La circolare INPS n.153/2025 ha definitivamente reso noti gli aggiornamenti delle pensioni INPS per il 2026 (comprese le prestazioni assistenziali e sociali), che interessano globalmente più di 20 milioni di posizioni.
Le problematiche connesse
all’adeguamento delle prestazioni pensionistiche all’inflazione sono da tempo
oggetto di nostre informative ai Soci (da ultimo si veda il Comunicato
n.295/2025); per il 2026 l’INPS ha fornito tutte indicazioni necessarie, che
sinteticamente riportiamo di seguito:
1) l’indice di rivalutazione è stato fissato al +1,4%,
da applicarsi peraltro con il “sistema a fasce” da ultimo in vigore
2) tale sistema prevede una rivalutazione piena
(ossia + 1,4%) per le pensioni di entità sino a 4 volte il trattamento
minimo (ossia sino ad euro 2413,60 mensili), una rivalutazione ridotta al 90%
(ossia +1,26 %) per le pensioni di importo da 4 a 5 volte detto
trattamento minimo (in sostanza da
2447,5 a 3059,2 euro mensili), e una rivalutazione ancora più contenuta al 75%
(ossia +1,05%) per i trattamenti pensionistici mensili di importo superiore a 3059,2 euro
3) l’accredito degli importi aggiornati della pensione a gennaio 2026 avverrà il
giorno 3 per chi la riceve alle Poste, ed il giorno 5 per chi la percepisce in
banca,
4) è già possibile vedere sul sito INPS (www.inps.it) l’importo aggiornato del proprio
trattamento pensionistico per il mese di gennaio 2026.
Come noto, i nostri Soci ancora beneficiari
delle prestazioni pensionistiche integrative erogate da BPER vedranno applicati
(con arretrati) gli aggiornamenti per
perequazione 2026 intorno ai mesi di
settembre/ottobre 2026, ossia dopo che il casellario centrale dei pensionati
avrà comunicato alla Banca i correlativi aumenti da corrispondere (e normalmente ciò avviene annualmente nel
mese di agosto).
Il Presidente