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libera associazione no profit, costituita nel 2013 fra pensionati ed esodati, già dipendenti di Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, per tutelare i diritti e gli interessi economici e morali dei propri Associati in materia previdenziale, assicurativa e sanitaria, assistendoli nei rapporti con le competenti strutture Bper, l’INPS e gli altri enti tributari, assicurativi e finanziari, pubblici e privati.

venerdì 22 maggio 2015

COMUNICATO N.42 – Diffida alla Banca e alle OO.SS. di stipulare accordi modificativi dell’attuale assetto del Fondo integrativo aziendale, in quanto lesivi dei diritti individuali degli iscritti ed in particolare dei nostri soci pensionati.

In relazione alle notizie di ipotizzate trattative volte a modificare l’attuale Regolamento del FIP allo scopo di liquidarlo totalmente o parzialmente, mediante la corresponsione del capitale attuariale autonomamente accantonato dalla Banca (c.d. zainetti), sia pure a richiesta degli iscritti interessati, svuotandone pertanto l’originaria natura solidaristica e previdenziale, o addirittura trasferire il Fondo residuo ad un ente gestore esterno, la nostra Associazione e gli undici Consiglieri a titolo personale, nella loro qualità di iscritti al Fondo, hanno diffidato l’Azienda e le OO.SS. dal
  • negoziare sul FIP in difetto assoluto di rappresentanza (generale e speciale);
  • ingerirsi indebitamente nel contenuto del contratto individuale di lavoro fra la Banca e gli iscritti;
  • stipulare accordi finalizzati a depauperare le riserve matematiche del FIP tramite zainetti, attesi sia l’unitarietà e l’immodificabilità rispetto ai singoli iscritti di quanto previsto dal Regolamento 23/1/1992, a garanzia delle prestazioni pensionistiche collettive, sia i principi solidaristici (collettivi e non individuali) sottostanti e la pacifica circostanza che la riserva matematica accantonata non è la sommatoria di posizioni individuali, essendo invece la risultanza di una valutazione unilaterale complessiva degli impegni derivanti dal Regolamento 23/1/1992, come sempre dichiarato dalla Banca nei bilanci annuali;
  • trasferire coattivamente le posizioni previdenziali degli iscritti ad altro ente, in maniera del tutto illegittima, come già recentemente ritenuto dalla Corte d’Appello di Firenze in fattispecie potenzialmente similare.
  • effettuare unilateralmente quantificazioni di zainetti individuali, in particolare per il personale in quiescenza.
Quanto sopra in forza delle delibere unanimi dell’Assemblea dei Soci del 25/3/2015 e del Consiglio Direttivo del 30/4/2015.