Banca Carige ha comunicato che la CONSOB ha
autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo propedeutico alla
riammissione del titolo alle negoziazioni di borsa, come noto sospeso il
2/1/2019 in concomitanza con la delibera della BCE di porre la società in
amministrazione straordinaria, poi conclusasi il 31/1/2020.
Il titolo riprenderà quindi le negoziazioni dal 27
c.m., sia pure con tutti gli incerti di un flottante ridottissimo dopo
l’intervento del FITD, che detiene l’80% delle azioni, e di una situazione
economico-patrimoniale non ancora in equilibrio.
Infatti è stato preannunciato ancora il permanere di una gestione in perdita nel semestre appena concluso e la necessità, nel caso fossero ripristinati nel 2022 i valori normali - ora ridotti per la pandemia - dei coefficienti patrimoniali, di un nuovo aumento di capitale di € 400 milioni.
Inoltre non sono stati segnalati nel
prospetto passi avanti nella realizzazione della programmata aggregazione
bancaria malgrado che i crediti fiscali a bilancio la rendano più conveniente.
La riammissione del titolo in Borsa è comunque una
buona notizia perché certifica la reale situazione della Banca e rende
trasparente il valore di mercato, anche per i piccoli azionisti titolari ormai
di modeste partite che possono peraltro creare delle minus fiscali in caso di
vendita (da utilizzare entro 4 anni) o essere oggetto di aggiustamenti di
portafoglio, nella consapevolezza comunque che il prezzo potrebbe subire
oscillazioni eccessive e prestarsi a speculazioni connesse al previsto aumento
di capitale e alle notizie relative alla definitiva sistemazione nell’ambito
del sistema creditizio.
Per una migliore informativa si rinvia al comunicato
ufficiale diramato dalla Banca Carige sul sito www.gruppocarige.it.