anche in considerazione dell'importanza del numero
dei pensionati aderenti ad AS.PE., invitiamo gli Associati a rinnovare
l'iscrizione, estendendo questa opportunità anche ad altri ex Colleghi
con i quali si è in contatto, tenuto altresì presente il valore pressoché
simbolico della quota di adesione.
A cura di Carlo Arzani