In
questi giorni l’Ufficio del Personale della Banca sta ricontattando
gli iscritti al FIP che non hanno accettato lo zainetto per ottenerne
l’adesione alle nuove condizioni recentemente definite, senza
peraltro fornire alcun rendiconto dimostrativo dei calcoli attuariali
del capitale di competenza né provvedere a giustificare o
rettificare le posizioni anomale.
Ciò
non sorprende visto che la trasparenza e la forma dei contratti
passano per molti di noi in secondo piano rispetto ai timori indotti
dalla crisi e dall’introduzione del bail-in, che la stessa
offerta di liquidazione del Fondo ha contribuito ad alimentare.
Se
ne ha conferma dal fatto che un gran numero di iscritti si sia
impegnato ad accettare lo zainetto anche d’importo minimo,
successivamente aumentato del 13,75%.
La
proroga dei termini di adesione non è certo legata all’istanza
presentata con la nostra mozione assembleare del 18/1 u.s., ma da
motivi di convenienza, e conferma l’inaffidabilità di Carige che
aveva imposto, solo due mesi fa, termini perentori di accettazione
per un’offerta non rinnovabile.
As.Pe.,
comunque, non ha nulla da aggiungere a quanto già detto,
essendo l’adesione volontaria e la scelta esclusivamente personale,
salvo l’invito a basare l’operazione su principi di pari dignità
contrattuale e non su prospettive che nuocciono alla stessa immagine
dell’azienda, nella quale, nonostante tutto, ancora crediamo e di
cui ci serviamo in qualità di clienti.
Nel
Bilancio 2015 è ancora registrato il Fondo per l’intera quota del
personale in quiescenza, da ridursi, dopo la liquidazione delle
transazioni ed entro il 30/6 p.v., a copertura delle sole posizioni
residue aggiornate nel loro importo attuariale.
I
maggiori costi dovuti alla riduzione del tasso di sconto dal 2.25%
all’1,80% (avevamo previsto l’1,75%, ma nel frattempo i tassi di
riferimento sono già scesi all’1%) nel prossimo bilancio
semestrale, saranno recuperati a conto economico per la parte
liquidata, insieme all’eventuale avanzo di gestione
dell’operazione, oltre ai margini economici sulle nuove adesioni,
se non utilizzati all’interno del gruppo.
La
valutazione di bilancio del FIP, per cui sono utilizzate tabelle di
speranza di vita e tassi di mercato più prudenziali di quelli
applicati agli zainetti, è nel complesso corretta, anche se per
quanto riguarda le singole posizioni occorrerebbe la verifica dei
dati di base utilizzati per i conteggi, specie in materia di
reversibilità, in diversi casi errati, come ci è stato dato di
constatare nel corso delle verifiche attuariali, purtroppo prive di
contraddittorio.
Nell’attuale
situazione di mercato, il reinvestimento delle somme percepite, a
parte la pesante tassazione, comporta costi e rischi, qualsiasi sia
la forma, la banca o fondo comune in cui saranno collocate, per cui
la congruità dello zainetto è solo un aspetto della transazione che
resta pur sempre una scelta aleatoria e strettamente personale.
As.Pe.,
tuttavia, riterrebbe opportuno che un eventuale ripensamento fosse
rinviato a dopo l’Assemblea Carige del 31/3 p.v., che dovrebbe
confermare l’impegno finanziario e imprenditoriale dei soci forti e
dare al nuovo management il tempo necessario per risolvere i gravi
problemi aziendali, sperabilmente in senso positivo (anche grazie
alla bad bank per le sofferenze e le forti agevolazioni
sistemiche in fase di attuazione e di studio).
Malgrado
il pessimo stato della Banca, ereditato dalla precedente
amministrazione, e l’inadeguata azione degli attuali vertici
aziendali, confidiamo che ci
sia ancora la possibilità di un recupero di fiducia, che necessita
di legalità, correttezza e spirito d’impresa, senza dei quali i
continui appelli all’impegno nei confronti degli stakeholders
(fra cui clienti, azionisti e pensionati, quali noi siamo) sono solo
vana retorica e costosa pubblicità sui media.
Per
questi motivi, pur non conoscendo direttamente le persone designate,
la nostra Associazione voterà nella prossima assemblea la lista
Malacalza con l’auspicio che la personificazione delle competenze
giuridiche e dello spirito imprenditoriale dei nuovi vertici
riportino Carige sul giusto binario.
I
nostri soci, che non desiderassero partecipare direttamente in
assemblea e che condividessero tale orientamento, possono chiedere il
biglietto d’ammissione presso qualsiasi dipendenza della Banca e
consegnarci la delega nei giorni di apertura della sede, nei modi
consueti.